BlogCalabriaIn evidenza

CONSIGLIO DEI MINISTRI NUMERO 24 PROVVEDIMENTI ADOTTATI

Il Consiglio dei Ministri è convocato in data 9 marzo 2023, alle ore 15.45, nella sede del Municipio di Cutro (KR). Al termine della riunione si terrà una conferenza stampa.

Consiglio dei Ministri numero 24 

9 Marzo 2023

Il Consiglio dei Ministri è convocato in data 9 marzo 2023, alle ore 15.45, nella sede del Municipio di Cutro (KR). 

Al termine della riunione si terrà una conferenza stampa.

Convocazione del Consiglio dei Ministri numero 24

8 Marzo 2023

Il Consiglio dei Ministri è convocato in data 9 marzo 2023, alle ore 15.45, nella sede del Municipio di Cutro (KR), per l’esame del seguente ordine del giorno:

  • DECRETO-LEGGE: Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare (PRESIDENZA – INTERNO -GIUSTIZIA – DIFESA – LAVORO E POLITICHE SOCIALI – AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE)
  • DECRETO LEGISLATIVO: Attuazione della direttiva (UE) 2020/1828 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2020, relativa alle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori e che abroga la direttiva 2009/22/CE – ESAME DEFINITIVO (AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE COESIONE E PNRR — IMPRESE E MADE IN ITALY — GIUSTIZIA)
  • DECRETO LEGISLATIVO: Attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione – ESAME DEFINITIVO (AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE DI COESIONE E PNRR — GIUSTIZIA)
  • DECRETO LEGISLATIVO: Attuazione della direttiva (UE) 2021/338 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2021, che modifica la direttiva 2014/65/UE per quanto riguarda gli obblighi di informazione, la governance del prodotto e i limiti di posizione, e le direttive 2013/36/UE e (UE) 2019/878 per quanto riguarda la loro applicazione alle imprese di investimento, per sostenere la ripresa dalla crisi COVID-19 – ESAME DEFINITIVO (AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE COESIONE E PNRR — ECONOMIA E FINANZE;
  • DECRETO LEGISLATIVO: Attuazione della direttiva (UE) 2021/2261 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 dicembre 2021, che modifica la direttiva 2009/65/CE per quanto riguarda l’uso dei documenti contenenti le informazioni chiave da parte delle società di gestione di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) – ESAME DEFINITIVO (AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE COESIONE E PNRR – ECONOMIA E FINANZE)
  • DECRETO LEGISLATIVO: Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2020/1503 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 ottobre 2020, relativo ai fornitori di servizi di crowdfunding per le imprese, e che modifica il regolamento (UE) 2017/1129 e la direttiva (UE) 2019/1937 – ESAME DEFINITIVO (AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE DI COESIONE E PNRR – ECONOMIA E FINANZE)
  • DECRETO LEGISLATIVO: Attuazione del regolamento (UE) 2021/2116 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 2 dicembre 2021, sul “finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga il regolamento (UE) n.1306/2013”, recante l’introduzione di un meccanismo sanzionatorio, sotto forma di riduzione dei pagamenti ai beneficiari degli aiuti della politica agricola comune – ESAME DEFINITIVO (AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE DI COESIONE E PNRR – GIUSTIZIA).
  • LEGGI REGIONALI
  • VARIE ED EVENTUALI. 

*I TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI SIANO FERMATI.
NON CONTINUINO A DISPORRE DELLA VITA DI TANTI INNOCENTI
I VIAGGI DELLA SPERANZA NON SI TRASFORMINO MAI PIÙ IN VIAGGI DELLA MORTE
LE LIMPIDE ACQUE DEL MEDITERRANEO NON SIANO PIÙ
INSANGUINATE DA TALI DRAMMATICI INCIDENTI I*
PAPA FRANCESCO, 5 MARZO 2025

L’ITALIA ONORA LA MEMORIA DELLE VITTIME DEL NAUFRAGIO DEL 26.FEBBRAIO 2023
E SI UNISCE AL DOLORE DELLE LORO FAMIGLIE E DEI LORO CARI. IL GOVERNO RINNOVA IL SUO MASSIMO IMPEGNO PER CONTRASTARE LA TRATTA DI ESSERI UMANI, PER TUTELARE LA DIGNITÀ DELLE PERSONE
E PER SALVARE VITE UMANE.
CUTRO. 9 MARZO 2023

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato all’inaugurazione nel comune di Cutro di una targa dedicata alle vittime del naufragio del 26 febbraio. 

