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IL COMUNE SA DI NON SAPERE

Appalto scaduto nel 2018, ad oggi non c’è certezza su quando ci sarà un nuovo aggiudicatario
Mense scolastiche a Potenza, violazione norme concorrenza: proroghe di 4 anni non possono essere un evento «temporaneo»

Servizio di ristorazione scolastica per gli alunni delle scuole dell’infanzia, delle prima- rie e secondarie di primo grado del Comune di Potenza: nel corso di questi 4 anni di mandato del sindaco leghista Mario Guarente, non solo la questione della nuova gara non è stata ancora risolta, ma le carte sono state, in più occasioni, rimescolate. Con l’ultima proroga da 300 mila euro, la seconda del 2023, la Società cooperativa sociale Multiservice Sud continuerà nella gestione del servizio fino a fine giugno prossimo. La Multiservice che ha vinto la gara nel 2015 opera in proroga dal lontano settembre 2018. Era addirittura un altro l’allora sindaco: Dario De Luca. Nel desolante quadro delle proroghe delle proroghe, tra rendite di posizione in capo a privato tramite pubblico appalto, quello vinto dalla Multiservice è scaduto nel giugno 2018, e negata concorrenza effettiva, ad oggi, dopo oltre 4 anni di proroghe e di proroghe delle proroghe, il Comune di Potenza ha, se così la si può definire, una “certezza”: un avverbio, presumibilmente. Un pubblico appalto di un pubblico servizio come quello della ristorazione scolastica, immerso nell’universo delle congetture. Il Comune di Potenza ritiene che ci sia la «presumibile possibilità che il procedimento (finalizzato all’individuazione di nuovo aggiudicatario, ndr) si concluda entro giugno 2023». Tra l’ignoto fatto da provare, l’aggiudicazione a venire, e i fatti provati noti, ma ignorati, le vicissitudini dal 2018 all’attualità, il nesso presuntivo del Comune non risolve nè il passato, nè il futuro, cioè i fatti controversi. Non casualmente, nell’annoso percorso del bubbone delle proroghe, il «presumibilmente» ha già fatto più volte la sua comparsa. Per fare un esempio, l’anno scorso, per la procedura aperta per l’affidamento in concessione del servizio di ristorazione scolastica del Comune di Potenza, la stabilita tempistica di conclusione veniva fissata in «presumibilmente entro metà novembre 2022». Come si intuisce, data l’ennesima proroga dall’aprile in corso fino al prossimo giugno, vari i «presumibilmente» rivelatisi quello che sono: sbandieramento di possibilità che possono avverarsi o meno e che nel caso delle mense scolastiche non si sono avverate. Che l’intera vicenda abbia prodotto un danno, appare più che evidente. Contro i «presumibilmente» del Comune di Potenza, l’artiglieria pesante delle norme. L’utilizzo reiterato della proroga tecnica, come in diversi casi ha spiegato l’Autorità nazionale anticorruzione Anac si traduce in una fattispecie di affidamento senza gara con la violazione dei principi comunitari di libera concorrenza e parità di trattamento. Per l’Anac e per la Giustizia amministrativa la proroga tecnica, istituto diretto a consentire la mera prosecuzione del rapporto contrattuale in essere nelle more dell’espletamento di una nuova procedura di gara, costituisce «uno strumento di carattere eccezionale e temporaneo», ammesso dalla legge in presenza di determinati presupposti e al solo fine di assicurare alla Stazione appaltante la continuità della prestazione in corso durante il passaggio da un regime contrattuale a un altro, per il tempo strettamente necessario alla definizione del nuovo affidamento. Principi quali «eccezionale e temporaneo» e «tempo strettamente necessario», non appaiono razionalmente coincidenti con gli oltre 4 anni di vuoto come nel caso del servizio di ristorazione scolastica per gli alunni delle scuole dell’infanzia, delle primarie e secondarie di primo grado del Comune di Potenza. Pratica burocratica iniziata male e proseguita peggio. Le cose non tornavano già dal principio: il Comune ha concesso, nel settembre del 2018, la prima «proroga tecnica», in assenza del Bando di gara, del disciplinare di gara e del capitolato d’oneri, cioè della documentazione per l’appalto finalizzato all’individuazione di nuovo aggiudicatario. Documenti di gara approvati allo scadere della proroga tecnica citata, nel di- cembre del 2018, così a gennaio 2019 un’altra proroga, a febbraio 2019 idem e via discorrendo fino all’ultima attuale. Finora di «temporaneo» nella vicenda mense scolastiche, le probabilità aleatorie dei «presumibilmente»: i danni, invece, più duraturi e concreti.

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