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FARE SENZA LA POLITICA, SI PUÒ

Somma, con l’evento di Matera, ha dimostrato che si può passare dalla rassegnazione leviana al dinamismo industriale. Cambiamento di prospettiva e di visione al sistema industriale: Confindustria supera la prova

La Basilicata è stata per anni, per troppo tempo refrattaria al discorso industriale. Politiche assistenzialiste, pauperismo ideologico, ambientalismo di facciata hanno tarpato le ali ad ogni ipotesi di sviluppo che puntasse sull’industria e sulla produttività. Per anni, per troppo tempo la Basilicata è stata il luogo dove la più grande impresa erano la Regione e gli enti ad essa collegata e con esse le imprese che dagli enti pubblici traevano linfa direttamente o indirettamente.

UN DISCORSO PER RIBALTARE L’IMMAGINE

Confindustria Basilicata, da quando è guidata fa Francesco Somma, ha avviato un cambiamento di prospettiva e di visione al sistema industriale in Basilicata. Il Presidente di Confindustria ha preso in mano una struttura che nella nostra Regione ha fatto spesso da tappezzeria più che da motore e l’ha resa un’organizzazione dinamica, efficiente e centrale nel dibattito politico e sociale. Un cambiamento di prospettiva e di visione che ha rimesso al centro il motore produttivo e le idee di produttività che la nostra Regione ha e che da troppo tempo sono state appannate da tendenze distruttrici tendenti ad appiattire la discussione.

UN CONVEGNO DA LEADER

Il 3 Marzo, Francesco Somma è riuscito a mettere intorno allo stesso tavolo il Ministro del Made in Italy Adolfo Urso, il Ministro del Pnrr Raffaele Fitto, il Ministro dell’ambiente Picchetto Fratin, il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi e tanti altri per discutere di cambiamento e traiettorie di sviluppo sostenibile. È riuscito, cioè, ad essere il grande leader di cui questa Regione e questo Popolo ha bisogno per modificare la sua immagine dalla rassegnazione leviana al dinamismo industriale. Un ponte di dialogo tra territorio, imprese e Go- verno che non era riuscito a nessuno negli ultimi anni, neanche a quanti fanno politica di professione, a quanti si muovono nelle istituzioni, a quanti si atteggiano a riferimenti politici ed istituzionali.

UN CONSENSO UNANIME

Che sia riuscito a smuovere fortemente le acque e a posizionarsi al centro del dibattito politico e sociale è certo, che sia di una spanna superiore a molte figure politiche regionali è evidente, che riesca ad assumere posizioni forti, difficili e coraggiose è palese. Basta, del resto, vedere la sua pagina Facebook per notare gli apprezzamenti trasversali alla sua iniziativa che vanno da Braia e Polese che condividono la sua posizione all’Ugl che, per bocca del suo segretario Giordano, sposa a pieno le tesi di Somma fino a Carmine Lombardi, segretario cittadino del Partito democratico di Potenza. Un consenso unanime che si fonda sulla forza delle idee e sulla grandiosità dell’immaginifico di chi vuole ribaltare ciò che per tutti è stato sempre immutabile.

LA POLITICA NON È TUTTO

«Somma candidato Presidente della Regione Basilicata è una necessità ed una speranza» scrive Nicola Becce, un passato da Consigliere Comunale di Forza Italia, uno dei tanti storici esponenti di centrodestra che hanno lasciato l’impegno in politica. Siamo certi che in molti pensano questo. Francesco Somma, però, a chiunque glielo chieda nega questa possibilità, sa bene che la politica non è l’unico luogo dove esplicare le azioni per la società, quasi gramscianamente convinto che la classe politica sia solo un pezzo della classe dirigente di un territorio. Francesco Somma ha dimostrato di essere un perno centrale della classe dirigente della Basilicata, lo ha dimostrata con l’attività di impresa, con l’attività associativa e, venerdì, con la forza dei numeri e delle relazioni istituzionali. Una forza di cui la Basilicata ha bisogno e cui la Basilicata riconosce la guida anche senza ruoli istituzionali nella politica.

Di Massimo Dellapenna

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