#sapevatelo2023

Si è svolto nella sede del Municipio di Cutro (KR) il Consiglio dei Ministri.
Al termine della riunione si è tenuta la conferenza stampa.
https://youtu.be/F2y5r1r4M00


Conferenza stampa del Consiglio dei Ministri numero 24, l’introduzione del Presidente Meloni

Giovedì, 9 Marzo 2023

Buonasera a tutti, 

grazie di essere qui, in questo Consiglio dei Ministri che abbiamo voluto celebrare qui a Cutro e voglio ringraziare tutte le autorità, a partire dal sindaco Antonio Ceraso per l’accoglienza, voglio ringraziare i cittadini per la loro accoglienza.

Noi abbiamo voluto celebrare qui questa riunione del Consiglio dei Ministri perché all’indomani della tragedia del 26 febbraio volevamo dare un segnale allo stesso tempo simbolico e concreto.
Segnale simbolico perché è la prima volta che un Consiglio dei Ministri si svolge sul luogo in cui si è consumata una tragedia legata al tema migratorio, e la presenza dell’intero Consiglio dei Ministri per noi qui è un modo per ribadire quanto questo Governo sia attento e concentrato su questo dossier.

Era ed è per noi la presenza qui oggi un modo per esprimere compatti il nostro cordoglio per le vittime di queste tragedie, per il dolore dei loro cari. Abbiamo voluto apporre all’ingresso del comune una targa in memoria delle vittime perché rimanga anche nei giorni successivi e perché non sia il ricordo semplicemente un fatto transitorio.

Volevamo allo stesso tempo dare un segnale di vicinanza alle popolazioni, particolarmente del mezzogiorno d’Italia, che in questi anni sono state più colpite dal tema migratorio e, dall’altra parte però, noi non potevamo non dare un segnale che fosse anche concreto perché noi siamo il governo della Repubblica Italiana e il nostro compito è cercare soluzioni ai problemi e, come ho già detto in un’altra occasione, penso che il modo migliore per onorare queste vittime sia fare quello che si può fare perché queste tragedie non abbiano a ripetersi.

Noi abbiamo licenziato in questo Consiglio dei Ministri un decreto-legge che affronta questa materia e lo abbiamo fatto per ribadire che noi siamo determinati a sconfiggere la tratta di esseri umani responsabile di questa tragedia.

La nostra risposta a ciò che è accaduto è una politica di maggiore fermezza sul tema. Lo dico per sgomberare il campo da alcune ricostruzioni abbastanza surreali che ho letto – me lo consentite – in questi giorni in forza delle quali all’indomani della tragedia di Cutro si starebbe modificando la linea del Governo. Ecco, se qualcuno pensa che i fatti del 26 febbraio ci abbiano indotto a modificare la nostra linea in tema di immigrazione, sbaglia di grosso.

Io credo che quello che è accaduto a Cutro sia la conferma, la dimostrazione che non c’è politica più responsabile di quella finalizzata a rompere la tratta degli scafisti, a combattere la schiavitù del terzo millennio rappresentata da queste organizzazioni criminali.

Io non intendo e noi non intendiamo replicare l’approccio di quanti hanno negli anni lasciato che i trafficanti di morte agissero sostanzialmente indisturbati, noi faremo tutto quello che va fatto per combattere e fermare questi criminali. 

E voglio dire che mi stupisce l’atteggiamento di quanti in questi giorni hanno lanciato strali contro il Governo quando il Ministro Piantedosi, che ringrazio, ha ampiamente dimostrato come il Governo non potesse fare nulla di più e nulla di diverso da quello che ha fatto per salvare le vite di queste persone – cosa che non ha mancato di fare in tutte le occasioni in cui è stato reso edotto del fatto che ci fosse un problema –, e che le stesse persone che se la prendono con il Governo non spendono una parola contro trafficanti che si sono fatti pagare fino a 9.000 euro per mettere queste persone su una barca che alla prima difficoltà è andata in mille pezzi e che, per capirci, hanno lasciato che uno di queste persone fosse abbandonata con le mani legate al timone della barca.

