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“BERLUSCONI È FORZA ITALIA. FORZA ITALIA È BERLUSCONI” MA IN EUROPA NON CONTA NULLA ISOLATO ANCHE DAL PPE CON DURO ATTACCO DI WEBER

ha sparato il suo verdetto definitivo dalla conferenza di Monaco: non soltanto Berlusconi è da stigmatizzare, ma pure il summit del partito previsto per giugno a Napoli è cancellato

#perfortunanonmioccupodipolitica ma una cosa è certa Silvio Berlusconi, lo scorso fine settimana è diventato un vero e proprio apologeta di Putin‼️

Manfred Weber

#ègiustoinformare
Anche i Popolari europei (dopo 36 ore) scaricano Berlusconi

“Sue parole sull’Ucraina da respingere, non è la nostra linea”

Tweet del Ppe – di cui fa parte Forza Italia -: “Non cederemo alla narrazione di Putin”

“Il gruppo del Ppe respinge fermamente le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sull’Ucraina“
Dopo 36 ore si sveglia anche il Partito popolare europeo.
Con un tweet il gruppo dell’Europarlamento di cui fa parte anche Forza Italia scarica l’ex presidente del Consiglio che un tempo è stato colonna portate del raggruppamento di centrodestra a Strasburgo.
Quelle parole, scrive su Twitter il Ppe, “non riflettono la nostra linea politica. La Russia è l’aggressore, l’Ucraina è la vittima. Non cederemo alla narrazione di Putin e l’Ucraina può contare sul nostro pieno sostegno”

Le parole di Berlusconi, pur nell’imbarazzo raggelato, erano state derubricate in fretta sia dal governo Meloni sia dai vertici delle istituzioni europee.

In tutti i casi il concetto è che “sono importanti i fatti” e la linea tenuta fin qui dall’esecutivo italiano.

Un’argomentazione ribadita oggi dal vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini:
“Non commento, ciascuno è libero di fare le sue affermazioni. La politica estera ha un chiaro segno” di difesa dell’Ucraina.
Poi “l’obiettivo di tutti” è arrivare alla pace.

Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto ha ribadito che “la maggioranza ha una linea molto chiara”
“Mi pare che abbiamo risposto: i governi, come i parlamenti, parlano con gli atti – dice Crosetto – Questo governo ha parlato con i decreti, con l’approvazione delle mozioni parlamentari, delle risoluzioni parlamentari: mi pare che ci sia una linea molto chiara sia da parte della maggioranza, sia da parte di una maggioranza molto più ampia all’interno del Parlamento”

Salvini e Crosetto abbozzano:

“La linea politica del governo è chiara”

Su questo si è soffermato con un articolo anche il New York Times dedicato alla premier italiana.
“Meloni – si legge sul giornale americano – si è fatta valere. Ha placato le preoccupazioni internazionali sulla capacità dell’Italia di onorare i propri debiti approvando un bilancio misurato. Ha avuto incontri cordiali con i leader dell’Unione Europea e ha smorzato la sua famosa invettiva contro i migranti e le élite. Ha seguito le orme del suo predecessore, Mario Draghi, Mr Europa in persona, cercando di portare a termine il suo progetto per modernizzare il Paese con miliardi di euro in fondi Ue per la pandemia”, prosegue il New York Times, pur ricordando lo smacco del mancato invito di Macron all’Eliseo.

E “mentre il suo partner di coalizione, Silvio Berlusconi, lo scorso fine settimana è diventato un vero e proprio apologeta di Putin, incolpando il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky per l’invasione russa del suo stesso Paese, la sua popolarità ha effettivamente ridotto al minimo i danni causati dai cani sciolti nella sua coalizione di destra”

Il Partito Popolare Europeo – PPE ha annullato un incontro a Napoli dopo le dichiarazioni di Berlusconi sull’Ucraina 🇺🇦

Il Partito Popolare Europeo ha deciso di annullare un incontro a Napoli, previsto per i primi giorni di giugno, dopo le dichiarazioni di Berlusconi di domenica sulla guerra in Ucraina, quando era stato particolarmente critico con Volodymyr Zelensky, addossando sostanzialmente al presidente ucraino la colpa dell’invasione subita dal suo paese.

