SELEZIONI ACTA, LA FIT-CISL INSORGE
«Una gestione confusa, che rischia di distruggere l’azienda municipalizzata Acta Spa», è quanto dichiara la Segreteria regionale della Fit-Cisl di Basilicata all’indomani della risposta da parte dell’Amministratore Unico dell’Azienda per la Cura e la Tutela dell’Ambiente, l’avv. Camillo Naborre, di diniego per l’accesso agli atti riguardanti la selezione interna ed esterna per la copertura di figure professionali da reclutare all’interno dell’Azienda.
«Un’altra faccenda al quanto anomala» per la Segreteria regionale della Fit-Cisl di Basilicata appare quella sulla selezione e reclutamento riservato alla figura del Dirigente Tecnico. Anche in tal caso dal sindacato ne hanno richiesto la «visione e relativa estrazione di copia della documentazione» con annessi «nominativi dei candidati, abilitazioni inoltrate e documentazione in linea con quella prevista dall’Azienda».
Sul diniego dell’Amministratore Unico Naborre emergono, per il Sindacato, dubbi nello scorrere le note di risposta trasmesse dall’Acta Spa. Secondo l’Amministratore Unico, infatti, in merito alla richiesta della Segreteria regionale della Fit-Cisl di poter visionare gli atti «la richiesta di accesso così come formulata non può tradursi in iniziative di preventivo e generalizzato controllo dell’intera attività dell’Amministrazione datrice di lavoro».
Tutt’altra replica, invece, ha ricevuto l’istanza della Fit Cisl di Basilicata sull’accesso agli atti riguardanti il reclutamento del Dirigente Tecnico:
«La procedura di selezione – dichiara nella nota l’Au Naborre – è in corso di definizione, motivo per il quale è al momento precluso ogni accesso agli atti».
Sulla questione la Segreteria regionale della Fit-Cisl di Basilicata ha fatto sapere che in queste ore avrebbe proceduto alla «segnalazione di tutte le questioni alla Procura della Repubblica e al Prefetto di Potenza affinchè la trasparenza tanto decantata dall’attuale, seppur pro tempore, Amministratore Unico si concretizzi di fatto».