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MENSE, LA PROROGA ETERNA

POTENZA – Una gestione che evidenzia l’incapacità di Guarente di incidere nelle vicende comunali

Il manifesto della inconsistente sostanza della Giunta Guarente e della Lega in Basilicata è palese nella gestione del servizio mensa delle scuole a Potenza. Un manifesto che evidenzia tutto il pressappochismo, l’incapacità di incidere nelle vicende amministrative e l’inettitudine nel cambiare le cose che si sono trovate. Guarente lascerà la Città di Potenza esattamente come l’ha trova, solo un po’ più invecchiata e con i problemi che, non essendo stati affrontati, si sono incancreniti.

È PIU’ FACILE CHE UN ATTORE FACCIA LA GUERRA CONTRO LA RUSSIA CHE GUARENTE RIESCA A FARE UNA GARA D’APPALTO

Ve lo ricordate il 2018? Le elezioni politiche avevano consegnato il 32% dei voti al Movimento Cinque Stelle, la Lega era diventato il Primo Partito del Centrodestra, Fratelli d’Italia era fermo al 4,33%, il Presidente degli Stati Uniti era Trump, Zelensky faceva ancora l’attore e non era entrato in politica, il Presidente della Regione Basilicata era Marcello Pittella, il Sindaco di Potenza Dario De Luca. Più modestamente nel 2018 a Potenza scadeva il contratto d’appalto per la mensa scolastica che veniva prorogato in attesa di espletare la gara d’appalto. Sono passati 5 anni. Il mondo è cambiato, nulla è più come era nel 2018 né in Italia né nel Mondo tranne il servizio mensa del Comune di Potenza. Ci vuole meno tempo per prendere un attore, farlo diventare presidente dell’Ucraina e fargli fare una guerra contro la Russia di quanto ne serva per fare una gara d’appalto per una mensa a Potenza. Praticamente nulla è eterno quanto le proroghe del servizio mensa a Potenza.

ANNULLAMENTI, MODIFICHE, AUTOTUTELA

Come già ampiamente resocontato da Ferdinando Moliterni nei suoi articoli di inchiesta dei giorni scorsi, lo svolgimento della gara di appalto è una vera e propria tappa ad ostacoli: bandita nel 2018, annullata e ribandita nel 2021, annullata in autotutela di nuovo nel 2023 il tutto condito da proroghe su proroghe come se le imprese non avessero diritto a partecipare ad una nuova gare, come se il servizio mensa fosse di esclusiva e diretta proprietà di un’impresa che se l’era aggiudicata quasi dieci anni fa. Dovevano cambiare tutto non sono capaci neanche di cambiare il cuoco per il cibo dei bambini. Dovevano cambiare tutto non sono stati in grado neanche di garantire uno dei più elementari diritti sociali come quello allo studio. L’annullamento in autotutela di una gara significa, per tradurlo dal burocratichese alla lingua corrente, che la gara era stata bandita in modo non conforme al Diritto Amministrativo. In pratica l’amministrazione comunale di Potenza ammette che la gara non era conforme alle regole e, prima di farla annullare da un Magistrato, decide di annullarla lei. Ci piacerebbe sapere chi ha scritto un bando di gara non conforme alla Legge, ci piacerebbe sapere chi ha costruito un bando che la stessa amministrazio- ne che l’ha emanato annulla dopo due anni dall’apertura della procedura. Ci piacerebbe sapere che qualcuno paghi per i suoi errori ma siamo certi che non accadrà.

UN UOMO VALE QUANTO LA SUA PAROLA

All’inizio dell’anno scolastico contro il caro mense si scagliarono i genitori di Potenza costretti a pagare il pasto con una delle cifre più alte d’Italia. Il Sindaco in persona incontrò i genitori garantendo loro che sarebbe stata soltanto una fase provvisoria fino all’espletamento della gara. Entro l’inizio dell’anno solare ci sarebbe stato un nuovo servizio con nuove tariffe e nuove fasce ISEE. L’anno solare è finito, volge al termine anche l’anno scolastico e tutto ciò che il sindaco aveva promesso non è diventato realtà. Se un uomo vale quanto vale la sua parola, dobbiamo dire che Guarente vale pochissimo. Le dimissioni sarebbero un gesto dovuto se avessero un po’ di senso dell’onore. Per fortuna questo strazio frutto di approssimazione ed inettitudine volge al termine. Faremo prima a liberarci di Guarente dal Palazzo di Città di quanto ci abbia messo Guarente per cambiare il fornitore della mensa.

NON SOLO MENSA

Ovviamente quello della mensa è soltanto l’ultimo episodio della saga della palude che ha contraddistinto la Giunta Guarente. Per completare il quadro è ne- cessario che si verifichi la situazione delle strade piene di buche, dei muri franati che non vengono ripristinati, della totale mancanza di strategia e di pia- nificazione politica. Per fortuna è finita. Chi verrà dopo di lui, di qualsiasi schieramento politico sarà, potrà dire: è colpa dell’eredità che abbiamo trovato. Questa volta con un punto di ragione estremamente evidente.

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