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TARANTO, COMMERCIANTI IN RIVOLTA

La Confcommercio si barrica in Consiglio comunale e alza la voce per parcheggi, permessi, cantieri contro il sindaco

La crisi economica del commercio di vicinato, acuita dalla pandemia, dalla città con una mobilità complicata, carente di aree parcheggio, e irrisolte problematiche di accesso, hanno dato il via ad uno stato di agitazione dei commercianti di Taranto. Si tratta di 2000 iscritti, di circa 10 mila persone che rischiano il baratro. Ma a far traboccare il vaso è stata la goccia dell’ordinanza di chiusura di alcune arterie fondamentali per la viabilità cittadina, in vista del giuramento congiunto della Marina Militare, arrivata 24 ore prima dell’attivazione. Da qui un sit-in urgente di protesta sotto Palazzo di Città, per poi raggiungere la sala consiliare, forzando così quella mancata comunicazione e attenzione da parte del primo cittadino, Rinaldo Melucci, così dichiarano gli associati, tanto da dichiararsi delusi.
Si sono vissuti momenti di tensione: l’esasperazioni dei commercianti e la rigida osservanza del regolamento del presidente del Consiglio comunale ha creato scintille a dir poco piacevoli.
I commercianti hanno chiesto la lettura del documento in presenza del sindaco. Letto il documento all’intera assise; l’incontro, invece, con il primo cittadino si è tenuto a porte chiuse, anche per la stampa, terminato con l’ impegno di un confronto rispetto ad alcune questioni. Un pagina “triste” per una città che si appresta a diventare capitale dei Giochi del Mediterraneo,motore di un importante sviluppo economico. Ma sappiamo che il gioco è tale se è di squadra.

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