«NEGATO IL LEGITTIMO IMPEDIMENTO AD AVVOCATESSA CHE ASSISTEVA FIGLIO»
La Consigliera regionale di Pari Opportunità Pipponzi: «Desta sconcerto che un collegio giudicante abbia operato in spregio alla dignità»
«Desta perplessità e sconcerto che un collegio giudicante, contravvenendo a qualsiasi principio di buon- senso, abbia operato in spregio alla dignità, al decoro e al prestigio della classe forense, evidentemente eccedendo nelle proprie prerogative, abbia negato il legittimo impedimento a un’avvocatessa, nonostante questa avesse documentato la necessità di assistere il figlio di due anni, ricoverato al Bambino Gesù per un intervento». Così la Consigliera Regionale di Parità di Basilicata Ivana Pipponzi e il Il Coordinatore Regionale di Meritocrazia di Basilicata Luca Lorenzo «Gli avvocati tutti, anche per previsione deontologica, debbono avere massimo rispetto per la Magistratura, sia inquirente che requirente. La Magistratura, del pari» Continuano Pipponzi. e Lorenzo «Una scelta presa contro il parere del pubblico ministero, motivata col fatto che il bambino avrebbe potuto essere accompagnato in ospedale dal padre, senza nulla conoscere delle dinamiche familiari della collega e con una inopportuna ingerenza in vicende personali e spesso dolorose, per le quali necessiterebbe rispetto». Spiegano Pipponzi. e Lorenzo «Di qui la decisione del magistrato di procedere con l’udienza ascoltando un testimone. Non è la prima volta che capita un episodio del genere nei Fori italiani, come il caso di una collega cui venne negato il legittimo impedimento nel giorno della data presunta del parto. Ora questo nuovo caso, che lede non solo la dignità e il decoro della professione forense, ma la dignità stessa della donna, e di una lavoratrice madre, in un’epoca in cui si parla di parità di genere e di cosa fare per eliminare le disparità». Concludono Ivana Pipponzi. e Luca Lorenzo.