PROGETTO “BASILICATA ACADEMY” IL CONFRONTO TRA GALELLA E ACITO
Oltre il giardino: 2 i talenti, le imprese ed il territorio
Non si tratta né degli Academy Award di Hollywood né di quella di Belle Arti, quella al centro del dibattito moderato dal giornalista Paride Leporace ad “Oltre il giardino” su Cronache Tv che ha visto come protagonisti due tra i principali attori l’assessore alle Attività produttive – Lavoro – Formazione – Sport della Regione Basilicata Alessandro Galella e l’ingegnere Enzo Acito. Una discussione che ha avanzato una serie di botta e risposta in questi giorni nel dibattito pubblico sul territorio lucano. Ma tante altre le questioni affrontate e sviscerate punto per punto durante la trasmissione.
L’ACCADEMIA DELLE POLEMICHE
Un progetto che certamente ha portato entusiasmo all’interno del territorio lucano è quello della “Basilicata Academy”: questo è il nome dell’iniziati- va a costo zero per la Regione Basilicata per la for- mazione professionalizzante pensato in sinergia con Sviluppo Basilicata e in collaborazione con la società HSPI – Gruppo TXT società di consulenza direzionale, leader in Italia nei srvizi di Business Consulting, IT Governance e Digital Innovation. Un progetto che Galella definisce perfettamente in linea con le sue idee di attivismo, finalizzato ad incentivare il lavoro professionale, attraverso attività di tirocinio, che ha scatenato – però – molte problematiche, non solo di carattere politico o “campanilistico”. È scaturito tutto dal presidente del Circolo materano de “La Scaletta” infatti l’allarme di aver «“portato a casa” il progetto che prevedeva l’istituzione nell’Hub di San Rocco» nella Città dei Sassi «di un laboratorio di incubazione per talenti e start up in grado di produrre innovazione e creare le condizioni per generare occupazione e sviluppo». A detta del circolo materano nessun passo concreto in tal senso è stato compiuto dalla Regione che nel contempo però con una conferenza stampa ha annunciato «l’avvio di un’iniziativa che ricalca (si potrebbe dire copia) integralmente il progetto dell’Academy e ne cambia solo la sede: Potenza e non più Matera» Per il presidente Stasi la scelta dell’assessore Galella appare dettata esclusivamente da «uno strabico disegno territoriale, privo di qualsiasi logica programmatica e in dissenso rispetto alla linea politica di sviluppo che la stessa Regione ha indicato nel suo PRS 2021- 2030». Ma su questo Galella ha chiarito che «quello che è stato fatto a Potenza non ha nulla che vedere con il progetto pensato su Matera, sebben riguardi ugualmente la Basilicata e tutti i suoi aspetti produttivi». «Il fatto che io sia potentino e tifoso del Potenza Calcio – incalza Galella negli studi di Cronache Tv – è una datio che dovrò pagare in questa regiona a vita, a causa anche di questo campanilismo assurdo che continua ad esistere anche tra organi istituzionali». Le Academy sono «progetti complementari con visioni diverse – le ha definite Acito – che dovrebbe diramarsi su tutto il territorio regionale. Sicuramente è un tema questo che non può basarsisul campanilismo. Ho sempre detto che questa è una visione molto limitata che si può avere del territorio regionale, per cui soprattutto per chi ho svoglge ruoli di carattere pubblico, abbiamo il dovere di superare questi steccati». Il punto focale secondo Acito è che «soltanto se trasformiamo l’azione dell’occupazione fine a sè stessa con l’azione per creare l’impresa sul territorio del- la regione Basilicata si ottinene la sintesi dalla doppia visione che stiamo avendo sulle questioni Academy, con due progetti, dal nome comune ma da gli intenti diversi». Tant’è l’intenzione di Galella «è quella di attirare talenti che aiutino a crescere la Basilicata, che possamo venire da noi perché non sottovolutiamo che in in regione ci sono già centinae e centina di persone che vengono a lavorare perché le figure professionali richieste dalle imprese non si trovano e quindi arrivano anche dalle altre regioni. Ma noi in primis – enfatizza Galella – dobbiamo dare anche la possibilità ai nostri talenti presenti già sul territorio di lavorare per grandi player nazionali che faticano a trovare le figure professionali al nord e invece qui le possiamo dare attraverso lo smart working, mettendo in condizione i nostri giovani di vivere in un luogo dove l’inflazione è la più bassa d’Italia e dove una busta paga di 1800 euro ti rende benestante. Anziché andare a Milano dove con lo stesso compenso non riuscirebbero ad arrivare a fine mese». Dunque quella dell’Accademy non è una banale bega politica, bensì attotno girano due questioni di sviluppo di progresso legati a temi cardine della Basilicata, Due proposte su cui al pari si necessiterà di arrivare ad un’attuazione.
L’ASSESSORATO VACANTE E IL BARDI BIS
Acito ha poi annunciato in trasmissione di aver «mandato una lettera al presidente Bardi, in cui mi dichiaro non più disponibile ad aspettare la soluzione per l’assessorata dell’Agricoltura, perché ritenevo e ne sono ancora convinto, che la Basilicata non può aspettare i problemi interni di un partito per risolvere e affrontare il tema dell’occupazione di una postazione in Giunta, che è fondamentale per l’economie della regione. E in quella lettera, ho anche evidenziato una serie di criticità di Forza Italia, che dimostra la sua impalpabilità non credo superata con le ultime nomine». Galella, dal canto suo, rimarca come questo sia «l’ultimo anno di Amministrazione. Ogni partito ha una sua vocazione, una sua sensibilità rispetto a certi temi e il problematiche e in base a questo il partito di Fratelli d’Italia, nel momento in cui si è insediato questo consiglio regionale, aveva dei nu- meri e degli scenari. Oggi, ovviamente, è un partito che governa la nazione, con il premier, è un partito che ha degli importanti senatori e onorevoli della Repubblica, che ha il maggior numero di consiglieri regionali e che quindi vuole, in qualche modo, avere il giusto spazio per dei temi sensibili al partito e per la soluzione di problemi che per noi sono importanti. Una discussione, diciamo, assolutamente virtuosa, sono sicuro che l’equilibrio presto sarà trovato tra i partiti della maggioranza. Quindi avremo un anno da vivere, diciamo, con le vele piene di vento. Affrontando la importante scadenza della nomina del presidente della Regione».