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TELESCA: «INVESTIRE SÌ NELLO SPORT, DANDO PERÒ PRIORITÀ ALLE CRITICITÀ DI POTENZA»

Il consigliere comunale: «L’Amministrazione avrebbe partecipato senza successo al Bando per riqualificare lo stadio “Viviani”, contando di investire nei “distinti” a proprie tasche»

“Non c’è un altro posto del mondo dove l’uomo è più felice che in uno stadio di calcio”, ha scritto Albert Camus. Lo stadio da sempre rappresenta un luogo affascinante per grandi e piccoli, per tifosi o semplici appassionati, per calciatori o spettatori. Un luogo caratterizzato da un’atmosfera unica in grado di far battere il cuore di ognuno, a prescindere dalla serie in cui la palla viene fatta roteare in campo. Un preambolo, questo, che si rende necessario vista la notizia di questi giorni sull’approvazione in Giunta comunale della concessione di 200mila euro per la realizzazione dei “distinti” dello stadio della città di Potenza “Alfredo Viviani”. Fin qui, pare una buona nuova specie per i tifosi rossoblù. Dov’è che qualcuno potrebbe storcere il naso? Secondo quanto posto in evidenza dal consigliere comunale Vincenzo Telesca «il Comune di Potenza aveva partecipato al Bando “Top Sport” promosso dalla Regione Basilicata. Secondo tale bando – spiega – l’Ente potentino si è collocato su un nu- mero di 76 istanze in bassissima posizione. Quindi non avrà alcuna possibilità, anche qualora si riuscissero ad implementare le somme a disposizione dalle casse comunali, di essere inserito tra i beneficiari del finanziamento». Per la realizzazione dei “distinti” l’Amministrazione avrebbe partecipato all’Avviso Pubblico connesso ad “Interventi infrastrutturali di rigenerazione e riqualificazione delle strutture e degli impianti sportivi esistenti”, rivolto ai Comuni, anche in forma associata, al fine di migliorare la qualità urbana e di promuovere l’inclusione sociale mediante la pratica sportiva. Somma richiesta: 500mila euro. «Il “Viviani” – prosegue il consigliere di opposizione Telesca – in tutti questi anni, anche con la passata Amministrazione De Luca, ha ottenuto grandi attenzioni per la realizzazione di tutte le opere infrastrutturali di cui necessitava. Questo a dimostrazione di quanto lo Sport – chiarisce Telesca – e in special modo la squadra di calcio rappresentantativa del capoluogo lucano, nella città fosse posto sotto un occhio attento». Precisato ciò però, secondo Telesca, «questo non significa neppure giustificare l’uso dei soldi delle casse Comunali in modo tanto spropositato, in una situazione per giunta negativa in cui tutt’oggi queste versano». «Se ci fosse una situazione florida, ben venga. Ma non è di certo questo il caso di specie». «Quanto negativa? – incalza Telesca – Non si può procedere alle assunzioni, per quanto ce ne sarebbe bisogno, perché si deve provare a rimanere in determinati parametri. Abbiamo una situazione delle strade – enfatizza – che, pur utilizzando i soldi rinvenuti dalle multe per l’autobelox, non saranno mai bastevoli per coprire e dare una dignità alla viabilità cittadina ed extra cittadina». Tanti gli esempi che prende a scandagliare il consigliere del Comune di Potenza che non intende affatto «avviare una lotta nei confronti della questione dello Stadio “Viviani” che – anzi – quanto più bello ed attrattattivo possa diventare tanto ne sa- rei grato e felice a chi lo renderà tale». «Mi rendo conto che il presidente Macchia stia facendo grandi opere per la città di Potenza – prosegue -sta aiutando tantissimo, non soltanto la squadra stessa ma anche l’infrastruttura con i suoi investimenti ad essa connessa. Però partecipare ad un bando, perdere questa possibilità, perché è stata fondamentalmente persa così come furono persi in tempi non sospetti altri 800mila euro su un altro bando dello sport – enfatizza – non significa dover sopperire con i soldi del Comune, quando questo deve, come il “buon padre di famiglia”, agire per interessi prioritari». E di questioni prioritarie a cui dare conto l’Amministrazione Guarente ne ha, eccome. «Pensare di spendere 200mila euro per intervenire sui “distinti”, una quota che comunque non bastebbe a prescindere per concludere l’opera, rendendo implicitamente necessario l’intervento di Macchia, non è accettabile». Come a dire – per rendere al meglio il contrappasso – che chi non ha soldi per mangiare li spende altresì per andare in vacanza. «Prima di tutto – incalza Telesca – il Comune dovrebbe fare il “mea culpa” su come partecipa, gestisce e interviene su questi bandi regionali. Incapace di potere essere meritevole nella partecipazione di bando pubblico».

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