QUI CI VUOLE LO PSICOLOGO

A furia d’andare male le cose, qualche anima bella, presa forse dai rimorsi di coscienza, s’è accorta che c’è bisogno dello psicologo per far tornare in salute i poveri cittadini, vessati anche dalla furia liberticida dei governi in gestione pandemica, come quello del duo d’indagati Conte-Speranza. Ora gettando un colpo d’occhio alla rassegna di lapsus, tic nervosi, sincopi riflesse e di tutto l’armamentario interpretativo che ci ha lasciato a futura memoria e per buona necessità Freud ci si sarebbe aspettato quantomeno la corsa collettiva della politica ed invece è bastato il suo solito menefreghismo per farle avere la miserabile terapia della sopravvivenza, peraltro senza aver di torno sensi di colpa. Eppure per ogni rimozione assolutoria che si fa la politica c’è un bisogno di sostegno psicologico che dovrebbe pur essere garantito sul territorio e così ancora una volta si scopre l’indicibile figuraccia della nostra povera regione e del suo sciagurato centrodestra che la malgoverna perché sullo psicologo di base c’è un legge in Campania, Toscana, Abruzzo, Piemonte e via dicendo, ma guarda caso nessuna qui in Basilicata che manco a dirlo detiene, dopo la Campania, anche la spesa più bassa sulla salute mentale. Canta il rapper Enzo Dong:“Corri da uno psicologo!Cosa c’è in te che non va dentro te?”.