Ad annunciare l’annullamento delle “giornate di studio” di Napoli è stato Manfred Weber il capogruppo dei Popolari Europei principale partito europeo di #centrodestra

❇️ Weber ha scritto:
«A seguito delle osservazioni di Silvio Berlusconi sull’Ucraina abbiamo deciso di annullare le nostre giornate di studio a Napoli. Il supporto per l’Ucraina non è facoltativo»

❇️ Weber ha aggiunto di voler continuare a collaborare con il governo italiano e ha ribadito il supporto del PPE a Forza Italia e Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore unico nazionale del partito.
All’incontro del Partito Popolare Europeo (7-9 giugno) erano attesi anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.

In serata Berlusconi, sempre via social, si è detto sorpreso di essere criticato per aver chiesto «un tavolo di pace, non più rinviabile»

Secondo Politico le frasi di Berlusconi avevano causato martedì una forte reazione da parte di parlamentari europei di nove paesi in una riunione a porte chiuse dei Popolari Europei:
alcuni avrebbero minacciato un boicottaggio del vertice.

🔴 La risposta su Facebook‼️
Polemica nel Ppe dopo le parole di Berlusconi su Zelensky.
L’ex premier: “Subito tavolo per la pace”

Il capogruppo Manfred Weber decide di cancellare un evento a Napoli dopo le proteste di molti eurodeputati: Berlusconi aveva detto “Non sarei andato in Ucraina a incontrare Zelensky”

Tajani: “Non condivido la scelta di annullare gli Study Days”

Le parole di Silvio Berlusconi sul presidente Zelensky, pronunciate domenica sera fuori dal seggio elettorale (“Se fossi stato presidente del Consiglio, non sarei andato in Ucraina ad incontrarlo”), continuano a suscitare reazioni con un lungo strascico polemico:
“A seguito delle osservazioni di Silvio Berlusconi sull’Ucraina, abbiamo deciso di annullare le nostre giornate di studio a Napoli. Il supporto per l’Ucraina non è facoltativo” comunica su Twitter il capogruppo dei Popolari Europei, Manfred Weber.

“Antonio Tajani e Forza Italia hanno il nostro sostegno e proseguiamo la collaborazione con il governo italiano sui temi dell’Ue” aggiunge poi Weber, quasi a voler “aggiustare il tiro” e a precisare, comunque, che l’alleanza politica tra Forza Italia e il principale raggruppamento dei partiti conservatori, a livello europeo, resta salda.

Ma è di questi minuti, su Facebook, una specie di risposta indiretta a distanza del diretto interessato: Silvio Berlusconi scrive infatti su Facebook che
“con il mondo sull’orlo di una guerra nucleare tra Russia e i Paesi della Nato, vengo criticato perché sto chiedendo che insieme ai sostegni per l’Ucraina, da sempre condivisi e votati da Forza Italia, si apra immediatamente un tavolo per arrivare alla pace. Questo è un dovere per un partito come il Ppe. Ritengo che il tema non sia più rinviabile e chiedo che venga messo subito all’ordine del giorno nelle riunioni del Ppe”

La riunione dei Popolari a Napoli, gli Study days, era fissata per giugno e, stando a fonti interne al PPE, era prevista, oltre a quella di Berlusconi, la partecipazione della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, entrambe appartenenti al PPE. Dopo le parole dell’ex premier sull’Ucraina, tuttavia, una nutrita pattuglia di eurodeputati popolari, principalmente dell’est Europa, ha fatto sapere a Weber di non gradire l’incontro con Berlusconi, spiegano le stesse fonti interne.

Al tweet del capogruppo dei Popolari europei fa eco il ministro degli Esteri, e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, che scrive:
“Berlusconi è Forza Italia. Forza Italia è Berlusconi. Non condivido la decisione di rinviare la riunione di Napoli. Anche perché Berlusconi e FI hanno sempre votato come il Ppe sull’Ucraina, come dimostrano gli atti”

❇️ Rispondono a tono i capigruppo parlamentari di FI del Senato e della Camera, Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo :

“Dentro Forza Italia esiste una sola linea e respingiamo – come abbiamo sempre fatto – ogni maldestro tentativo di dividerci. Ci auguriamo, innanzitutto come italiani, il chiarimento del malinteso e un ravvedimento di Manfred Weber, al quale chiediamo di non intervenire più. Il tema non è unicamente l’annullamento degli Study days, facendo un torto non solo a un partito ma all’Italia, ma anche la volontà di entrare nella vita interna di un partito, imponendo o escludendo i leader dello stesso. Questo è inaccettabile. Gli Study days sono una scusa”

