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BARDI CORRE, PITTELLA FA ACQUISTI E SUMMA?

L’analisi di Fausto Devoti

IL VOLUME BASSO DELLA POLITICA LUCANA

Il volume basso della politica lucana da cosa dipende? Si sta lavorando operosamente senza fare rumori? In un clima di collaborazione e di responsabilità fra dirigenti e forze politiche? O è quel clima ovattato tipico dell’insidia? Dell’attesa propria dell’appostamento? Ci sembra più reale la seconda atmosfera.

I PENTASTELLATI, I VERDI, I SOCIALISTI, IL TERZO POLO ED IL PD

I pentastellati sono muti e senza strategia! E questo non sarebbe una novità. Di fatto il consenso gli arriva loro malgrado, si potrebbe dire. Sono quei risultati senza meriti frutto di un “clima”, a volte di circostanze non ripetibili. Casualità della storia. Non si sente nemmeno più il mormorio dei partiti minori dei campi larghi. I Verdi assenti, i Socialisti spariti, i riservisti del disordine come Carmine Vaccaro, Nicola Benedetto, Dino Nicolia (qualcuno direbbe Nicolia chi?), Summa che prova solo a fare qualche somma elettorale… ammutinati. Insomma poco e niente rispetto ai fragori di questi mesi passati. Il Terzo Polo “movimentista”con Polese e Braia sembra in attesa di intese nazionali. Lati Azione c’è più fermento, ma in Basilicata “tengono” Pittella! Ma analizziamo questo fermento.

PITTELLA ACCOGLIE TUTTI PER FARE CHE?

Un problema non da poco, prevediamo. Marcello “inserta” di tutto sul territorio per le solite strategie elettorali non collettive. Diciamo così! Mette insieme anche cose contrarie con l’aritmetica della confusione politica e della ingordigia elettorale. Arriva ad un arnese locale al momento senza grandi consensi politici come l’ex sindaco di Sant’Arcangelo. Paese una volta noto della politica lucana. Lo nomina coordinatore di qualcosa… Non si capisce per fare che ? Li userà, tutti questi nomi nella sua lista per farsi rieleggere? Abbiamo molti dubbi sulla coalizione che accoglierà queste pretese note del leader di Lauria. Insomma appare solo confusione. Ma i primi a essere guardinghi sono gli allegati Polese e Braia! Comprensibilmente.

I CONGRESSI DEL PD

Il Pd nazionale ha concluso lo sfiancante dibattito congressuale. Nulla di nuovo. De Filippo e Margiotta sono an- cora lì e non ci meraviglia. Più proiettati su questioni nazionali. I social raccontano di giri italiani da Nord a Sud dell’ex presidente della regione su materie sanitarie. Boh? Ma comunque nella settimana conclusiva del congresso che eleggerà Lettieri nulla cresce sul terreno arido dei piddini. Articolo Uno si scatena con documenti e forte della copertura della Schlein, gli organismi lucani sono tutti nelle mani di Margiotta, De Filippo, Cifarelli, Muscaridola, Falotico ecc.. possiamo immaginare il fulgido risultato di questo impasto. Sabato il buon sindaco di Picerno farà uscire il solito ippogrifo dal dibattito del Pd lucano. Nè pesce nè carne. Navigazione oscillante e lenta. Questo sentiamo dietro il silenzio di cui vi abbiamo parlato.

ANCHE QUESTA VOLTA NON VEDRANNO ARRIVARE BARDI

Bardi batte cinque e non solo. A parte una impercettibile aspirazione di Latronico, che per storia ed esperienza capisce quando e come deve stare al suo posto, a Matera per i nuovi treni c’erano tutti. Anche un debole pretendente come Pepe. Lo vediamo in un ruolo di governo nel futuro della regione. Non di più. Il centrodestra può solo sbagliare per incrinare un risultato scontato. Bardi consolida serietà e rispetto. Qualcuno dice che non ha grande consenso! Ci chiediamo in questo tempo scarno di voti chi sono i “campioni” elettorali che pure abbiamo conosciuti nella storia gloriosa ed ormai superata del centro sinistra? Dopo il gas Bardi si prepara con l’acqua. I mesi sono pochi. La spinta sarà veloce e per stare alla Schlein gli animatori del campo largo manco questa volta vedranno arrivare Bardi e la sua squadra. Unica nota stonata a Matera l’aver dato solo 2 minuti all’assessora Merra. A parte la galanteria per il gentil sesso, che tutti, Bardi compreso, si intestino e i risultati dei trasporti, parlando per tanto tempo, davanti all’assessora competente a cui viene dato giusto un attimo per un saluto, non è il miglior modo per fare squadra. Ecco su questo ci si potrebbe migliorare, perché anche se sono dettagli, la perfezione si annida proprio in essi

Di Fausto Devoti

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