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PD, TANTO RUMORE PER NULLA

TACCO&SPILLO

Alla fine per incoronarlo segretario non sono bastati i circoli d’Italia che pure avevano favorito la volata a Bonaccini ed alle primarie l’ha spuntata la Schlein e la sinistra che da Provenzano a Speranza s’è riciclata a nuovo anche per sbarazzarsi di quel convitato di pietra che è il renzismo dem. Ora lasciamo stare come la Schlein voglia apparecchiare l’opposizione alla Meloni come peraltro giurato dal palco della sua vittoria e quale posizione politica abbia in testa sulla guerra senza per questo farla diventare una partita tra apocalittici ed integrati, ma la sua elezione solleva a dir poco uno tsunami politico contro le acque immobili e specchiate di centrodestra, M5S e Terzo Polo. Eppure nonostante il carattere di questa novità il PD lucano rischia di stramazzare d’anomalie, enigmi e scioglilingua con cui dovrà prima o poi fare i conti. Prendiamo ad esempio l’idiozia di celebrare i 14mila votanti che ci pare non certo la perfezione della democrazia, ma piuttosto un funeral party di reduci e sopravvissuti assiepati tra gazebi comunali oppure la batosta rifilata proprio qui a Speranza sulla mozione Schlein, tirata su solo grazie alla cocciutaggine riformista che ci ha messo Angelo Summa e la sua CGIL. Scrive Maurizio Manco:“Che calamità quelli che devono far rumore per riaffermare la propria esistenza”.

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