Questa gente io la voglio combattere, questa gente Io la voglio sconfiggere, e credo che questa sia la politica più seria che si possa fare: è la ragione per la quale noi abbiamo varato questo decreto la cui norma probabilmente principale riguarda proprio le pene e i reati legati alla tratta di esseri umani.

Il decreto prevede un aumento delle pene per il traffico di migranti, ma prevede soprattutto l’introduzione di una nuova fattispecie di reato relativa alla morte o alle lesioni gravi in conseguenza del traffico di clandestini, che prevede per questi criminali di essere puniti con una pena fino a 30 anni di reclusione, nel caso specifico ad esempio di Cutro, nel caso in cui muoiano delle persone durante una di queste traversate.

Attenzione. Elemento che io considero molto importante è che il reato verrà perseguito dall’Italia anche se commesso al di fuori dei confini nazionali: per noi chi si rende responsabile di lesioni gravi o di morte mentre organizza la tratta degli esseri umani è perseguibile con un reato che noi consideriamo reato universale. Significa non colpire solamente quei trafficanti che noi troviamo sulle barche, significa colpire anche i trafficanti che ci sono dietro. E per me questo è un elemento molto importante perché cambia completamente l’approccio del Governo italiano rispetto a quello che abbiamo visto negli ultimi anni. 

Noi siamo abituati a un’Italia che si occupa soprattutto di andare a cercare i migranti attraverso tutto il Mediterraneo, quello che vuole fare questo governo e andare a cercare gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo, perché vogliamo rompere questa tratta. E credo che questo tema vada portato anche a livello internazionale, perché su questo più si riesce ad armonizzare le legislazioni e più si fa una cosa utile.

Ci sono molte altre norme. Ci sono norme – poi passerò la parola ai Ministri competenti che le spiegheranno meglio – sulla semplificazione delle procedure di espulsione, ci sono norme per il potenziamento dei centri permanenza finalizzati al rimpatrio, ci sono norme per intervenire nei casi di gestione opaca dei centri per i migranti. Viene nuovamente ristretta la protezione speciale. Voi sapete che la protezione speciale è una protezione aggiuntiva rispetto alle norme internazionali, già prevista dalla convenzione di Ginevra e dalla protezione sussidiaria dell’Unione europea; l’Italia aggiunge la protezione speciale; serviva per casi specifici. La fattispecie si è allargata a dismisura, noi torniamo a restringerla, ma vi annuncio che l’obiettivo del Governo è abolire la protezione speciale e sostituirla con una norma di buon senso che corrisponda alla relativa normativa europea di riferimento. C’è tutto questo in tema di contrasto e in tema di migliore organizzazione della materia. 

E credo che un altro modo per combattere i trafficanti di esseri umani sia dare il messaggio che in Italia non conviene entrare illegalmente, non conviene pagare gli scafisti, non conviene rischiare di morire perché ci sono minori possibilità per chi entra illegalmente pagando gli scafisti, di quante ce ne siano per chi non lo fa. È la ragione per la quale noi ripristiniamo i decreti flussi. Vi ricordo che negli ultimi anni i decreti flussi, che sono i decreti che consentono l’ingresso per lavorare di migranti regolari, sono stati praticamente azzerati perché tutte le quote di immigrazione erano coperte da chi entrava illegalmente. Nessuna Nazione seria dà un messaggio di questo tipo.  Nessuna Nazione seria al mondo dice “se vuoi entrare qui non puoi farlo legalmente, paga dei trafficanti per farlo”. E quindi noi vogliamo ribaltare questa narrazione.

