BASILICATA IN POLTRONA

Dobbiamo confessare, anche in disgrazia degli incalliti del calvinismo militante e velocista, quello tutto affari e paradiso, che le lusinghe della poltrona sono benedette da Dio e vanno salvaguardate fino alla fine dei tempi, ma bisogna sapere però che c’è poltrona e poltrona e così il cuore immacolato del governatore Bardi ha pensato bene di trasformare la povera Basilicata nell’eccellenza rinomata del poltronificio nazionale con frotte d’esperti e consulenti, alcuni dei quali ci pare ancora di vederli all’opera tra Presidenza e San Carlo con una pretesa di grazia borbonica e diritto napoletano. Ora, come se non bastasse il circuito dell’indignazione, questa iconografia della poltrona lucana ci viene mostrata in tutta la sua vergogna spendacciona dalla Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana che per l’Adnkronos ha realizzato il report su quanto costano alle Regioni gli incarichi professionali e le consulenze ed in cui la Basilicata si becca la perfomance peggiore d’Italia col rating C ed il benchmark “rassicurante” di spesa fuori controllo coi suoi 825.023,92 euro su cui speriamo ci buttino l’occhio indagatore la Procura della Repubblica e della Corte dei Conti. Canta il gruppo musicale Il Parto delle Nuvole Pesanti:“Ah ah ah la poltrona che bene che fa ah ah ah la poltrona che bene che fa”.