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VITERBO, ABUSANO DI FARMACI PER LA CURA IN COMUNITÀ

La squadra mobile porta in carcere due ospiti

Gli agenti della squadra mobile della Questura di Viterbo hanno dato esecuzione a due decreti di sospensione provvisoria di misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio terapeutico, emessi dall’ufficio di sorveglianza di Viterbo, con cui si disponeva la traduzione in carcere di un 52enne e di un 39enne, entrambi ospiti della comunità Ceis “S. Crispino” dove stavano scontando un residuo di pena e nel contempo effettuavano le terapie per la disintossicazione da sostanze stupefacenti. Durante il soggiorno i soggetti si sono resi responsabili del consumo, in dosi non consentite e potenzialmente letali, di un farmaco utilizzato per la cura da dipendenza, esponendo a rischi letali sé stessi e rischiando di deviare dal percorso terapeutico gli altri ospiti della comunità. Per questi motivi il magistrato di sorveglianza non ha ritenuto più sussistenti i requisiti per la prosecuzione del programma presso la struttura ed ha disposto la provvisoria sospensione cautelativa della misura alternativa e il ripristino della detenzione in carcere.

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