Il decreto flussi viene ripristinato – criteri, quote – e viene fatto a livello triennale, viene cioè data una proiezione che riguarda anche la richiesta che arriva dal mondo produttivo per alcuni settori nei quali serve manodopera. Prevede delle corsie preferenziali per quegli stranieri che in patria hanno fatto dei corsi di formazione riconosciuti dal Governo italiano e che quindi hanno migliori possibilità di sbocco anche professionale – per avere una manodopera qualificata – e per consentire alle persone che vengono a vivere da noi di avere una vita dignitosa perché un’altra cosa della quale non mi si convincerà mai è che sia solidarietà far entrare chiunque arrivi e poi, nella migliore delle ipotesi tenerli ai semafori a pulire i vetri delle nostre auto. Io credo che la solidarietà sia un’altra cosa. Credo che, se vuoi rispettare gli altri, a chi entra in Italia devi dare le stesse possibilità che dai a un cittadino italiano.

Questo è il mio modello ed è il modello di questo Governo per cui noi lavoriamo.

Per favorire soprattutto ingressi di persone che possono avere una vita dignitosa – parliamo dell’immigrazione, non stiamo parlando dei profughi che come sapete sono governati da tutt’altra materia e in tutt’altro modo e non riguarda la fattispecie dei decreti flussi – immaginiamo quote riservate ai lavoratori che arrivano da Paesi che collaborano con l’Italia nel contrasto ai trafficanti e nell’informare i cittadini sui rischi che corrono a mettersi nelle mani dei trafficanti. Perché noi intendiamo fare una campagna nei Paesi di origine di queste persone, per raccontare loro quanto la realtà molto spesso sia distante da quella che viene loro raccontata da questi criminali. Noi vogliamo che i cittadini sappiano quali sono i rischi che corrono a mettersi nelle mani dei trafficanti e daremo quote privilegiate alle Nazioni e ai Governi che ci aiutano a fare questo lavoro di informazione.

Per la stessa logica che dicevo e che vuole riconoscere a chi – parlando di immigrazione – viene a vivere in Italia, ci sono anche delle norme che riguardano il contrasto allo sfruttamento dei lavoratori immigrati, in particolare ci siamo occupati del contrasto alle agromafie. e quindi anche delle vicende legate al caporalato.

Questi sono i provvedimenti principali che poi, ripeto, verranno illustrati. Io aggiungo solamente una cosa veloce. 

Cutro per me, per noi, questo provvedimento è un punto di passaggio. La materia migratoria – ne parlerà, presumo il Vice Premier Tajani – oggi è una materia estremamente complessa. Quello che sta accadendo intorno a noi, dal conflitto in Ucraina al terremoto in Turchia, a quello che accade in Iran, tutto ci coinvolge e tutto coinvolge anche la materia migratoria. Noi ci stiamo lavorando a 360 gradi e a vari livelli. Questo è uno dei provvedimenti che riguardano questa materia, altri ne avevamo fatti prima, altri ne faremo dopo, ma soprattutto è una materia che va affrontata anche a livello internazionale, come avete visto che stiamo ampiamente facendo, non solamente nei nostri accordi e rapporti bilaterali – perché non c’è stato incontro bilaterale che io abbia fatto che non abbia trattato anche questa materia, così come accade per il Ministro degli Esteri e per gli altri Ministri che si ritrovano a fare accordi o ad avere rapporti internazionali -, è soprattutto il tema europeo che diventa ancora più centrale. 

Voi avete visto che, all’indomani della tragedia, ho scritto una lettera ai massimi vertici delle Istituzioni europee per chiedere, all’indomani di un Consiglio europeo che aveva avuto sicuramente un importante cambio di passo – che rivendico – in tema migratorio, azioni concrete immediate. In questo – e torno a ribadirlo e tornerò a ribadirlo nel prossimo Consiglio europeo – servono azioni concrete, a partire dalla cooperazione e dalle risorse. Noi abbiamo oggi un problema enorme con la Tunisia, che è soprattutto di carattere finanziario, e quindi abbiamo bisogno di risposte a 360 gradi europee su questa materia.

L’Italia non può affrontare da sola questa vicenda. C’è, nella risposta della Presidente della Commissione europea von der Leyen, la conferma di un cambio di passo, la conferma che le istanze italiane sono state e vengono oggi considerate istanze centrali nell’approccio della politica migratoria sui confini esterni sulla rotta del Mediterraneo centrale. Ma per noi è fondamentale che, a partire dal prossimo Consiglio europeo, si possano avere anche atti concreti.

