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I SINDACATI INSISTONO CON LA POLITICA: SENZA CONFRONTO SOLO IMMOBILISMO

Oltre il giardino: 2ospiti, Tortorelli (Uil) e Mega (Cgil)

«Dovete insegnare alla gente a lavorare con le proprie mani e a comprendere la dignità del lavoro». Queste parole di Mahatma Gandhi, politico, filosofo e avvocato indiano, risalgono a svariati decenni fa e sono state pronunciate in un contesto socio-politico completamente diverso da quello che viviamo noi oggi. Eppure sono ancora tremendamente attuali. Il tema del lavoro resta infatti un argomento molto caldo ai giorni nostri. La Basilicata, terra di spopolamento e fuga di cervelli, ne è certamente un esempio. Il tema però è tornato alla ribalta dopo l’annuncio dei giorni scorsi di Cgil, Cisl e Uil sulla manifestazione nazionale del Primo maggio che si svolgerà per la prima volta proprio a Potenza. Una notizia che porta non solo entusiasmo ma anche aspettative come si è visto durante il dibattito condotto dal giornalista Paride Leporace ad ”Oltre il giardino” su Cronache Tv. Ospiti il segretario generale della Uil Vincenzo Tortorelli e quello della Cgil Fernando Mega.

LA FESTA DEL PRIMO MAGGIO

Una notizia che certamente ha portato entusiasmo all’interno dei sindacati (come già ci aveva detto nella scorsa puntata il segretario generale della Cisl Cavallo ndr.) e che mette l’accento su una realtà lucana, non certo facile. Tortorelli ha infatti precisato che sarà «un primo maggio all’insegna dei contenuti». Non una semplice manifestazione di piazza ma «un riconoscimento per i tanti delegati e per i tanti militanti, è per lo sforzo che in tanti anni hanno profuso nel costruire quella centralità del sindacato. Un sindacato che in Basilicata, voglio dirlo in maniera chiara, ha sempre coniugato la protesta alla proposta». Per Mega si tratta «di un grande onore ospitare una manifestazione nazionale a Potenza. È stata scelta la Basilicata come crocevia tra altre regioni del sud dell’assenza di infrastrutturale e simbolo di tante vertenze ancora aperte, quale quella della transizione energetica, quella della transizione digitale, dello spopolamento».

IL SILENZIO DELLA POLITICA

Il segretario della Cgil Mega non ha nascosto il suo stupore dinanzi al silenzio dell’intera politica lucana nell’apprendere una notizia di tale caratura. «Ognuno fa la sua parte, il primo maggio è la festa dei lavoratori, il sindacato fa politica, ma è distinto e distante dalla politica. La politica in Basilicata è fredda. In questa regione esiste un problema sociale importante: esiste l’immobilismo della Regione Basilicata, esistono delle difficoltà di interlocuzioni istituzionali con la regione» ha tuonato il leader della Cgil lucana. Il silenzio della politica non arriva però solo sulla Festa del Primo maggio ma secondo i rappresentanti sindacali è esteso su molti altri temi economici sociali. Numerose le critiche al governo regionale, reo di condividere poche scelte programmatiche e di nona vere visione sul futuro della regione.

BASILICATA, LA REGIONE DELLE TANTE VERTENZE APERTE

Paride Leporace non ha perso occasione per chiedere conto sulle tante vertenze ancora aperte in Basilicata. Dalla sanità, che ha visto solo negli ultimi giorni uno scontro non di poco conto tra gli operatori del settore privato con la Giunta regionale, alla mancata stabilizzazione dei precari Covid (una promessa al momento rimasta solo su carta). La preoccupazione per un sistema fortemente compro- messo, con liste d’attesa lunghissime, carenza di personale e strutture poco moderne. Ma che soprattutto deve fare i conti con risorse molto limitate e che potrebbero portare la Basilicata, nonostante le rassicurazioni della Giunta regionale, verso un default del sistema sanitario. Tassello importante il settore dell’automotive che in Basilicata si basa soprattutto sull’indotto Stellantis di Melfi. Indotto però fortemente in crisi come Tortorelli e Mega hanno rimarcato e che vede proprio in questi giorni i sindacati impegnati per evitare il trasferimento di alcuni operai a Pomigliano d’Arco. Ma anche le solite questioni legate alla carenza di componenti. Una situazione che oggi vede un aumento di cassa integrazione, contratti di solidarietà che hanno non poche ricadute economiche e sociali sui lavoratori. E poi la questione legata ai lavoratori del Reddito minimo di inserimento fino alla platea dei forestali. «Non si può speculare sulla disperazione delle persone» è stato il monito di Mega. Tortorelli ha ribadito che «servono atteggiamenti responsabili da parte della politica. Ma soprattutto ci auguriamo che dalla Regione ci siano inviti per dialogare su progettualità e prospettive».

L’UNIONE FA LA FORZA

Nonostante i sindacati non abbiano nascosto come a volto nella triplice ci siano approcci e visioni differenti sulle questioni su una cosa sono stati concordi: l’unità. Sia il segretario generale della Cgil, Mega, si quello della Uil, Tortorelli, hanno ribadito che la forza dei sin- dacati per affrontare le sfide quotidiane rima- ne l’unità. «Ritengo che l’unità nel mondo del lavoro rafforza. Questa è una convinzione che è frutto di anni e anni di militanza nel mondo sindacale, che ho acquisito partendo dalla base in una fabbrica» ha ricordato Mega. Concorde anche Tortorelli che non solo ha appoggiato il pensiero del collega della Cgil ma ha ribadito come «sia stato fondamentale il percorso dell’unitarietà che viene da lontano. E mai come oggi c’è bisogno di più unitarietà. Il Paese, le condizioni economiche dei lavoratori e le questioni sociali delle persone devono vedere unite le persone del nostro peso sociale e sindacale»

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