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BILANCIO REGIONALE, CHIUSE LE TRATTATIVE CON I PARTITI MARTEDÌ APPRODA IN AULA

Dopo riunioni fiume il governatore Bardi trova la quadra con FdI e Lega, resta l’incognita su FI. Ma il suo rapporto sempre più stretto con la Casellati non lo metterebbe a rischio

Non sono mancate riunioni fiume e lunghe trattative per arrivare a convocare il Consiglio regionale sul bilancio. Il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ci ha messo tutto l’impegno possibile e la persuasione politica che lo contraddistingue per accontentare la sua maggioranza. Come annunciato il 16 maggio è stata convocata la seduta del Consiglio regionale. All’ordine del giorno il Documento di Economia e Finanza Regionale 2023/2025, la legge di stabilità regionale 2023, il bilancio di previsione finanziario 2023/2025 e il Bilancio di previsione 2023/2024/2025 del Consiglio regionale. La data non è casuale, il via alla discussione arriverà a meno di 24 ore dai risultati delle amministrative. Il voto del 14 e 15 maggio è previsto in ben 14 comuni lucani (12 nella provincia di Potenza e 2 in quella di Matera), tutti al di sotto dei 15mila abitanti e perciò senza previsione di ballottaggio. Tolti i comuni di Lavello, Lagonegro e Scanzano Jonico le altre partite elettorali non sembrano essere una vera e propria cartina di tornasole per quello che potrà diventare un futuro equilibrio politico in Regione. Infatti, fatta eccezione per Scanzano Jonico dove il centrodestra corre compatto al sostegno del capogruppo della Lega in Regione Pasquale Cariello in tutti gli altri centri le liste sono un mix tra candidati di destra e sinistra senza una precisa collocazione politica. Gli animi di diversi consiglieri regionali, però, all’indomani delle elezioni saranno un termometro di quello che potrà accadere nel- la discussione. Se dall’opposizione si sono già sollevate critiche sulla gestione e i conti che questo Consiglio si appresta ad approvare nel centrodestra la linea da seguire è ancora tutta da scrivere. In questi giorni il presidente ha fatto sì riunioni fiume per comprendere le esigenze di ogni singolo partito della sua maggioranza, ma per evitare contrasti che già normalmente sono all’ordine del giorno ha preferito non riunirlo intorno ad un unico tavolo ma ascoltarli in momenti diversi. Fratelli d’Italia, il partito che al momento ha la maggiore rappresentanza in Consiglio, non ha fatto mistero di aver puntato i piedi su determinati aspetti delle voci di bilancio. Il documento consegnato a Bardi dai meloniani settimane fa è stato rivisto e anche aggiornato a quanto pare, con una maggiore richiesta di spese per il comparto sanitario. È stato lo stesso coordinatore regionale di FdI e consigliere regionale Quarto a far saper nei giorni scorsi che «Per dare concreta attuazione alle molteplici proposte innovative sul bilancio, presentate da FdI gli scorsi giorni al presidente Bardi, ho deciso di proporre importanti emendamenti in relazione alla sanità. Proprio in questo settore nevralgico si è previsto espressamente di creare una fase ispettiva in relazione alle prestazioni sanitarie, dove occorre avviare inoltre una attività di verifica e monitoraggio finalizzata alla puntuale individuazione delle cause dell’abnorme andamento delle li- ste di attesa nonché della lievitazione delle prestazioni richieste e rese dalle strutture convenzionate, abbinata ovviamente alla comparazione dei livelli di performance». Sul sostegno di Lega e Forza Italia per quanto appare scontato in questo momento, qualcuno vocifera di possibili crepe. Il governatore non avrebbe dubbi sull’appoggio tanto del capogruppo Carriello quanto del consigliere Aliandro. Quello che al momento sembrerebbe non essere ancora del tutto convinto è Pasquale Pepe, commissario regionale della Lega. Pepe, infatti, starebbe ancora rimuginando sull’attacco frontale dei meloniani sulla delibera sulla sanità privata del suo assessore Fanelli. Non a caso si vocifera che per non essere da meno a FdI anche Pepe per dimostrare di aver il polso della situazione, dopo lo scontro sulla sanità privata, ha annunciato di aver presentato a Bardi un documento programmatico «da noi elabora- to, abbiamo offerto proposte dettagliate per affrontare le criticità che riguardano la popolazione, l’economia e l’ambiente. Ecco alcuni temi a favore dei quali in- tendiamo richiamare l’attenzione della buona politica, con un supplemento di intervento della macchina amministrativa: difesa del suolo, politiche energetiche rinnovabili, sicurezza stradale, salute e prevenzione, trasporto disabili, asili nido, sezioni scolastiche ‘primavera’, stabilizzazioni lavoratori precari, piani sociali di zona, sostegno all’agricoltura, diritto allo studio, bonus “Welcome baby”, incentivo smart working, adeguamento giornate lavorative forestali, riduzione bolletta acqua, welfare e tutela della famiglia, sostegno alle imprese, lotta allo spopolamento, ottimizzazione fondi Pnrr». Nonostante i mal di pancia di Pepe però la Lega sarebbe compatta intorno al presidente. Su chi veramente resta il punto di domanda è Forza Italia. Gli screzi sulle nomine dirigenziali nel partito e sul possibile assessore all’agricoltura avrebbero esacerbato gli animi dei forzisti. È infatti attesa proprio per il 16 maggio una conferenza stampa dei consiglieri Piro e Bellettieri e dell’ex consigliere Acito. Quello che avverrà alla conferenza potrebbe essere solo l’anticipo di quello che vedremo in Aula. Anche se il rapporto sempre più stretto tra Bardi e la neo commissaria regionale di Fi Casellati potrebbe essere di aiuto per portare a casa l’approvazione del bilancio.

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