“Le parole di Manfred Weber sorprendono e le respingiamo con energia e determinazione” continuano i due esponenti azzurri. E aggiungono:
“Forza Italia non ha mai lasciato alcun margine di ambiguità sulla crisi ucraina e il presidente Silvio Berlusconi ha chiarito a più riprese, e ancora pochi giorni fa a seguito proprio di una dichiarazione del PPE, che non ha mai inteso venir meno all’impegno preso nel sostenere l’Ucraina, quindi non deviando in alcun modo dalla linea del partito”

Strappo del Ppe che cancella il vertice a Napoli, Berlusconi:
“Voglio solo la pace in Ucraina”

Dopo giorni di polemiche si è consumato un primo strappo tra Forza Italia e il Partito popolare europeo, con la decisione del leader Weber di annullare il vertice di Napoli dopo le parole di Berlusconi su Zelensky.

Lo strappo tra il Partito popolare europeo e Forza Italia si è consumato ieri, con l’annullamento del vertice di Napoli che si sarebbe dovuto tenere a inizio giugno.

Il caso è stato sollevato dal gruppo europeo – tra i più importanti a Bruxelles, che vede in Forza Italia uno storico partecipante – dopo le parole di Silvio Berlusconi sul presidente ucraino Zelensky.

La scorsa settimana al seggio delle regionali, l’ex presidente del Consiglio ha infatti sostanzialmente accusato il leader ucraino di essere il responsabile dello scoppio della guerra d’invasione russa.

Dichiarazioni che non sono andate giù a nessuno in Europa e in Italia, tanto che Berlusconi è stato difeso praticamente solo dai suoi parlamentari

Dopo giorni di tensione all’interno del gruppo dei popolari europei, poi è arrivato lo strappo:
“A seguito delle osservazioni di Silvio Berlusconi sull’Ucraina abbiamo deciso di annullare le giornate di incontro a Napoli – ha scritto il leader del Ppe Manfred Weber in un tweet – Il supporto all’Ucraina non è facoltativo. Antonio Tajani e Forza Italia hanno il nostro pieno supporto. Proseguiamo la collaborazione con il governo italiano sui temi dell’Unione europea”
In sostanza ha scaricato Berlusconi, decisione che non è stata presa bene da Forza Italia.

Nelle ore successive sono arrivate tutta una serie di risposte risentite da parte degli esponenti di Forza Italia, in primis il ministro Tajani, che ha subito chiarito:
“Berlusconi è Forza Italia. Forza Italia è Berlusconi. Non condivido la decisione di rinviare la riunione”. Riunione a cui, secondo programma, avrebbero dovuto partecipare tutti i pezzi grossi del Ppe, a partire da Ursula Von der Leyen.

Ancora più dura la replica di Berlusconi, arrivata in serata:
“Con il mondo sull’orlo di una guerra nucleare tra Russia e i Paesi della Nato, io vengo criticato perché sto chiedendo che insieme ai sostegni per l’Ucraina, da sempre condivisi e votati da Forza Italia, si apra immediatamente un tavolo per arrivare alla pace – ha scritto il leader di Forza Italia sul suo profilo Facebook – Questo è un dovere per un partito come il Ppe. Ritengo che il tema non sia più rinviabile e chiedo che venga messo subito all’ordine del giorno nelle riunioni del Ppe”

Lo schiaffo del Ppe a Berlusconi, annullato il vertice a Napoli
La replice del Cavaliere:
“Anzichè criticarmi sull’Ucraina, aprano tavolo per la pace”

❇️ Dalle minacce ai fatti‼️
Fino allo scontro aperto con Forza Italia. A cinque giorni dalle parole di Silvio Berlusconi sull’Ucraina (che il Partito popolare europeo aveva già bacchettato) lo strappo diventa plateale e fa saltare la convention del Ppe a Napoli.
È in una delle città più amate dal Cavaliere che si stava organizzando la manifestazione – dal 6 al 9 giugno a Palazzo Reale, tra gli ospiti anche Ursula von der Leyen – ed è lì che Manfred Weber apre lo scontro. Con un tweet il leader dei popolari annuncia che le giornate napoletane sono state cancellate. Ed è esplicito anche sul perché: dietro al #boicottaggio ci sono proprio le dichiarazioni anti Kiev fatte domenica dal Cav, uscendo dal seggio (“da premier non sarei mai andato a parlare con Zelensky”).
Ma con il rischio nucleare alle porte, Berlusconi non ci sta a passare per #guerrafondaio ancora una volta.

