AttualitàBasilicataBlog

GUARENTE, IL SINDACO IMPERCETTIBILE

Capoluogo sempre più abbandonato a sè stesso, maggioranza e opposizione latitano: si salva Telesca

Di Massimo Dellapenna

POTENZA

Come dimostrato ampiamente nei nostri servizi di ieri Potenza sembra assolutamente abbandonata a sè stessa, senza né una guida né un progetto, senza idee e senza prospettiva. Il sindaco Guarente appare assolutamente impercettibile e anche i suoi alleati mal celano l’intolleranza nei riguardi suoi e della sua immobilità. Se le contrade si lamentano della mancanza di servizi e della poca cura riservata alle strade, il centro storico non è da meno: il report su Montereale dove si promettono grandi interventi epocali ma si abbandona la gestione quotidiana a se stessa senza la minima manutenzione, il centro storico svuotato di negozi in cui le vetrine con la scritta affittasi superano i locali in funzione, via della Pineta chiusa da mesi per uno smottamento sul quale non si interviene, spazzamento delle strade non effettuato, lampioni spenti e tanti altri disservizi che fanno chiedere se a Potenza ci sia davvero un sindaco o se non siamo piuttosto in una situazione di sede vacante.

SE QUESTA È LA LEGA AL SUD

Per chi come noi guardava le amministrazioni del Nord con una certa ammirazione per la loro efficienza, vedendo i risultati sbalorditivi che la Lega raggiungeva in quelle regioni l’idea di un sindaco leghista poteva anche sembrare un cambiamento storico in meglio. Immaginavamo che quel sistema di buon governo si potesse importare al Sud, nella nostra città e credevamo che la Lega per chiedere il Sindaco di Potenza alla coalizione volesse costruire nella nostra città un modello di buona amministrazione da esportazione. Nulla di tutto ciò è accaduto. Se questi sono i migliori quadri dirigenti della Lega nel Mezzogiorno d’Italia possiamo dire che è chiaro il motivo per il quale quel consenso plebiscitario di quattro anni fa si è sciolto come neve al sole evaporando nel nulla da cui era venuto.

LA MEMORIA DEI GRANDI CONCITTADINI

“Potenza, capoluogo del tonno in scatola: il sindaco, con fascia, corre all’inaugurazione di un supermercato e ignora la prima cinematografica su un cittadino che ha dato lustro alla città. Dopo una sintetica esposizione sul “ma dove siamo finiti?” il candidato sviluppi una teoria sul cosa dobbiamo ancora aspettarci secondo una ideale proiezione dell’id quod plerumque accidit”. Scrive così Luciano Petrullo, stimato avvocato cittadino, storico esponente di Alleanza Nazionale che concorse anche alla carica di sindaco nella città capoluogo. L’avv. Petrullo fa riferimento all’assenza di Guarente alla proiezione del film su Vittorio Camardese uno dei più grandi chitarristi italiani nato a Potenza cui il sindaco della città capoluogo non ha dedicato neanche cinque minuti per recarsi alla rappresentazione ma la cosa che emerge chiaramente è che esiste un malessere profondo contro Guarente anche da parte di esponenti storici della destra potentina. Luciano Petrullo, per esempio, non è la prima volta che evidenzia la cattiva amministrazione in città e certamente non è accusabile di un preventivo ed ideologico ostracismo verso la destra ma, come tutte le persone che amano il posto dove vivono, non può che prendere le distanze da un modo di governare decisamente fuori ogni regola non solo di buona amministrazione ma anche di buon senso.

TELESCA GUIDA L’OPPOSIZIONE

Quella che latita, insieme all’amministrazione, è l’opposizione. Mario Guarente è invisibile almeno quanto il PD potentino che, evidentemente si trova bene all’opposizione e non ha nessuna intenzione di cambiare collocazione. L’unico che si muove bene è Vincenzo Telesca che non si limita ad elencare tutte le criticità stradali, infrastrutturali e di sicurezza della città ma evidenzia anche la totale mancanza di programmazione e invita il sindaco ad agire sulla base di un cronoprogramma e non in una via di mezzo tra annunci e interventi a chiamata.

IL PROGRAMMA DELLA VIABILITÁ

A sentire il sindaco e la sua maggioranza sembrerebbe che nessuno abbia messo più asfalto di loro. In verità quello che emerge sotto gli occhi di tutti è che, escludendo gli interventi per il giro d’Italia, non c’è stata nessuna azione di miglioramento vero della viabilità e nessuna programmazione, come del resto non c’è per le aree verdi, per i parchi, per lo spazzamento e per qualsiasi altra cosa. Manca un anno alle prossime elezioni comunali ne sono passati quattro dalla prima volta di un sindaco leghista al Sud, sicuramente il sindaco Guarente se si svegliasse dal torpore sarebbe capace di dire che la colpa è di quelli di prima.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti