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IL PD LUCANO È POCO FEMMINISTA

Nel partito della Schlein quando si tratta di assestare organigrammi la parità imposta dallo statuto scompare. Mentre altri partiti regionali puntano sulle donne per ripartire, i dem le snobbano

IL METODO TATARELLA E LA DESTRA LUCANA

Un cammino paziente fondato sulla moderazione della concretezza che promuove i fatti ed utilizza con misura le parole. Potrebbe essere questo l’incipit del programma del centro destra lucano. Ed in questi giorni l’occasione per riflettere sul metodo c’è stata in più punti della Basilicata. La presentazione del libro postumo di Pinuccio Tatarella a Lavello ha dimostrato che il dibattito nel campo dell’attuale schieramento che amministra la Regione può essere adeguato ed a livello dei tempi. Le parole “rotonde”e gli argomenti “smussati” alla base della politica del fare. Senza nostalgie ma fondata su valori che riaprono prospettive di innovazione e di futuro in Basilicata.

BARDI E LATRONICO E LA RISORSA IDRICA

Bardi e Latronico all’acquedotto commentano ed impostano iniziative su un terreno complesso che è quello della risorsa idrica. Argomento antico delle glorie della sinistra. Ben altri tempi e ben altri uomini. Oggi il governo della Regione nell’equilibro quasi impossibile del bilancio di Acquedotto Lucano porta avanti un lavoro responsabile.

LA QUESTIONE FEMMINILE E IL DOPPIOPESISMO DEL PD

Ci sono anche eventi apparentemente minori che danno il senso di marcia della comunità lucana. Clamorosamente bandito nel partito della Schlein il dibattito sulla parità e sulle donne. Quando si tratta di assestare organigrammi che fanno bene alle filiere l’argomento che lo statuto del PD impone sulle donne viene taciuto. La sinistra delle piazze e del femminismo più avanguardista in Basilicata canta maschile. Appaiono flebili i lamenti delle rappresentanze femminili. I leoni della parità da quelle parti, in questa occasione, non hanno attivato nessuna tastiera. Immobili nel loro sfrontato doppio pessimismo. Ma non è una novità. E’ l’elemento genetico delle sconfitte dei campi larghi. Anche un piccolo partito come “Verde e’ popolare” mette a capo una donna: Carmen Celi. Che sicuramente andrà a rafforzare il campo alternativo ai “sinistri”. Ma il rimbombo delle contraddizioni prodromico alla sconfitta lo abbiamo sentito nella sala del Don Bosco a Potenza.

PESSOLANO BOMBAROLO NEL PD

Il segretario di Azione ha usato argomenti dirompenti e per molti aspetti insuperabili in quel campo. Una difesa plateale e deflagrante di Pittella in quel luogo? A raccontarlo nessuno ci crederebbe… ma è proprio così riascoltando sui social le parole in “azione”. Insomma anche in questo caso la geografia dei luoghi lucani ci aiuta. Basterebbe mettere in sala un ignaro cittadino a Lavello o al Don Bosco e chiedergli dopo un giudizio. Non siamo lo staff di nessuno siamo liberi interpreti e pensatori che fanno previsioni e valutazioni. La storia futura ci dirà!

Di Fausto Devoti

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