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1 MAGGIO, LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEI SINDACATI SI SVOLGERÀ A POTENZA

L’evento di Cgil, Cisl e Uil dedicato ai 75 anni della Costituzione per la prima volta in Basilicata. Nel pomeriggio il tradizionale Concertone di Roma, in piazza San Giovanni

Lavoro, diritti, uguaglianza. Ma anche pace, parità, salari giusti. Sono le parole d’ordine di oggi e di sempre della Festa del Primo Maggio, festa in cui si celebrano e si ricordano fin dal 1882 i diritti e le conquiste dei lavoratori di ogni parte del mondo. Quest’anno la manifestazione nazionale organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil sarà ospitata per la prima volta a Potenza. L’annuncio è arrivato dalle tre principali sigle sindacali sui profili social: «Sarà Potenza ad ospitare, quest’anno, la manifestazione nazionale per il Primo Maggio di Cgil, Cisl, Uil. L’attualità dei principi e dei valori della Costituzione, a 75 anni dalla sua promulgazione, sarà l’argomento che caratterizzerà gli interventi dei tre leader sindacali, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e PierPaolo Bombardieri. Come è ormai tradizione, poi, nel pomeriggio a Roma si svolgerà il Concertone di Piazza San Giovanni, promosso da Cgil, Cisl, Uil». La decisione dei sindacati nazionali è stata accolta con soddisfazione dal territorio lucano, considerato anche che per la prima volta si sceglie la regione per una manifestazione di questo calibro. Non si è fatto attendere il messaggio di soddisfazione dei segretari generali di Basilicata Mega (Cgil) Cavallo (Cisl) Tortorelli (Uil): «La decisione di tenere la manifestazione nazionale del primo maggio a Potenza è motivo di orgoglio per tutto il sindacato lucano. Già nei prossimi gironi ci organizzeremo per la migliore riuscita e per coinvolgere tutta la comunità lucana. Con la Basilicata è il sud che diventa la scelta prioritaria di Cgil Cisl Uil». Lo scorso anno la manifestazione nazionale per la Festa del lavoro si è svolta ad Assisi per ricordare i valori della pace, del lavoro e della crescita del Paese. Quest’anno invece il tema sarà la Costituzione, dopo 75 anni dalla sua entrata in vigore mantiene intatta tutta la giovinezza delle cose ben fatte e la speranza e l’impegno di un lavoro ancora da compiere, un lavoro che le giovani generazioni devono ancora compiere. PierPaolo Bombardieri Segretario Generale Nazionale Uil nel commentare l’annuncio della manifestazione a Potenza ha spiegato che «La Costituzione è baluardo di libertà e democrazia e garanzia per l’esercizio dei diritti. Pietra angolare è il lavoro: ne rivendichiamo la sua valorizzazione. Con questo spirito celebreremo, quest’anno, il 1maggio, in occasione dei 75 anni della nostra Carta costituzionale». I sindacati saranno «il primo maggio a Potenza. Come tema dell’iniziativa nazionale i 75 anni della Costituzione. E’ un tema per noi di assoluto valore e grande significato anche in coerenza con i continui richiami del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella». Lo ha detto il leader della Cisl, Luigi Sbarra. «Per noi – ha aggiunto Sbarra – parlare di Costituzione significa valorizzare e riprendere il tema del lavoro con l’articolo 1: l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. C’è tanto da fare sui temi del lavoro». Il tema della “Costituzione” approda ina un regione “cerniera” del Sud Italia che fa da sponda soprattutto a Campania, Calabria e Puglia. Una terra che vive più di emigrazione che di spopolamento, basta guardare gli ultimi dati Svimez per rendersi conto di quanto la Basilicata sia vicina all’estinzione. Eppure che ci rimane guarda con ottimismo al futuro ma per farlo è necessario che i giovani credano nell’avvenire. Mai come ora parlare di Costituzione in Basilicata può essere utile. Se si guarda ad uno degli articoli più importanti e impegnativi che recita: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana: quindi, dare lavoro a tutti, dare una giusta retribuzione a tutti, concedere il diritto scolastico a tutti, dare a tutti gli uomini dignità di uomo. Soltanto quando questo sarà raggiunto, si potrà veramente dire che la formula contenuta nell’art. 1 corrisponderà alla realtà. Fino a che non c’è possibilità per ogni persona di lavorare e di studiare e di trarre con sicurezza dal proprio lavoro i mezzi per vivere, non solo la nostra Repubblica non si potrà dire fondata sul lavoro, ma non si potrà considerare neanche democratica, perché una democrazia in cui non ci sia questa uguaglianza di fatto, ma solo un’uguaglianza di diritto, è una democrazia puramente formale, in cui non tutti i cittadini sono messi in grado veramente di concorrere alla vita della società, di portare il loro miglior contributo al progresso continuo di tutta la società. L’attualità della Costituzione trova fondamento nel fatto che essa non è una Costituzione immobile, ma è una Costituzione che apre le vie verso l’avvenire, una Costituzione rinnovatrice, progressiva, che mira alla trasformazione sociale. Non è, però, una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Come diceva Emily Dickinson: Un’ Azione bussa prima al Pensiero. E poi – bussa alla Volontà. È questo il punto in cui si fabbrica. E se la Volontà è a Casa e in salute. Allora un Atto viene fuori. O resta seppellito così silente. Che solo all’orecchio di Dio. La sua condanna è udibile. La Costituzione è, infatti, affermazione solenne della solidarietà sociale, della solidarietà umana, della sorte comune. Sperando che questo primo maggio possa essere una ripartenza nel segno della Costituzione anche per tutti i lucani.

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