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«IL DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO PENALIZZA I PICCOLI COMUNI LUCANI»

Dal Dipartimento Istruzione di Fratelli d’Italia in provincia di Matera, l’appello alla Regione e ai parlamentari: «Serve una risoluzione ottimale»

Riunione del Dipartimento “Pubblica Istruzione” della provincia di Matera, nella forma di un nucleo ristretto dei suoi componenti, Leonardo Giordano, componente del Dipartimento nazionale “Istruzione” di Fratelli d’Italia, Maria Pina Cosentino, vicesindaco di Grottole ed insegnante, Maria Anglona Adduci, Dsga facente funzioni dell’I.C. “Pierro” di Tursi e Valeria Carolina Celeste Gucci, docente di Lingua e Letteratura Inglese nella scuola secondaria di primo e secondo grado, in merito al Piano di Dimensionamento Scolastico della Regione Basilicata, adottato con atto di Giunta regionale lo scorso gennaio. I partecipanti hanno convenuto che il Piano di Dimensionamento Scolastico varato dalla Giunta Bardi «non muta sostanzialmente l’indirizzo della precedente pianificazione anche per il crescente calo demografico che affligge la nostra regione nonché́ per i vincoli discendenti al Pnrr che impongono come parametro per il dimensionamento minimo delle istituzioni scolastiche 900 alunni». A margine della riunione è stato approvato un documento inviato alla Regione Basilicata e ai parlamentari lucani affinché possano interloquire con il Governo sulle problematiche evidenziate, secondo le proprie competenze. «La situazione, prospettata nel Piano di dimensionamento della Rete scolastica – è riportato nel documento -, è grave e sembra preludere ad un ulteriore impoverimento del nostro territorio soprattutto nelle sue parti più interne con il rischio che vengano meno nei piccoli comuni altri importanti presidi istituzionali come la scuola».

LE PROPOSTE DI FDI

Le proposte del Dipartimento “Istruzione” della provincia di Matera di Fratelli d’Italia, sono varie. La prima: rafforzare, migliorare e implementare il trasporto scolastico laddove si prevede l’accorpamento di plessi, anche nelle ore pomeridiane «per favorire sia il “tempo pieno” che la piena ed integrale partecipazione degli studenti delle superiori all’offerta formativa del proprio istituto». Per gli esponenti di FdI, bisognerebbe iniziare con il il Governo, in sede di conferenza “Stato – Regioni”, «una trattativa per ottenere una deroga rispetto ai parametri di 900 alunni per dimensionare le istituzioni scolastiche e al parametro di 25 alunni per ogni classe che continua a favorire le cosìdette “classi pollaio” e impedisce la formazione di nuove classi laddove vi è calo demografico». Cercare, in questa fase di trattativa alleanze con regioni che presentano la medesima situazione della Basilicata, come il Molise, l’Abruzzo, la Valle d’Aosta, l’Umbria. Non aumentare ulteriormente il numero degli indirizzi di studio in pendenza del calo demografico. Sarebbe come pretendere di coprire un letto più grande con una coperta che si restringe sempre più. «Un esempio per tutti – viene specificato nel documento -, a Montalbano Jonico, l’Istituzione dell’indirizzo sportivo sta demolendo gli indirizzi già esistenti di Liceo Scientifico e Liceo Coreutico, questo il primo della Basilicata e l’unico sino al 2019. Si ritiene che senza questi elementi si finirà per far accrescere il divario tra scuole a maggiore “povertà educativa”, prevalenti al Sud, e scuole meno interessate al fenomeno, prevalenti al Nord. Così non potrà mai interrompersi il circolo vizioso dello spopolamento che fa diminuire le classi e della mancanza di scuole che favorisce lo spopolamento».

IL QUADRO SECONDO FDI

Per Leonardo Giordano, componente del Dipartimento nazionale “Istruzione” di Fratelli d’Italia «il fatto che il governo regionale stia attualmente lavorando su Its e Areazione meccanica forzata nelle primarie è dovuto anche a questa azione di stimolo di FdI». Maria Anglona Adduci, Dsga facente funzioni dell’I.C. “Pierro” di Tursi ha aggiunto: «La nostra esperienza e competenza nel mondo scolastico ci ha permesso di formulare proposte concrete volte alla tutela dei ragazzi e del personale scolastico per una crescita in sicurezza; le nuove generazioni devono sentirsi a “casa” per affrontare al meglio l’offerta formativa». «Sono tante le problematiche che riguardano il mondo della scuola – ha specificato Mariapina Cosentino -. Il dimensionamento scolastico, in modo particolare, interessa i nostri piccoli centri e il loro futuro. Stiamo lavorando affinché tutti i nostri studenti possano vivere serenamente la propria esperienza scolastica». «In questo periodo – ha ribadito Valeria Carolina Celeste Gucci – la scuola deve affrontare sfide importanti. Il nostro dipartimento sta lavorando incessantemente per dare risposte concrete agli studenti e alle famiglie, per fornire loro tutti gli strumenti possibili e adeguati alla loro crescita personale e professionale è l’obiettivo principale che i miei colleghi ed io ci siamo posti. I ragazzi sono il nostro futuro ma, soprattutto, sono il nostro presente».

QUARTO: «SPOPOLAMENTO SFIDA COSTANTE»

«Una sfida costante che affrontiamo con serietà ed impegno in Basilicata è quella di contrastare e superare “il fenomeno” dello spopolamento – evidenziato in merito il segretario regionale di Fratelli d’Italia Piergiorgio Quarto -. I dati purtroppo ancora non ci soddisfano, nonostante i tanti provvedimenti propositivi promossi dalla nostra Giunta in questi ultimi anni. Ancora troppi comuni lucani hanno una popolazione inferiore ai 5mila abitanti, con tutte le conseguenze che ne derivano. Il Piano di dimensionamento scolastico approvato, purtroppo non gioca a favore di queste realtà e penalizza i piccoli comuni e i loro importantissimi presidi scolastici. Prendo atto dell’importanza delle problematiche evidenziate dal Dipartimento così come delle loro proposte e assicuro un attento impegno dei Parlamentari, degli assessori e dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia per una celere e ottimale risoluzione delle stesse». «La situazione delicata del nostro territorio – ha concluso Quarto -, talvolta già abbandonato dalla popolazione residente per ragioni lavorative, non può essere aggravata da un ulteriore impoverimento, anche in termini anche di opportunità scolastiche. Il Governo nazionale e regionale ha sicuramente il dovere di creare le condizioni più adeguate affinché le giovani generazioni riescano a realizzare le loro aspettative tutelando i propri diritti».

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