GUARENTE E BENNARDI, FACCIAMOCI UN SELFIE
TACCO&SPILLO
Non è certo la prima volta che la politica per scongiurare l’irreparabile e tentare la furbata della sopravvivenza sfoderi la fisiognomica del sorriso, nonostante il cumulo di pasticci e fallimenti che ogni santo giorno rimedia a danno dei poveri cittadini, ma che a furia d’insistere in questo cazzeggio selfista ci rimetta pure serietà e tono istituzionale è il segno dei tempi bui che viviamo e da cui non se ne uscirà facilmente, almeno fino a quando ci si continuerà a beare delle virtù effimere del narcisismo inoperoso anziché di quelle utili della concretezza dei risultati. Così nella bella e partecipata cornice allestita a Matera da Confindustria e dall’abile suo presidente Somma, non poteva mancare l’ennesimo selfie del duo municipale Guarente e Bennardi, questa volta contro i retaggi del passato. Ora però è chiaro a tutti come la tragicità del selfie lunare non sia assicurata dalla contrapposizione mitologica ed ormai superata tra le due città, piuttosto dal destino comune e disgraziato che hanno Potenza e Matera d’essere sotto questi pessimi sindaci che invece d’occuparsi delle loro crisi politiche e dell’inerzia colpevole delle loro giunte vivacchiano di selfie e d’aumenti di stipendio. Canta Maldestro: “Facciamoci un selfie e restiamo connessi. Aspettiamo che arrivi a milioni di fessi”.