CISTERNA DI LATINA, MALTRATTAMENTI SULLA COMPAGNA
Da rifare il processo a carico di un imprenditore che era accusato anche di tentato omicidio
È stata annullata la condanna a due anni di reclusione per maltrattamenti nei confronti della moglie a carico di un giovane imprenditore di Cisterna di Latina. La Corte di Cassazione ha infatti accolto il ricorso presentato dal legale e ha restituito gli atti ad una diversa sezione della Corte di Appello di Roma che dovrà giudicare nuovamente l’ipotesi di maltrattamenti alla luce di quanto indicherà la Cassazione stessa. Il 35enne era stato arrestato il 7 febbraio 2020 per tentato omicidio, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna. Secondo l’accusa aveva deliberatamente provocato un incidente stradale per uccidere la donna durante un’accesa discussione in auto. Il processo di primo grado davanti al Tribunale di Latina si era concluso con una condanna a due anni di carcere per maltrattamenti, sentenza confermata anche in secondo grado dalla Corte di appello di Roma. Ora la Cassazione ha annullato il pronunciamento in riferimento ai maltrattamenti accogliendo la tesi della difesa che ha sostenuto che non c’è mai stata abitualità quindi non ci sono mai stati i maltrattamenti ipotizzati lasciando intatta l’accusa di lesioni.