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SUPERBONUS 110, IN ITALIA C’ERA

Ci sono margini per limitare i danni, necessaria una strategia dai parlamentari lucani. Di giorno in giorno si moltiplicano gli appelli da politica, sindacati e associazioni per il dietrofront: «Sbloccare cessione crediti»

Di Fausto Devoti

SUPERBONUS E SUPER-DISORDINE

Un super-disordine incombe funesto sulla Basilicata. Una prova complessa che pretende azione e non propaganda. Il Presidente Bardi ha da fare un grande lavoro in questi giorni. Mentre sale in maniera chiara il consenso verso il governo regionale, sul gas le “preferenze” politiche dei lucani si moltiplicano a favore della misura avviata dal Generale. Ascoltiamo con giubilo e soddisfazione in tanti punti della nostra regione che siano bar, piazze, barbieri o famiglie il “commento sulle bollette”. Sta diventando un ritornello. Si annoverano crediti a favore delle famiglie sul consumo del gas che hanno, in questa fase, dello straordinario. C’è poco da commentare e appare quasi ridicola ogni discussione politologica o “politichese” di tanti animatori sindacali o di partiti. Una misura che spinge Bardi molto in alto nel consenso. Ebbene mentre tutto ciò procede si intravedono piccole scaramucce e tensioni anche “intorno” al lavoro di via Verrastro.

IL GAS, BARDI E LA DESTRA

E’ la solita disfida interna al centro- destra lucano. La primazia dei “meloniani” su tutti? A noi appare a tratti incomprensibile. Ed in effetti quella del super-bonus ha aspetti molteplici che occorre chiarire. Il primo: vietare agli enti locali e ad otre P.A. di acquisire i crediti incagliati, vuol dire gettare sul lastrico centinaia di imprese e di famiglie anche lucane. A poco serve, poi, il ragionamento “draghiano” che incredibilmente utilizza un rappresentante autorevole ed anche popolare, in questa fase in Basilicata: ci sono rischi per i conti pubblici del paese! Non appare convincente e ci sono tutte le condizioni per provare a salvare capra e cavoli. Bardi si era già lanciato con serietà sulla questione mettendo a disposizione il bilancio della Regione, ovviamente anche in questo caso si pretende rigore e cautela. Ma appare più come un piccola disfida nel centro destra lucano che una vera questione di stato.

IL LAVORO DEI PARLAMENTARI LUCANI

E’ evidente che il clamore che sta assumendo la questione prevedrà una poderosa iniziativa dei parlamentari lucani nella fase di riconversione del decreto. Ci sono margini ampi per limitare i danni. E quindi anche nel viaggio sul territorio il Senatore Rosa avrà colto angosce e preoccupazioni. La pattuglia lucana in parlamento potrebbe fare molto. Ci permettiamo di suggerirlo. Non è argomento pentastellato quello del superbonus. Tutt’altro.

IL CENTRO DESTRA ED I CAMPI LARGHI

Le ultime elezioni regionali dimostrano che le coalizioni ed il merito delle questioni sovrastano aspirazioni velleitarie di campi larghi plurimi. Tante teste e tante sentenze dalle parti del centro sinistra foriere di grandi sconfitte in Basilicata. E mentre il maggiore partito di opposizione, il Pd, si appresta a chiudere i congressi con il solito cascame di conflitti, diffidenze e rancori, tutto può fare il gruppo dirigente del centro destra che imitarli. I post di Piero Appennino, profeta incompreso e altamente divisivo, le interviste ospitate dal nostro giornale e dalla nostra tv, i silenzi dei tanti (Chiurazzi ecc..) in quel partito sono il segno di una nuova ulteriore esplosione di quel coacervo che è il Pd. Non serve molto per tenere la linea: ripetiamo da giorni ognuno svolga senza eroismo il suo compito. I parlamentari a Roma, Bardi in Basilicata. La vittoria del 2024 darà un spazio largo a tutti. Siamo convinti.

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