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BASILICATA: LE ONDE, I FIUMI E LO STEMMA

L’ex presidente del Centro studi lucani di Milano Fiorellini scriveva: «Gli antichi fiumi della nostra regione, poveri d’estate ma subito in piena ai primi temporali»

Una prima testimonianza sul blasone della Provincia della Basilicata è di Ottavio Beltrani che nel 1635 annota: «La Basilicata fa per arme una mezza aquila coronata con tre onde di sotto. Rappresenta la vittoria che i Lucani ebbero di- scacciando dal loro territorio i Greci che annegarono nel fiume Bradano». Le tre onde poste sotto l’aquila rappresentano i tre maggiori fiumi della regione, Basento, Agri e Sinni con esclusione del Bradano a testimonianza di come lo stemma sia stato inventato prima che Matera entrasse a far parte della circoscrizione della Provincia. Il 7 giugno 1970 veniva eletto il primo Consiglio Regionale della Basilicata, lo stemma con le quattro fasce ondate azzurre fu adottato nel 1973. Non ho trovato tracce del dibattito politico (forse acceso) sulla scelta del simbolo ma, da una delle prime riproduzioni dello stesso ad opera dello zio Vito Fiorellini (presidente del Centro Studi Lucani di Milano), intuisco che nel 1973 vi era la necessità di convincere i lucani della bontà della scelta. «Caro amico Lucano – scrive lo zio dietro la riproduzione- questo è lo stemma della nostra Basilicata approvato con legge regionale. Le quattro onde richiamano gli antichi fiumi della nostra regione, poveri d’estate ma subito in piena ai primi temporali. Benché non appaia essi hanno avuto grande influenza sulla nostra storia e sulla nostra generale condizione. Per questo motivo la scelta della Regione appare appropriata».

Di Giuseppe Fiorellini

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