AttualitàBasilicata

AD ATELLA UNA MACCHINA PER IL COMPOSTABILE

Petruzzelli: «Collaborazione tra Comune, AMA, EGRIB, Unibas e Università Politecnica delle Marche»

L’Amministrazione comunale di Atella, guidata dal Sindaco Gerardo Lucio Petruzzelli, annuncia il “Progetto Europeo Decost- Decentralised Composting in Small Towns”, «grazie alla collaborazione tra Comune, AMA, EGRIB, Università degli Studi della Basilicata e Università Politecnica delle Marche è stata installata ad Atella una macchina per il compostaggio dei rifiuti organici».

Una notizia importante perché in questo modo i rifiuti «saranno trattati direttamente ad Atella, evitando inutili costi di trasporto verso impianti fuori Regione. Alla fine del processo verrà generato il compost, un terriccio con un alto potere fertilizzante che verrà riutilizzato nei giardini comunali e dai cittadini che ne faranno richiesta».

Il passo importante è stato compiuto innanzitutto nella promozione di pratiche sostenibili di gestione dei rifiuti e nel coinvolgimento della comunità negli sforzi per proteggere l’ambiente.

Il compostaggio comunitario è un processo in cui gli individui e le organizzazioni di una comunità si uniscono per raccogliere e compostare materiali di scarto organico, come avanzi di cibo e rifiuti di giardino.

Il “Decost” è un progetto europeo che mira a preservare un ambiente di vita sano e sostenibile nelle comunità locali del Mediterraneo affrontando la problematica della gestione dei rifiuti urbani ed è finanziato con lo strumento Europeo di vicinato per l’area del Mediterraneo, una partnership internazionale per condividere e valorizzare background e competenze diverse nei processi di governance.

Quella dei rifiuti è una questione che Cronache ha sempre seguito, dall’abbandono indiscriminato sui territori lucani di pattume di ogni tipo di materiale, fino alle tante attività volte alla prevenzione della salute ambientale, del riciclo, della raccolta differenziata e del compostaggio, come in questo caso. Ad Atella dunque si mira a ridurre l’impatto ambientale connesso allo smaltimento dei rifiuti organici e a promuovere la loro trasformazione in un terriccio fertile e nutriente, tramite l’uso della compostiera. Il rifiuto organico smette di essere scarto inquinante e diventa una risorsa, materia prima per fertilizzare e generare nuovi prodotti, che a loro volta danno inizio a un nuovo ciclo produttivo. La risposta all’inefficienza crea così una nuova prospettiva di economia circolare.

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