E in serata ribalta le accuse: “anziché criticarmi, aprano immediatamente un tavolo per arrivare alla pace. Questo è un dovere per un partito come il Ppe”, scrive su Facebook. Quindi rilancia e chiede di mettere il tema all’ordine del giorno, perché “non è più rinviabile”

È uno schiaffo potente, quello di Weber, che prova così a governare una parte dei suoi, soprattutto la componente dell’Est europeo, che da tempo chiede al tedesco più fermezza nei confronti di Berlusconi.
Manfred Weber
 

E la prima occasione per ribadire quale sia la linea sulla guerra sembra essere proprio l’evento di giugno. In piazza Plebiscito, insieme alla presidente della Commissione europea, sono stati invitati 200 eurodeputati del Ppe, 5 primi ministri di Paesi a guida popolare, la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola e perfino Bill Gates.
Oltre al quasi padrone di casa, alias Berlusconi che proprio a Napoli a maggio scorso si lasciò scappare che inviare armi a Kiev “significa essere co-belligeranti” e che “se dovessimo inviarle, sarebbe meglio non farne tanta pubblicità”

🔴 Le parole di Berlusconi:
“Se fossi premier non avrei mai incontrato Zelensky”‼️

E così avanti fino alle parole di domenica scorsa, che hanno risvegliato le tensioni (mai spente) fra i popolari e spinto i più filo-ucraini a chiedere a Weber una mossa inequivocabile come lo stop al summit italiano.

Legato a filo doppio alla posizione sulla guerra, che Weber ribadisce:

“Il supporto per l’Ucraina non è facoltativo”
Manfred Weber

Il tedesco, però, va oltre, sconfina nelle divisioni interne a FI e, nel suo j’accuse, salva apertamente solo il numero due del partito.
“Antonio Tajani e FI hanno il nostro sostegno”, è l’unico distinguo che fa.
È troppo per Berlusconi.
Attorno ad Arcore per un po’ cala un silenzio gelido che nasconde a stento la rabbia, come interpreta chi è più vicino all’ex premier.
Nel pomeriggio a esporsi per primo è Tajani.
Il ministro degli Esteri resta sulla difensiva e ripete un vecchio mantra:
🔹”Berlusconi è Forza Italia. Forza Italia è Berlusconi”

Ma aggiunge:

“Non condivido la decisione di rinviare la riunione di Napoli. Anche perché Berlusconi e Fi hanno sempre votato come il Ppe sull’Ucraina, come dimostrano gli atti del Ppe”

Al contrattacco vanno i suoi fedelissimi.
A Weber non perdonano il tentativo di dividerli, seminando zizzania (in particolare nel passaggio su Tajani), è l’accusa.

Manfred Weber

“Dentro Forza Italia esiste una sola linea e respingiamo ogni maldestro tentativo di dividerci”, è la premessa dei capigruppo Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo in una nota.

Poi l’affondo su Weber:

“Ci auguriamo, innanzitutto come italiani, il chiarimento del malinteso e un ravvedimento di Weber, al quale chiediamo di non intervenire più”

Denunciano che gli #studydays napoletani (questo il nome ufficiale della manifestazione) “sono una scusa”
E che più che fare “un torto non solo a un partito ma all’Italia”, va stoppata “la volontà di entrare nella vita interna di un partito, imponendo o escludendo i leader dello stesso. Questo è inaccettabile” sentenziano.

❇️ Scoppia la bufera su Weber.
E Berlusconi lo gela così

Il presidente del Ppe, Manfred Weber, ha fatto sapere che annullerà la convention prevista a Napoli. Ira di Forza Italia.
E il leader azzurro:
“Si apra immediatamente un tavolo per arrivare alla pace in Ucraina, questo è un dovere per un partito come il Ppe”

“A seguito delle osservazioni di Silvio Berlusconi sull’Ucraina abbiamo deciso di annullare le nostre giornate di studio a Napoli. Il supporto per l’Ucraina non è facoltativo”
Lo ha scritto su Twitter il capogruppo dei Popolari Europei Manfred Weber, aggiungendo che “Antonio Tajani e Forza Italia hanno il nostro sostegno e proseguiamo la collaborazione con il governo italiano sui temi dell’Ue”

Tajani ha fatto sapere di non condividere la decisione di Weber, come del resto gli altri membri di Forza Italia.


