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LA POLITICA LIQUIDA

TACCO&SPILLO

Non che la fisiognomica istituzionale di Carmine Cicala promettesse qualcosa di buono come un sussulto d’orgoglio o chissà una bussata di coscienza, visto anche il saltello trasformista che l’ha accasato più comodamente dalla Lega a FdI, peraltro col diritto divino di conservare perfino il posto presidenziale, ma lo spettacolo indegno rimbalzato nella diretta streaming dell’ultimo Consiglio regionale, all’occasione collassato per la sparizione spiritica della maggioranza, ci fa capire quanto menefreghista e guascone sia questo centrodestra che ogni giorno non ha meglio da fare che imbarazzare la povera Basilicata davanti agli occhi tristi d’Italia. Ora però la mancanza d’autorevolezza politica ed il piglio alla camomilla di Cicala dovrebbero far capire a tutti che ormai a furia di sciogliere le sedute consiliari s’è sciolta anche la maggioranza fino a farle toccare lo stato miracoloso della politica liquida che profetizzava il buon Bauman. Così invece che patrioti pieni d’autocoscienza e di ritrovato senso delle istituzioni in giro si vedono solo frotte d’anime belle, mai turbate dal loro cazzeggio vacanziero e sempre pronte ad infiocinare il numero legale d’ogni Consiglio regionale. Cantano Luca Carboni e Fabri Fibra:“Io sono fisico ma anche politico. Un corpo solido messo in un liquido”.

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