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«SULL’AUTONOMIA COME SU ALTRO SI DECIDE DI NON DECIDERE, COME SEMPRE»

L’appello di Ticchio dopo l’ultimo Consiglio regionale: «Ci si occupi seriamente dei lucani»

L’ultimo Consiglio regionale in cui si è discusso a gran voce dell’Autonomia differenziata ha portato dietro di se numerosi strascichi. Non solo per l’importanza del tema in sè ma soprattutto per il comportamento tenuto dai rappresentanti politici in Aula. A sottolinearlo è Giuseppe Ticchio, rappresentante dei lucani all’estero che invia un messaggio diretto al Presidente Bardi: «Signor Presidente Vito Bardi Lei è così attratto dalla sirena Calderoli sull’Autonomia differenziata, che dopo la lettura del Suo documento nel Consiglio Regionale straordinario di ieri e dopo 5 ore di interventi ha pensato bene di abbandonare l’aula al momento del voto. Con Lei altri Consiglieri Regionali pur di decidere di non decidere. E abborrante il Suo e il comportamento di tutti i consiglieri che l’hanno seguito. Signor Presidente Bardi non so, se si è accorto che, è da tempo che non riuscite a terminare un Consiglio Regionale, quando è il momento della verità, puntualmente fate mancare il numero legale. Le ricordo e ricordo anche a tutti i Consiglieri che siete stati eletti per fare gli interessi dei Lucani dentro e fuori i confini, voi cosa fate, scimmiottate sulla pelle di noi Lucani e sul futuro della nostra Regione. Se vi sentite stanco del vostro mandato, dimettetevi prima che e troppo tardi. Signor Presidente Bardi, le chiedo una cortesia smettila di sbandierare che, ha dato gas gratis a tutti i Lucani, come si evince anche da questo comunicato, le ricordo ancora una volta, che noi Lucani iscritti all’Aire siamo stati tagliati fuori, chi sa perché veniamo inseriti solo quando dobbiamo pagare. La politica non partitica, ma quella sociale e tutta un’altra cosa, lasciatela fare a chi la conosce».

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