Berlusconi ha invece risposto con un post su Facebook sottolineando che il tema dell’apertura di un tavolo di pace, insieme ai sostegni all’Ucraina, non può più essere rinviato:

“Chiedo che venga messo subito all’ordine del giorno nelle riunioni del Ppe”
✳️ La convention del Ppe di Napoli

La convention del Ppe doveva tenersi a Napoli dal 7 al 9 giugno e avrebbe portato in città tutti gli eurodeputati del Partito popolare (la prima formazione politica a Strasburgo) per l’avvio della strategia per la campagna elettorale per il voto del 2024.

All’evento erano attesi, tra gli altri, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, e Roberta Metsola, lapresidente del Parlamento europeo.

Nei giorni scorsi diversi esponenti del partito popolare, in particolare dei Paesi del Nord e dei Baltici, avevano chiesto di boicottare la partecipazione di Silvio Berlusconi in seguito alle sue prese di posizioni contro il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

✳️ La replica di Berlusconi

In seguito alla decisione di Weber sulla convention del Ppe a Napoli è arrivata anche la replica di Silvio Berlusconi.

❇️ ha scritto il leader di Forza Italia su Facebook : 

“Con il mondo sull’orlo di una guerra nucleare tra Russia e i Paesi della Nato, io vengo criticato perché sto chiedendo che insieme ai sostegni per l’Ucraina, da sempre condivisi e votati da Forza Italia, si apra immediatamente un tavolo per arrivare alla pace”

ha concluso il Cavaliere : 

“Questo è un dovere per un partito come il Ppe. Ritengo che il tema non sia più rinviabile e chiedo che venga messo subito all’ordine del giorno nelle riunioni del Ppe”

❇️ La risposta dei membri di Forza Italia

In seguito al tweet di Weber sono arrivate anche le risposte di vari esponenti di Forza Italia.

❇️ ha commentato, sempre su Twitter, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani : 

“Berlusconi è Forza Italia. Forza Italia è Berlusconi. Non condivido la decisione di rinviare la riunione di Napoli. Anche perché Berlusconi e Fi hanno sempre votato come il Ppe sull’Ucraina, come dimostrano gli atti del Ppe”

❇️ ha assicurato in una dichiarazione il capodelegazione di Fi al Parlamento Ue, Fulvio Martusciello :

“Forza Italia aderisce da 25 anni al Ppe e il presidente Berlusconi ne incarna da sempre storia e valori. In Italia è interprete e garante dei valori cristiani ed europei su cui si fonda l’unione Europea. Riteniamo inaccettabili le parole del presidente Weber. Berlusconi è da sempre uomo di pace, unico leader occidentale capace di mettere al tavolo Stati Uniti e Russia, ponendo fine ad oltre cinquant’anni di guerra fredda”

❇️ ha dichiarato in una nota il senatore di Forza Italia Adriano Paroli :

“Sorpresi e amareggiati per la scelta di annullare l’evento di Napoli del Ppe. Sorpresi perchè non è mai venuto meno, in nessun voto e in nessun contesto, l’appoggio di Forza Italia all’Ucraina. Non abbiamo mai inteso il sostegno all’Ucraina come ‘facoltativò e i fatti lo dimostrano. Amareggiati perchè si dimentica che il presidente Silvio Berlusconi è uomo di pace e la sua storia di leader e statista lo dimostra”

❇️ ha spiegato il deputato di Forza Italia Roberto Pella, capogruppo di Fi in commissione Bilancio :

“La decisione di Manfred Weber di annullare, senza alcun preavviso, le giornate di studio del Ppe a Napoli è incomprensibile. Oltretutto la motivazione addotta lascia sorpresi. Il presidente Berlusconi è l’uomo che con il suo pensiero e la sua azione politica rappresenta meglio di tutti i valori cristiani e liberali su cui si fonda il Ppe”

Scontro Berlusconi-Ppe, la controffensiva di Ronzulli:

«Weber inadatto a guidare i popolari europei»

La capogruppo al Senato di Forza Italia torna sulla vicenda che ha segnato una spaccatura tra il partito del Cavaliere e la famiglia europea di cui fa parte

Con un tweet, nel pomeriggio di oggi, 17 febbraio, il bavarese Manfred Weber ha annunciato la cancellazione delle giornate studio del Partito popolare europeo, previste a Napoli il prossimo giugno.

