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L’AMMINISTRAZIONE GUARENTE RIESCE AD APPROVARE IL BILANCIO DI PREVISIONE

Consiglio comunale fiume. Tante le perplessità tra le fila della minoranza. Sempre fumata nera sull’elezione dell’UdP

Il Consiglio comunale tenuto ieri nella sede di via Nazario Sauro è stato forse uno dei più importanti dell’Amministrazione Guarente. Dopo una seduta fiume sull’approvazione dell’aggiornamento del Documento unico di Programmazione per il triennio 2023-2025, ieri l’Assise è stata chiamata ad approvare il Bilancio di previsione e una serie di provvedimenti propedeutici allo stesso. È inutile dire che la seduta è stata molto partecipata e ricca di spunti di riflessione per tutti i consiglieri. Tanto è stato fatto secondo la maggioranza, tanto ancora da fare per l’opposizione. Il bilancio di previsione che contiene interventi per svariati milioni di euro è un documento poderoso che recepisce tutte le istanze provenienti dalle unità dipartimentali e proverà a rispondere a tutte le necessità della città. Prima di arrivare alla discussione del bilancio di previsione, però, so- no stati diversi gli argomenti di- scussi e che non hanno trovato l’opposizione d’accordo. A questo si è aggiunto un problema tecnico con il nuovo sistema di prenotazione che ha causato una serie di fraintendimenti. La conferma delle aliquote Imu della maggiorazione nella misura dello 0,08% e le modifiche al Regolamento per la disciplina del- l’Imposta di soggiorno approvato con deliberazione del Consiglio comunale n°94 del 29/12/2021 hanno dato modo di confrontarsi sui possibili risvolti positivi che le somme derivate dalle imposte possono portare alla città. In particolare la modifica al regolamento sull’imposta di soggiorno è una modifica migliorativa di una tassa che quando è stata introdotta ha generato diverse polemiche fuori e dentro l’Assise ma che a distanza di qualche mese dalla sua introduzione non sembra essere così disastrosa. Il provvedimento è stato fortemente voluto dall’attuale assessore Massimiliano Di Noia, che ora modifica il numero di giorni dal quale i turisti che soggiornano in città sono esenti dal pagamento della tassa . Tra le fila dell’opposizione c’è chi non vede l’utilità di approvare la modifica in questa fase ma dopo un lungo dibattito il provvedimento è approvato a maggioranza dei presenti. Altro provvedimento che ha acceso il dibattito riguarda l’addizionale Irpef e l’applicazione della maggiorazione dello 0,2% solo per le fasce di reddito superiori a 50 mila euro. Questo provvedimento è strettamente collegato al patto “Salva città” del Ministero che dovrebbe essere sotoscritto dopo l’approvazione del bilancio. Infatti il provvedimento non entrerà in vigore immediatamente ma soltanto a sottoscrizione avvenuta. Dovrebbero essere circa 167 mila euro, i proventi derivanti dalla maggiorazione che sono stati inseriti nel bilancio previsionale ma che in realtà non sono a disposizione del Comune. Anche questo provvedimento è stato approvato a maggioranza dei presenti. E infine dopo un lungo e proficuo dibattito si arriva anche all’approvazione del bilanco di previsione. Un bilancio molto ricco di interventi che ha impegnato gli uffici nella sua redazione e dal quale si evince l’idea che l’amministrazione Guarente ha di Potenza: una città che deve rinascere, non deve essere seconda a nessuno e che deve puntare sui giovani e sul loro futuro. Un ‘idea non facile da realizzare come sottolineato dalla minoranza che è stata colpevolizzata per i “disastri” lasciati in eredità alla destra. Il sindaco leghista a capo della citta però dice di voler guardare con ottimismo al futoro, e pur avendo solo un anno prima della scadenza del mandato elettorale, ha detto che vorrà provare a questa nuova visione di Potenza. Magari non del tutto ma ci vuole provare. Approvato a maggioranza dei presenti, il bilancio di previsione la- scia alquanto perplessi i consiglieri di opposizione presenti in Aula.

ELEZIONE UFFICIO DI PRESIDENZA

E anche in questa seduta consiliare non poteva mancare come punto all’ordine del giorno l’elezione dell’Ufficio di Presidenza. Una pantomima che ormai va avanti da un anno e mezzo circa e che ad ogni nuova votazione dà sempre lo stesso esito: nulla di fatto. Pare proprio che l’Ufficio di presidenza non “s’ha da fare”. 29 i consiglieri presenti, tante schede bianche e 3 voti per Carulli, 4 per Calò, 1 Velluzzi e 2 Restaino. Non si vede la luce in fondo al tunnel per Guarente&co. che sull’elezione della figura più importante del Consiglio comunale probabilemnte si stanno giocando la credibilità. Manca un anno alla fine della consiliatura chissà se il sindaco riuscirà nei prossimi mesi a trovare una quadra all’interno della sua maggioranza per far sì che la città abbia finalmente il suo presidente legittimamente eletto. Nel frattempo i lavori del Consiglio e non solo, sono nelle mani del facente funzioni Bernabei che sembra debba continuare a ricoprire il ruolo fino a fine mandato.

Rosamaria Mollica

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