MENSE, PROROGHE INDIGERIBILI

Servizio di ristorazione scolastica per gli alunni delle scuole dell’infanzia, delle prima- rie e secondarie di primo grado del Comune di Potenza: in 4 anni di mandato, il sindaco leghista Mario Guarente ancora non è riuscito a risolvere la questione. Ereditato il servizio in proroga, ad oggi lo stesso è tuttora in proroga e lo sarà sicuramente per i prossimi mesi. Cambiano i sindaci, da De Luca a Guarente, ma non l’anomalo funambolismo che tra servizi offerti alla cittadinanza e interessi imprenditoriali, fa pendere il piatto della bilancia, con dentro i soldi, dalla parte dell’operatore economico privato il cui nome a Potenza, nel caso della ristorazione scolastica, corrisponde alla Società cooperativa sociale Multiservice Sud. Il complottismo che incarna il modo dell’esordiente primo cittadino del capoluogo per imputare ad altri le sventure amministrative, non può risultare credibile. La vicenda dell’appalto con annesse cifre complessive a sei zeri, riguarda plurime annualità ed insiste nell’articolarsi entro due estremi quali le locuzioni «proroga tecnica» e «nelle more dell’espletamento di una nuova procedura di gara», i cui significati normativi posti a garanzia del corretto ricorso, sono stati, nel tempo, completamente svuotati di senso dall’iter burocratico che ha caratterizzato, ed ancora caratterizza, la pratica mense scolastiche.

OGGI COME IERI: È ANCORA IL 2018

Appalto mense, in qualsiasi verso lo si ripercorra, l’approdo non cambia: più che opaca, per non dire buia, trasparenza e più che leciti sospetti sul fatto che stia accadendo ciò che, invece, va perentoriamente evitato, cioè la formazione, in capo al privato, di rendite di posizione tramite pubblico appalto, da un lato, e la nega- zione dell’effettiva concorrenza, dall’altro. Nel 2023 come nel 2018: la costante della proroga dell’affidamento alla Società cooperativa sociale Multiservice Sud. La proroga, dal valore di 300 mila euro, che copre il servizio di refezione scolastica dal corrente mese di aprile fino al 30 giugno prossimo, è l’ultima in ordine cronologico. Non può non far sorridere la terminologia «prosecuzione dell’affidamento temporaneo» per una proroga del 2023 quando la prima, risale, “temporaneamente”, al settembre di oltre 4 anni fa, era il 2018. Il contratto di volta in volta allungato, nelle more, è lo stesso da anni ed è quello relativo all’affidamento del servizio di ristorazione scolastica per gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado del Comune di Potenza, aggiudicato nel settembre del 2015. La Multiservice Sud vinse la gara per gli anni scolastici 2015-2016, 2016- 2017 e 2017-2018. La Multiservice Sud, tuttavia, è, “temporaneamente”, ancora la società che gestisce il servizio nonostante l’affidamento triennale riportasse come data di scadenza giugno 2018. Non casualmente, la stessa Multiservice Sud notando l’inerzia del Comune di Potenza, nel luglio del 2018 ha chiesto direttive per l’anno scolastico 2018-2019, non coperto dall’appalto vinto. Considerando che il servizio mensa si estende per l’arco temporale che va da ottobre fino a giugno, non poteva non risultare sospetto che a luglio di quell’anno fosse tutto fermo. Sospetti puntualmente confermati due mesi dopo, a settembre, col Comune che ha attivato la proroga tecnica fino al 31 dicembre dello stesso anno, il 2018. La motivazione giustificativa: nelle more del completamento del procedimento di nuova aggiudicazione. Presupposto per una nuova aggiudicazione, l’indi- zione della nuova gara. Alla data della prima proroga formalmente tecnica mancavano bando di gara, disciplinare di gara e capitolato d’oneri. Una vicenda, quella del servizio di ristorazione scolastica per gli alunni delle scuole dell’infanzia, delle primarie e seconda- rie di primo grado del Comune di Potenza, iniziata male e che sta proseguendo peggio. E questa è solo la superficie, per il sommerso sotto la punta dell’iceberg, seguiranno prossimi approfondimenti…