🔹Il motivo❓
«Le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sull’Ucraina», ha spiegato il presidente del gruppo europeo

President of the European People’s Party (EPP) Manfred Weber speaks during a press briefing at the European Parliament in Strasbourg, France, 13 December 2022

Un’ondata di protesta si è levata tra gli esponenti di Forza Italia.

In molti non escludono che dietro l’uscita di Weber si nasconda un disegno più grande, ovvero quello di liberarsi della figura di Berlusconi per agevolare un matrimonio a Strasburgo tra Popolari e Conservatori.

Altri, attribuendo una debolezza alla leadership del tedesco, sostengono che abbia ceduto alle insistenze dei politici del Ppe dell’Est Europa, particolarmente turbati dalle affermazioni del Cavaliere.


Ma, interpretazioni a parte, in serata è da segnalare una controffensiva vigorosa di 
Licia Ronzulli

Licia Ronzulli

La capogruppo azzurra al Senato, su Twitter e Instagram, digita in lingua inglese:

«Weber unfit to lead Epp group»

ovvero

«Weber inadatto a guidare il gruppo del Ppe»

Non passa inosservata la sintassi utilizzata.

Ronzulli riformula il celebre titolo del settimanale britannico The Economist che, nel 2001, in una copertina dedicata al Cavaliere scrisse:

«Why Silvio Berlusconi is unfit to lead Italy»

Prima di lei, nel tardo pomeriggio, è intervenuto Berlusconi in prima persona.

Senza citare Weber, ha scritto su Twitter: «Con il mondo sull’orlo di una guerra nucleare tra Russia e i Paesi della Nato, io vengo criticato perché sto chiedendo che insieme ai sostegni per l’Ucraina, da sempre condivisi e votati da Forza Italia, si apra immediatamente un tavolo per arrivare alla pace.
Questo è un dovere per un partito come il Ppe. Ritengo che il tema non sia più rinviabile e chiedo che venga messo subito all’ordine del giorno nelle riunioni del Ppe»

🔴 IL SUMMIT CANCELLATO‼️


Dopo oltre vent’anni di imbarazzi il Ppe rovina i piani a Berlusconi

A volte quando un rapporto non funziona – anche in politica – va così: si chiede una pausa di riflessione, si verificano le alternative e infine si liquida l’ex per messaggio.
È quel che ha fatto il leader dei popolari europei Weber con Berlusconi, che è diventato il partner più ingestibile da quando Orbán ha divorziato dal Ppe.

Le dichiarazioni del leader di Forza Italia contro Zelensky hanno scatenato un moto di indignazione tra le delegazioni del gruppo popolare, e il leader Weber (che aveva chiesto un po’ di tempo per sciogliere gli indugi) ha sparato il suo verdetto definitivo dalla conferenza di Monaco: non soltanto Berlusconi è da stigmatizzare, ma pure il summit del partito previsto per giugno a Napoli è cancellato.


Nel gruppo anche il fragilissimo “patto di Napoli” di metà settimana è quindi deflagrato.

Scoppia il caso Ppe: Weber

“Dopo le parole di Berlusconi sulla guerra cancellate le giornate di studio a Napoli”

Insorge Fi

Il presidente del Partito popolare europeo: il supporto per l’Ucraina non è facoltativo.

“Antonio Tajani e Forza Italia nel Ppe hanno il nostro pieno sostegno”

Secca replica degli #azzurri

“No a intromissioni nella vita del partito”

Lo scrive in un tweet il presidente del Partito popolare europeo, Manfred Weber 

“A seguito delle affermazioni di Silvio Berlusconi sull’Ucraina abbiamo deciso di annullare le nostre giornate di studio a Napoli.
Il supporto per l’Ucraina non è facoltativo. Antonio Tajani e Forza Italia nel Ppe hanno il nostro pieno sostegno. Proseguiamo la collaborazione con il governo italiano sui temi dell’Ue”

La convention del Ppe doveva tenersi a Napoli dal 7 al 9 giugno e avrebbe portato in città tutti gli eurodeputati del Partito popolare (prima formazione politica a Strasburgo) per l’avvio della strategia per la campagna elettorale per il voto del 2024.

Secca la replica degli {azzurri} :

“No a intromissioni nella vita del partito”

#oltrepazzano
#sapevatelo2023 

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