Su questo è impegnato tutto il Consiglio dei Ministri, su questo è impegnato tutto il governo, ma sicuramente la nostra volontà è quella di stabilire un principio per il quale non ci mettiamo nelle mani dei trafficanti, non accettiamo la tratta degli schiavi del terzo Millennio. La combattiamo e parallelamente favoriamo i flussi migratori regolari per persone che qui possano avere una vita dignitosa. Mi fermo e do la parola al Ministro Nordio che ci illustra la fattispecie del nuovo reato.

9 Marzo 2023

Si è svolto nella sede del Municipio di Cutro (KR) il Consiglio dei Ministri. Al termine della riunione, il Presidente Meloni con i Vice Presidenti e Ministri Tajani e Salvini, i Ministri Piantedosi, Nordio, Lollobrigida e il Sottosegretario Mantovano, ha illustrato in conferenza stampa il decreto-legge in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare.

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, inviterà nelle prossime ore i familiari delle vittime della tragedia di Cutro a Palazzo Chigi.

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri numero 24

9 Marzo 2023

Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 9 marzo 2023, alle ore 16.29 presso l’aula consiliare del comune di Cutro (Crotone), sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

٠٠٠٠٠

DECRETO IMMIGRAZIONE
Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e dei Ministri dell’interno, Matteo Piantedosi, della giustizia, Carlo Nordio, del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida e per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare.

Le nuove norme rafforzano gli strumenti di contrasto ai flussi migratori illegali e all’azione delle reti criminali che operano la tratta di esseri umani, semplificano le procedure per l’accesso, attraverso canali legali, dei migranti qualificati.

Di seguito le principali innovazioni del decreto.

Inasprimento delle pene per reati connessi all’immigrazione clandestina

Si introduce il nuovo reato di “morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina”, che prevede gravi pene:

  • da 10 a 20 anni per lesioni gravi o gravissime a una o più persone;
  • da 15 a 24 anni per morte di una persona;
  • da 20 a 30 anni per la morte di più persone.
Espulsioni e ricorsi

Si elimina la necessità di convalida del giudice di pace per l’esecuzione dei decreti di espulsione disposti a seguito di condanna.

Nuove modalità di programmazione dei flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri

Le quote di stranieri da ammettere in Italia per lavoro subordinato saranno definite, non più solo per un anno ma per un triennio (2023-2025), con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previo parere – tra l’altro – delle Commissioni parlamentari competenti.
In via preferenziale, le quote saranno assegnate ai lavoratori di Stati che promuovo per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi per l’incolumità personale derivanti dall’inserimento in traffici migratori irregolari.

Modifiche alle norme sui titoli di ingresso e di soggiorno per lavoro subordinato di cittadini stranieri

Si semplifica l’avvio del rapporto di lavoro degli stranieri con aziende italiane e si accelera la procedura di rilascio del nulla osta al lavoro subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale.

Programmi di formazione

Ingressi fuori quota per stranieri che hanno superato, nel Paese di origine, i corsi di formazione riconosciuti dall’Italia, che saranno promossi dal Ministero del lavoro.

Durata del permesso di soggiorno rinnovato

I rinnovi del permesso di soggiorno rilasciato per lavoro a tempo indeterminato, per lavoro autonomo o per ricongiungimento familiare avranno durata massima di tre anni, anziché due come oggi.

Priorità alle aziende/lavoratori agricoli

Si stabilisce che i datori di lavoro che hanno fatto domanda per l’assegnazione di lavoratori agricoli e non sono risultati assegnatari abbiano la priorità rispetto ai nuovi richiedenti.

Contrasto alle agromafie

Al fine di proteggere il mercato nazionale dalla criminalità agroalimentare, il personale dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, inquadrato nell’area delle elevate professionalità e nell’area funzionari, ha la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria; il restante personale inquadrato nell’area assistenti e nell’area operatori è agente di polizia giudiziaria.

Centri per migranti

Si introducono norme per il commissariamento della gestione dei centri governativi per l’accoglienza o il trattenimento degli stranieri, e comunque per farne proseguire il funzionamento.
Si prevede la facoltà, in sede di individuazione, acquisizione o ampliamento dei centri di permanenza per i rimpatri (CPR), di derogare al codice dei contratti pubblici, consentendo una maggiore speditezza nello svolgimento delle procedure. L’efficacia della deroga è limitata fino al 31 dicembre 2025. È fatto, comunque, salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.

