QUI CI VUOLE L’ARMOCROMISTA

Non che non ce ne sia bisogno anche nel centrodestra dove a farla da padrone sono state le inguardabili bretelle a pois di Cariello, da poco eletto plebiscitariamente sindaco di Scanzano Jonico e da troppo invece attaccato alla seggiola da consigliere regionale, ma guardando in giro le facce smorte del PD lucano c’è da pensare che servirebbe là più d’ogni altra cosa un po’ di power dressing, almeno per rimettersi in gareggiata e strappare qualche voticino griffato. Ora nel bel mezzo della crisi democratica quel fenomeno di Elena Ethel Schlein, detta Elly in un’intervista data a Vogue, la nuova rivista della sinistra modaiola e di quella del caviale, ha confessato d’avere a suon d’euro una personal shopper che le consiglia d’abbinare i colori addirittura con gli umori mercuriali della piazza politica. Così anche qui da noi l’armocromista avrebbe vita facile innanzitutto per dar il benservito alla truppa dei daltonici democratici che pure vede sempre e solo nero, poi per risistemare la fisiognomica scapigliata e all’ingiù di Roberto Speranza, ormai prossimo all’oblio dell’inutilità ed infine per incattivire l’abito politico  al segretario dem Giovanni Lettieri, con quell’aria bonaria e da matrimonialista che si vede solo nei cugini di campagna. Canta Vasco Rossi:“Con quel vestito semplice. Con quella faccia lì. Che cosa avrei da perdere”.