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CHE SCOMODITÀ QUESTO GUARENTE

TACCO&SPILLO

Ve lo ricordate il refrain del “non ci sono soldi” con cui in perfetto torpore leghista Mario Guarente svincolava da ogni scibile municipale facendo diventare Potenza un luogo calviniano di chiacchiere eccellenti e d’amene scomodità? Ebbene ora che di soldi ce ne sono a bizzeffe, grazie a quelli piovuti dal PNNR ed al lavoro d’autovelox che la giunta comunale s’è industriata d’avere sulla SS 7 VAR/B per intascare milioni d’euro sui poveri automobilisti, accadono pasticci perfino sulle opere nuove, peraltro aspettate da anni di cazzeggio di questo centrodestra davvero imbarazzante sui risultati che pur aveva promesso di portare a casa. Prendete l’apertura inaugurale del sottopasso di via Roma, in cui a forma concava si sono stretti gli assessori Napoli e Di Noia col sindaco Guarente e prendete il loro vanitoso lessico da rivoluzionari sfigati sul miglioramento della  viabilità e della sostenibilità che sarebbe dovuto arrivare ed invece è bastato non un diluvio apocalittico, ma soltanto qualche misera goccia di pioggia per far allagare la comodità del “Terzo comodo” costata alla Regione oltre 5 milioni e mezzo e su cui fa bene il consigliere d’opposizione Vincenzo Telesca a lanciare fulmini e saette. Eppure al peggio non c’è limite e così dopo settimane d’acrobazie giustificazionistiche di Guarente sul mal funzionamento di pompe ad immersione si scopre l’arcana verità della beffa e cioè che il Comune caccerà di tasca sua 450 mila euro per il sistema di canalizzazione che avrebbe permesso all’acqua di scendere a valle”. Scrive Georges Brassens:“Ho un eccezionale senso della scomodità”.

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