Protezione speciale

Si definisce meglio la protezione speciale per evitare interpretazioni che portano a un suo allargamento improprio. Con norma transitoria si prevede che la nuova disciplina operi dall’entrata in vigore del decreto-legge.

٠٠٠٠٠

ATTUAZIONE DI NORME EUROPEE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto e dei Ministri rispettivamente competenti, ha approvato, in esame definitivo, sei decreti legislativi di attuazione di direttive o di adeguamento della normativa nazionale a regolamenti dell’Unione Europea. I testi tengono conto dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti.

Di seguito l’elenco dei provvedimenti approvati, con l’indicazione dei Ministri proponenti.

  1. Attuazione della direttiva (UE) 2020/1828 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2020, relativa alle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori e che abroga la direttiva 2009/22/CE (decreto legislativo – esame definitivo) (Ministro delle imprese e del Made in Italy – Ministro della giustizia)
  2. Attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione (decreto legislativo – esame definitivo) (Ministro della giustizia)
  3. Attuazione della direttiva (UE) 2021/338 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2021, che modifica la direttiva 2014/65/UE per quanto riguarda gli obblighi di informazione, la governance del prodotto e i limiti di posizione, e le direttive 2013/36/UE e (UE) 2019/878 per quanto riguarda la loro applicazione alle imprese di investimento, per sostenere la ripresa dalla crisi COVID-19 (decreto legislativo – esame definitivo) (Ministro dell’economia e delle finanze)
  4. Attuazione della direttiva (UE) 2021/2261 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 dicembre 2021, che modifica la direttiva 2009/65/CE per quanto riguarda l’uso dei documenti contenenti le informazioni chiave da parte delle società di gestione di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) (decreto legislativo – esame definitivo) (Ministro dell’economia e delle finanze)
  5. Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2020/1503 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 ottobre 2020, relativo ai fornitori di servizi di crowdfunding per le imprese, e che modifica il regolamento (UE) 2017/1129 e la direttiva (UE) 2019/1937 (decreto legislativo – esame definitivo) (Ministro dell’economia e delle finanze)
  6. Attuazione del regolamento (UE) 2021/2116 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 2 dicembre 2021, sul “finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga il regolamento (UE) n.1306/2013”, recante l’introduzione di un meccanismo sanzionatorio, sotto forma di riduzione dei pagamenti ai beneficiari degli aiuti della politica agricola comune (decreto legislativo – esame definitivo) (Ministro della giustizia)

٠٠٠٠٠

NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha deliberato la nomina del prefetto Bruno Frattasi a direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, con contestuale collocamento fuori ruolo e cessazione dalle funzioni di prefetto di Roma;
  • su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, l’avvio della procedura per la conferma del professore emerito Gian Carlo Blangiardo a Presidente dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT);
  • su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, il conferimento dell’incarico di Direttore generale per l’Europa e la politica commerciale internazionale al ministro plenipotenziario Nicola Verola, in sostituzione del ministro plenipotenziario Vincenzo Celeste;
  • su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, la nomina a prefetto dei viceprefetti Franca Ferraro e Paolo Giovanni Grieco che assumono, rispettivamente, le funzioni di Prefetto di Crotone e di Vibo Valentia.

٠٠٠٠٠

LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato e deliberato di impugnare la legge della Provincia autonoma di Bolzano n. 1 del 09/01/2023, recante “Disposizioni collegate alla legge di stabilità provinciale per l’anno 2023”, in quanto talune disposizioni, risultando prive di copertura finanziaria, violano l’articolo 81, terzo comma, della Costituzione.

Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di rinunciare in modo totale all’impugnativa della legge della Regione siciliana n. 6 del 08/04/2022, pubblicata sul BUR n. 17 del 15/04/2022, recante: “Istituzione della giornata della memoria del terremoto di Messina del 1908”, in quanto la Regione ha apportato modifiche alle disposizioni oggetto di impugnativa che consentono di ritenere superate le censure di illegittimità.

٠٠٠٠٠

Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 17.39 

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti