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SELEZIONI ACTA, LA CISL INSORGE

Potenza, sulle procedure della municipalizzata Colucci: «Gestione con tante ombre e poca trasparenza»

«Una gestione confusa, che rischia di distruggere l’azienda municipalizzata Acta Spa», è quanto dichiara la Segreteria regionale della Fit-Cisl di Basilicata all’indomani della risposta da parte dell’Amministratore Unico dell’ Azienda per la Cura e la Tutela dell’Ambiente, l’avv. Camillo Naborre, di diniego per l’accesso agli atti riguardanti la selezione interna per la copertura di 5 posti a tempo pieno e indeterminato per il profilo professionale di “Capo servizio – Ispettore ambientale – Area tecnico amministritativa di 5° livello”; nonchè per la selezione esterna per la copertura di 2 posti a tempo pieno e indeterminato per il profilo professionale di “Addetto all’Area tecnica-Amministrativa di 6° livello” e per il reclutamento di 1 posto per la Dirigenza Tecnica. Facendo un veloce excursus, è almeno dal mese di marzo che «quanto accade nella municipalizzata del Comune di Potenza – afferma il segretario generale della Fit Cisl Basilicata Sebastiano Colucci – ci rende perplessi e dubbiosisu quale futuro si voglia dare alla società che si occupa della raccolta rifiuti nella città di Potenza». «A Marzo è stato avviato un concorso per delle promozioni interne tramite test. Esame che, invece di essere a domanda chiusa e/o opzionale, ha previsto delle domande aperte che danno pieno spazio ad una valutazione personale delle risposte e non oggettiva, tanto che i risultati hanno scaturito tante perplessità». Motivo per il quale la Segreteria regionale della Fit-Cisl di Basilicata ha inviato esplicita richiesta sia all’Acta che al Comune di Potenza di «sospensione del concorso sino alla definizione della vicenda» nonché di «ripro- porla con un criterio oggettivo e non soggettivo». «Un’altra faccenda al quanto anomala – prosegue Colucci – è quella di riguardante la selezione in- terna per il profilo professionale di addetto all’Area Tecnica Amministrativa di 6° Livello del C.C.N.L.servizi ambientali (Utilitalia). Anche qui – spiega – abbiamo provveduto a inviare formale richiesta per visionare la documentazione relativa anche a questo di concorso con annessa tabella dei candidati che hanno superato e che non hanno superato la selezione ma, in particolare, la Fit-Cisl di Basilicata al fine di tutelare i lavoratori, – enfatizza Colucci – ha chiesto di visionare ed eventualmente estrarre la copia degli specifici documenti dell’elaborato della prova per esami di ognuno dei candidati che hanno ricevuto un punteggio idoneo al superamento della selezione e relativa valuta- zione e attribuzione di punteggio dell’elaborato». Per ultimo, ma di certo non per importanza la Segreteria regionale della Fit-Cisl di Basilicata ha chiesto delucidazioni in merito alla selezione e reclutamento riservato alla figura del Dirigente Tecnico. Anche in tal caso, richiedendone la «visione e relativa estrazione di copia della documentazione» con annessi «nominativi dei candidati, abilitazioni inoltrate e documentazione in linea con quella prevista dall’Azienda e, infine, data dell’inoltro della candidatura e della documentazione necessaria alla selezione».

L’APPIGLIO DI NABORRE AL BUROCRATESE E ALLA BUROCRAZIA

Sul diniego dell’Au Naborre emergono, per il Sindacato, dubbi nello scorrere le note di risposta trasmesse dall’Acta Spa. Secondo l’Amministratore Unico, infatti, in merito alla richiesta della Segreteria regionale della Fit-Cisl di poter visionare gli attisia per quel che interessa la copertura dei 2 posti riservati al profilo professionale di “Addetto all’Area Tecnica-Amministrativa di 6° livello” e sia per quelli riguardanti il reclutamento interno dei 5 di “Capo servizio-Ispettore ambientale-Area tecnico amministrativo di 5° livello” si precisa che «la richiesta di accesso così come formulata non può tradursi in iniziative di preventivo e generalizzato controllo dell’intera attività dell’Amministrazione datrice di lavoro,sovrapponendosi e duplicando compiti e funzioni demandati esclusivamente ai soggetti istituzionalmente ed ordinariamente preposti nel settore di impiego alla gestione del rapporto di lavoro». Tutt’altra replica, invece, ha ricevuto l’istanza della Fit Cisl di Basilicata sull’accesso agli atti riguardanti il reclutamento del Dirigente Tecnico: «La procedura di selezione – dichiara nella nota l’Au Naborre – è in corso di definizione, motivo per il quale è al momento precluso ogni accesso agli atti». Al di là della burocrazia, però, un cambio di passo andrebbe fatto nel concreto alla luce anche del fatto che, come evidenzia lo stesso segretario generale della Fit Cisl Basilicata Colucci «rappresentando Naborre, di fatto, l’Amministratore Unico dell’Azienda interessata alle selezioni in essere, chi meglio di lui avrebbe le competenza e il lasciapassare per presentarci la documentazione richiesta?». «Considerato che l’11 maggio è stato il termine in cui è stato possibile presentare la candidatura a nuovo Amministratore Unico dell’Acta – incalza Colucci – chiederemo al Socio Unico Comune di Potenza di bloccare tutte le decisioni in essere dando corso alla procedura, diversamente attenderemo la nomina del nuovo Amministratore Unic che, magari, riuscirà a valutare le situazioni in modo oggettivo e non soggettivo». Nell’attesa, però, Colucci ha fatto sapere che in queste ore procederà attraverso la Segreteria regionale della Fit-Cisl di Basilicata alla «segnalazione di tutte le questioni alla Procura della Repubblica e al Prefetto di Potenza affinchè la trasparenza tanto decantata dall’attuale, seppur protempore, Amministratore Unico si concretizzi di fatto».

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