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GUARENTE, LA FUGA: PURE PORTABORSE VA BENE

Il sindaco colleziona un altro primato negativo: mense scuola, potenza sul podio delle più care in Italia. Dopo un mandato di nulla, sogna la scappatoia europee: elezione improbabile, ma ha il piano B

Le vie dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni, quelle della non rielezione sono piene di buche, quelle della fuga dalle prossime elezioni hanno autovelox illegittimi, costi alti della mensa e l’incapacità di fare gli appalti. Quello delle strade è effettivamente il primo motivo di disagio dei cittadini di Potenza e la prima prova provata del fallimento della Giunta Guarente. Il sindaco leghista vinse le elezioni parlando alle periferie, al legittimo interesse delle famiglie che vivono lontano dal centro di non sentirsi abbandonati dalle amministrazioni. I nostri reportage dei giorni scorsi dimostrano che tale promessa non è stata assolutamente mantenuta. Esistono zone della città dove non ci sono neanche più le “leccatine” di asfalto. Non si può parlare neanche di buche perché le buche necessitano della strada intorno. Non ci sono né buche né strade. Praticamente un unico ammasso di danni, pietre poggiate su pietre, asfalto divelto e non ripreso. Una situazione evidente nelle periferie e che noi abbiamo riportato nei nostri report ma anche in centro la situazione non è ottimale. Va dato atto al sindaco Guarente di non fare preferenze nel creare disagio ai cittadini e, così, oltre che a quelli che vivono in centro e a quelli che vivono nelle periferie è riuscito anche nell’intento di danneggiare quelli che passano sull’autostrada che costeggia Potenza. L’autovelox posizionato a pochi metri dall’ingresso in Città con il fraudolento limite di 70 km/h è diventato il bancomat dell’amministrazione. Il Giudice di Pace continua ad annullare le multe e Guarente minaccia di ricorrere in Cassazione. Gli unici che pagano sono quelli che non hanno voglia né forza di fare cause. Il Codice della Strada prevede che i soldi introitati dalle multe siano utilizzati per rendere sicura la viabilità. È evidente che tutto ciò non viene fatto se si pensa che l’amministrazione leghista è riuscita nel non facile intento di prelevare soldi dagli autovelox e di non spenderli per sistemare le strade. Se è vero che è impossibile avere botte piena e moglie ubriaca, Guarente ci dimostra ogni giorno che si possono pagare multe salate e avere strade non asfaltate.

MENSA INSANA IN AMMINISTRAZIONE INSANA

Abbiamo più volte toccato nei nostri articoli passati il dolente tasto della mensa scolastica. Il sindaco aveva promesso un nuovo appalto e prezzi contenuti per le famiglie. Non ha fatto né l’uno né l’altro. Ad annullamento e proroga è seguito annullamento e proroga. Evidentemente secondo la Lega il servizio non deve essere rinnovato né cambiato. Tutto resta esattamente com’era quando c’erano quelli di prima sui quali incombe, a detta della maggioranza, tutta la responsabilità di qualsiasi situazione non funzioni ma che evidentemente tanto male non avevano fatto se il Sindaco non riesce e non vuole cambiare il modo di procedere e, quando è nelle condizioni di fare qualche cambiamento, continua a fare di tutto affinchè nulla cambi. Ci piacerebbe sapere se, dopo aver annullato in autotutela una gara sbagliata, il Sindaco intenda punire chi ha sbagliato e, soprattutto, se intenda fare un’al- tra gara e quando intenda farla. Una domanda semplice che ovviamente non avrà nessuna risposta. Chiuso nella sua torre eburnea non risponde e non comunica con nessuno, tiene tutto in segreto senza né spiegare, né progettare, né fare. L’Emilia Romagna ci racconta i danni che possono provocare le grandi precipitazioni, qualche tempo fa abbiamo dovuto registrare la chiusura dei sottopassaggi, l’allagamento delle strade in città anche con precipitazioni modeste. Non ci risulta siano stati messe in cantiere opere che possano favorire un deflusso corretto delle acque e basta passeggiare in città per vedere tombini ostruiti e cunette non funzionanti. Per non rimanere allagati dobbiamo sperare che non piova.

LA GRANDE FUGA

Quello che altri non dicono ma che noi diciamo con chiarezza anche a costo di essere antipatici è che Ma- rio Guarente ha già deciso di fuggire dal Municipio. Il sindaco del grande cambiamento preferisce cambiare aria, lo avrebbe già comunicato ai suoi più stretti collaboratori e la notizia inizia ad essere di dominio pubblico. Amministrare è una cosa difficile e richiede un impegno vero. Guarente non sembra portato a farlo. Lascerà ad altri l’incombenza di portare a termine la questione e provare a risolvere i problemi che lui lascerà in eredità. Il sindaco di Potenza sarebbe pronto a candidarsi alle Europee. Non ha nessuna possibilità di essere eletto tenuto conto che la Lega eleggerà uno o massimo due Parlamentari Europei al Sud ma spera di poter lucrare questa sua candidatura ottenendone in cambio una assunzione come portaborse da qualche parte. Non è chiaro se è più ingloriosa la fine di un sindaco di città capoluogo che spera di avere qualche incarico di collaborazione con qualche europarlamentare o la fine di una città capoluogo che ha scelto di essere amministrata da un portaborse. Quello che è certo è che questi cinque anni sono stati decisamente anni persi. Quelli di prima hanno commesso tanti errori. Hanno fatto sicuramente meglio di questi di adesso che hanno preferito non fare nulla.

Di Massimo Dellapenna

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