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ACQUA E TERME FIUGGI SPA: SCATTA L’INDAGINE

Sulla privatizzazione la procura di Frosinone apre fascicolo: gdf in comune per acquisire atti. Sulla privatizzazione la procura di Frosinone apre fascicolo: gdf in comune per acquisire atti. Nella cordata che si è aggiudicata la gara milionaria anche l’imprenditore e politico Benedetto

Bando di gara per la cessione delle quote azionarie di Acqua e Terme Fiuggi SpA: la Procura di Frosinone indaga e la Guardia di Finanza è andata venerdì al Comune di Fiuggi per reperire la documentazione sulla gara milionaria. Il fascicolo, da quanto si è potuto apprendere, sarebbe ancora senza indagati. Tuttavia la cessione ai privati è sotto la lente di inquirenti ed investigatori. Tra i privati, anche il lucano ex consigliere ed ex assessore regionale Nicola Benedetto. Il lotto 1 della gara consisteva nella cessione del 94,89% del capitale di Acqua e Terme Fiuggi SpA, società che gestirà il ramo Acqua ed il ramo Terme sulla base del relativo nuovo contratto di subconcessione, nel quale disciplinato l’utilizzo del marchio. Pre processo di privatizzazione, Acqua e Terme Fiuggi S.p.A. è stata una società per azioni partecipata in via maggioritaria dal Comune possessore del 99,89% del capitale sociale. L’importo a base d’asta del lotto 1, fu fissato nella cifra non inferiore a 5 milioni e 400mila euro. A gara, il lotto 2, anche l’affidamento in regime di concessione della gestione del “Golf Club Fiuggi 1928” con annessa club house e dell’ex Centro Coni. L’aggiudicazione definitiva del lotto 1 risale al novembre scorso: vincitore il raggruppamento temporaneo d’impresa (Rti) composto dalla mandataria Salus per Aquam Srl, e in qualità di mandanti da Palazzo Gattini Srl, Psc Gestione partecipazione Srl e Horizon Srl. Dalle società ai nomi degli imprenditori: Maurizio Stirpe, vice presidente nazionale di Confindustria, presidente del Frosinone Calcio, fondatore del Gruppo Prima, Gianfranco Battisti, già amministratore delegato e direttore generale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e presidente di Federturismo Confindustria, Francesco Borgomeo, presidente di Unindustria Cassino e fondatore del Gruppo Saxa-Gres e, il lucano di Bernalda, Nicola Benedetto, con partecipazione nel mondo dell’editoria, Panorama e La verità), e proprietario del Grand Hotel Palazzo Gattini di Matera. Lo schema della suddivisione gestionale vedrebbe l’applicazione di Stirpe e Battisti alle attività sportive, golf, centro benessere, piscina, e di Borgomeo e Benedetto, alle terme e l’imbottigliamento. Il sindaco di Fiuggi, l’avvocato Alioska Baccarini, sulla Guardia di Finanza in Comune per l’acquisizione della documentazione inerente la società Acqua e Terme Fiuggi SpA, oggi di proprietà di imprenditori privati, si è dichiarato tranquillo. «Fin da subito – ha spiegato Baccarini – ci siamo messi a disposizione dell’Autorità giudiziaria con quello spirito collaborativo di chi è consapevole che il percorso della privatizzazione, avallato in toto dalla Regione Lazio, è stato portato avanti nella totale correttezza delle procedure amministrative in linea e in fede alla legge. Sarà un ulteriore accertamento giurisdizionale della Procura della Repubblica, così come è già avvenuto in passato, ad esempio per i finanziamenti pubblici, che certificherà la correttezza del nostro operato. Resta l’amarezza per quanto avvenuto a poche ore dalla chiusura della procedura di gara, perché l’esposto di turno è un atto evidentemente proposto da chi non ha tra le priorità gli interessi collettivi». «Il lavoro congiunto portato avanti in questi anni dal Comune e dalla Regione Lazio – ha aggiunto il sindaco di Fiuggi – è stato necessario e indispensabile a seguito della procedura obbligata per legge, legge Madia, a seguito delle 3 disastrose perdite di esercizio registrare dal 2015 al 2017. Siamo assolutamente tranquilli e sereni consapevoli di aver svolto un ottimo lavoro per la Città di Fiuggi e di aver concluso un’operazione di vitale importanza i cui benefici ricadranno a livello provinciale e regionale». Da una parte la gara milionaria e dall’altra i conti di Acqua e Terme Fiuggi SpA che ha definito gli esercizi 2015-2018 con un risultato negativo di oltre 416 mila euro nel 2015, di oltre 8 milioni di euro nel 2016, di quasi 5 milioni di euro nel 2017 e di 3 milioni e 489 mila nel 2018.

A. Carponi

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