BUFANO: SU STELLANTIS LA REGIONE FA POCO
Per il rappresentante del Pd, comune e Regione, sull’argomento, possono e devono fare di più
Le problematiche legate alle evoluzioni e alla presenza di Stellantis sul nostro territorio, restano di grande attualità. Se ne discusso a Rionero nell’ambito di un incontro pubblico, svoltosi presso il centro visioni urbane. Diverse le autorità presenti, tra cui il consigliere provinciale Vincenzo Bufano del Partito Democratico, che nel suo intervento non ha di certo lesinato critiche. ” Ovviamente fa piacere che i comuni del territorio si attivino su quest’argomento, ma avrei preferito che un argomento cosi delicato, che riguarda principalmente la città di Melfi, fosse promosso dall’amministrazione comunale di Melfi. Registriamo che dopo aprile 2021, quando ci fu un forte impulso dell’amministrazione, oggi si registra un immobilismo su questo tema. Ci si accontenta di partecipare a riunioni ristrette, senza però comprendere bene e capire, il risultato, o cosa si produce in queste riunioni. Si subiscono le decisioni che arrivano dall’alto. Inoltre, registriamo stessa cosa a livello regionale. Il governo regionale per un anno e mezzo è stato totalmente assente su questa tematica così importante, che riguarda non soltanto, la città di Melfi ed il Vulture-Melfese, ma tutta la Basilicata, ed il mezzogiorno di Italia. Basta vedere quanti lavoratori giungono ogni giorno all’area industriale di Melfi, da tutte le regioni limitrofe. Ora si parla di questo riconoscimento, di area di crisi complessa, con questi 20 milioni di euro che il Governo dovrebbe riconoscere da subito, però non capiamo ancora bene la Regione Basilicata come voglia distribuire, utilizzare queste risorse. Si parla di una suddivisione tra tutte le attività relative all’automotive, presenti in tutta la Regione, compresa la provincia di Matera, in pratica in 43 comuni. 20 milioni diviso 43 comuni, , ammontano a circa 450 mila euro. Non si riesce a comprendere bene la visione della Regione, rispetto alla politica industriale. Ecco perché, questa forte preoccupazione. Fanno bene gli amministratori dei territori, nell’insistere nel fare un punto della situazione e dare un impulso rispetto a ciò che si dovrà fare”.