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DISCARICA DI SALANDRA, DAI PRELIEVI ARPAB CONTAMINAZIONE CONFERMATA

Dopo le multe, la revoca Aia e la sospensione dei lavori di chiusura del sito nuova grana per il silente sindaco Soranno

Salandra, dopo le sanzioni amministrative pecuniarie elevate al Comune, un’altra è in arrivo, appare più impossibile che improbabile che non venga elevata, e la revoca dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), tutto rinviato a data da destinarsi per i già sospesi milionari lavori di chiusura della discarica in procedura di infrazione europea ed ubicata in località Piano del Governo: col sindaco Geppino Soranno, di male in peggio. Nel dicembre scorso, il Comune informò la Regione che i lavori erano circa al 70% di avanzamento. Adesso, però, l’eventuale nuovo progetto di rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale, passa in secondo piano. Il sito di discarica è stato interessato in passato da eventi di potenziale contaminazione con superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione (Csc). Già nel 2013 l’evento degli sforamenti a carico delle acque sotterranee dei piezometri di discarica, così come all’epoca Comunicato dal Comune di Salandra, fu poi confermato, lo stesso anno dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpab). Nel corso degli anni, altre segnalazioni e comunicazioni con diversi solleciti rivolti al soggetto obbligato a provvedere, ricordando che il Comune è il proprietario dell’area, nonchè il gestore dell’installazione. Ma nulla è accaduto. Nel 2013, l’Arpab evidenziò in 3 piezometri, superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione così come previste dalla normativa vigente. L’Arpab è tornata sul posto per nuovi sopralluoghi e a parte una lunga serie di inottemperanze relative alla gestione della discarica, per esempio, a titolo esemplificativo e non esaustivo, una delle motopompe utilizzate per l’estrazione di percolato dalla vasca di raccolta presentava perdita delle giunzioni permettendo la fuoriuscita di percolato dalla manichetta, per quanto riguarda i campionamenti, nessuna novità: superamenti confermati. Gli analiti presenti nei campioni di acqua sotterranea con concentrazioni superiori alle Csc previste dalla normativa vigente, gli stessi: manganese, solfati, alluminio, ferro e boro. In due piezometri, lo sforamento delle concentrazioni soglia di contaminazione si aggira intorno al doppio dei limiti previsti dalla normativa. In un terzo piezometro, a parte gli sforamenti per tutte le sostanze citate, gli stessi superano anche di molto i limiti normativi. Per il manganese rispetto al limite massimo dei 50 milligrammi per litro, riscontrato un valore di mille e 448 milligrammi per litro. Ferro: rispetto al limite soglia dei 200 milligrammi per litro, riscontrati 4mila e 330 milligrammi per litro. Alluminio al più del doppio del massimo consentito, così come per il boro mentre lo sforamento dei solfati è superiore a 3 volte la soglia limite. Ricevuti i verbali dall’Arpab, dal Dipartimento regionale Ambiente, nuova missiva al sindaco di Salandra Soranno: oltre a chiedere aggiornamenti sulla messa in sicurezza d’emergenza dell’area scaturita dalle pregresse contaminazioni e dalla sospensione dei lavori, la comunicazione di contaminazione. Sindaco sollecitato a trasmettere il Piano di Caratterizzazione. Per Soranno cambiati i piani: non può più mettere la polvere sotto il tappeto, ma deve fare il contrario: prima toglierla, eliminando la contaminazione, e dopo procedere, chissà quando, all’ultimazione dei lavori di chiusura della discarica di Salandra. Per ora, tuttavia, primo cittadino barricato, su tutti i fronti, in un silenzio bucato che non ripara.

Ferdinando Moliterni

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