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ECO ATTIVISTI, GIUSTA PROTESTA MA MODI NO

La riflessione di Antonella Pellettieri

Lavoro dal 1988 in un istituto del Cnr che si occupa di Patrimonio Culturale: l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale è multidisciplinare ed extra disciplinare e vi lavorano ricercatori con svariate competenze umanistiche e scientifiche. Questo incipit per spiegare che mi viene la pelle d’oca tutte le volte che vedo gli eco attivisti all’opera. A Roma hanno preso di mira le fontane ma a Firenze “hanno colorato” Palazzo Vecchio e alla Mostra del Libro di Torino hanno impedito a un ministro di parlare: provo repulsione per ogni forma di tirannia. E se gli eco attivisti, oltre colorare i monumenti, sono loro stessi colorati di un preciso colore politico è molto grave perché anche i temi ecologici si politicizzano e diventano solo un tema da campagna elettorale. In tal caso, il mio timido sorriso per le bravate degli eco attivisti diventa un ghigno rabbioso perché non protestano liberamente per salvare il mondo ma sono gestiti da qualche aggregazione politica! Non mi piace essere complottista e sono e sarò dalla parte degli eco attivisti se si dimostreranno candidi e sinceri. E spiego i motivi. I cosiddetti vandali del Patrimonio Culturale, fiore all’occhiello dell’Italia, sono niente rispetto ai veri vandali della Cultura e del Patrimonio Culturale tangibile e intangibile ben seduti sugli scranni politici dei Comuni, delle Province, delle Regioni e anche in Parlamento. Vandalo è colui che quando si costruisce una strada e si trovano resti del passato che riemergono dalla terra, li fa velocemente ricoprire per terminare la strada. Vandalo è colui che crede di dare valore al proprio paesello che si sta spopolando affabulando gli abitanti rimasti e il circondario con leggende manipolando la verità storica. Vandalo è chi chiude le fontane che avviluppano le città e le campagne circostanti ed è così ignorante che non conosce il significato del passato di queste emergenze monumentali e le lascia degradare senza restaurarle. Vandalo è colui che finanzia con soldi pubblici pubblicazioni sul Patrimonio Culturale, sulla Storia e sulla Letteratura a chi non ha competenza ma appartenenza. Vandalo è chi non valorizza i meritevoli, vandalo è chi non sa distinguere l’originale dalla copia, vandalo è chi ferma la qualità per fare spazio ai mediocri. Vandalo è anche chi vota candidati che ritiene incapaci e che siederanno su quegli scranni che offrono potere agli incapaci o vandali. Anche votare male è sin- tomo di incultura! Vandali sono coloro che vogliono ricostruire nelle zone alluvionate di questi giorni e del passato perché a costoro non è ben chiaro che questi fenomeni si ripeteranno continuamente e ciclicamente e normalmente saremo vittime di nubifragi in luoghi dove si è costruito male, sui letti dei fiumi e in riva a fiumi, su argille franose che fanno scivolare a valle interi paesi già spopolati per altri motivi. Bisogna costruire con nuovi metodi, se mai guardando le effemeridi co- me facevano i nostri avi, interrogando gli auguri e l’ornitomanzia con gli uccelli del male e del buon augurio: bisogna costruire in altri luoghi ex novo e non ricostruire di nuovo. Se si ricostruisce ancora negli stessi luoghi e con le stesse tecniche significa che le aggressioni dei vandali sono sterminate e di ogni tipo e genere. Vandali sono colo- ro che inquinano e nascondono i rifiuti tossici nei campi dove si coltivano “primizie” che scatenano malattie mortali e di grandi sofferenze. Vandali sono coloro che lanciano bombe e missili invece di pensare a salvare il pianeta. I cambiamenti climatici sono in corso e ci sono coloro, vandali di serie A, che fingono di non accorgersi e vanno avanti nelle loro azioni quotidiane creando disagi su disagi. Io stessa sono stata vittima di un’alluvione il 1 Settembre del 2022 e, finché non si prova, non si capisce: a parte gli ingentissimi danni economici è rimasta dentro di me una grande paura e ho difficoltà a tornare in quel luogo perché ho ben capito che non basta comperare i nuovi elettrodomestici e chiamare carpentieri e muratori. Bisogna trova- re delle soluzioni diverse e sforzarsi a cambiare abitudini cattive e lesive per l’intero genere umano. Altrimenti mi trasformo in un vero eco vandalo anch’ io!

Di Antonella Pellettieri

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