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A ISERNIA SI RIEVOCA LA PASSIONE DI CRISTO

Le vie del capoluogo si sono trasformate nel percorso del calvario di Gesù e della sua Mater Dolorosa

Ancora una volta atmosfera sospesa e lacerata per la rievocazione della passione di Cristo. Isernia si è fermata, come sempre, nel silenzio e nella fede per il tradizionale evento religioso che unisce e coinvolge la città tutta. In tanti hanno salutato, con calore e commozione, l’uscita del Cristo morto e della Mater Dolorosa dalla Chiesa di Santa Chiara e così, ha preso il via, la classica processione del Venerdì Santo. Nel corteo, come ogni anno, i caratteristici Incappucciati-penitenti, che hanno trasportato le celebri statue, ma anche i busti degli Ecce Homo, le Croci Calvario e le Croci della Via Crucis.

Al seguito le dodici Confraternite, le associazioni, poi le Autorità civili, militari e religiose, nonché innumerevoli devoti. Il capoluogo pentro è tornato a cambiar volto. Con profonda spiritualità, la comunità cittadina ha accolto per le sue vie il dramma rievocativo della morte del figlio di Dio. Muovendo dalla chiesa di Santa Chiara, la processione ha percorso via Marcelli, piazza Celestino V, per raggiungere piazza D’Uva; quindi Corso Risorgimento, per raggiungere di nuovo il centro storico e sostare, infine, in piazza Andrea d’Isernia per l’ultima benedizione. Le strade isernine si sono trasformate nelle vie del Calvario.

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