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«ALTERNANZA E SVOLTA DI GENERE»

Regionali – Stasi (La Scaletta) lancia la proposta: candidato presidente donna e del Materano

POTENZA

Donna o uomo poca importa, quello che sembra essere il principio su cui basare la scelta del nome sul prossimo presidente della Regione Basilicata è la capacità di ragionare in termini di “unità”. Certo manca ancora un anno alle prossime elezioni regionali del 2024 in Basilicata ma, come riportato ieri da queste colonne, il dibattitto in termini politici si è già acceso. Se qualcuno ha pensato che la svolta lucana potesse essere la scelta di un figura femminile per la prossima guida di via Verrastro c’è invece chi ha parlato di territorialità. La differenza più marcata è la questione relativa alle due province, Potenza e Matera. L’ultimo presidente di Regione del materano risale al 2000 con Filippo Bubbico, dopo di lui si sono susseguiti solo politici potentini. E così questa volta il territorio materano non vuole farsi trovare impreparato ponendo al centro la necessità di individuare una figura materana che dia riscatto ad un territorio a volte troppo dimenticato. Come ha denunciato pubblicamente il commissario della Provincia di Matera dell’Udc Angelino. La questione lanciata da queste colonne non è rimasta solo scritta ma ha avviato una serie di riflessioni su quello che potrà essere il futuro della politica lucana. La richiesta di Angelino non appare certo fantasiosa, in molti la ritengono giusta e veritiera. La “questione” materana è da tempo posta all’attenzione della politica lucana. Non a caso anche nella modifica per l’elezione dei consiglieri regionali che ne ha deciso un numero ridotto a 20 si stabilì di inserire un’ancora di salvataggio: 7 consiglieri eletti dovevano essere materani. Una scelta prudente per evitare che anche la massima Assise regionale diventasse rappresentativa di un solo territorio. Ma c’è chi quando pensa alle scelte della politica non distingue in base alla territorialità. È il caso di Paolo Emilio Stasi, salentino di nascita e materano d’adozione che ormai da oltre 40 anni si dedica a numerose iniziative per rendere il territorio materano un posto decisamente migliore in cui vivere. La sua sembra essere una missione, non a caso è diventato anche presidente del rinomato Circolo Cultura La Scaletta che a 360 gradi promuove iniziative e si prodiga a finché le istanze dei cittadini vengano ascoltate. In vista delle elezioni del 2024 Stasi ha le idee ben chiare sul candidato governatore: «Auspico certamente una svolta di genere e sarebbe gradita l’alternanza territoriale ma soprattutto vorrei un presidente che ragioni non certo in termini di province ma di regione ». È questo il pensiero personale che Stasi confida a Cronache rimarcando chiaramente che «più che territori e genere servirebbe che l’intera Giunta regionale e il presidente parlino in termini unitari. Non è più possibile che si debba quotidianamente dire se ci siano state mancanze per un territorio piuttosto che per un altro». «Occorre che ci sia una squadra di governo regionale che ragioni in termini unitari -riabdisce-, senza più divisioni e appartenenze ma che pensi solo al futuro di una regione che è paragonabile ad un grande quartiere di una città metropolitana. Due realtà che sono di sessantamila abitanti non possono ragionare in termini di capoluoghi ma devono farlo in termini di territorio». Di problemi secondo Stasi ce ne sono fin troppi in Basilicata per riservare la questione ad una mera diatriba tra uomo-donna o solo tra provincia di Potenza e Matera. Più che su nomi e provenienza, pur ritenendoli importanti, è necessario discutere di progetti e contenuti. La Basilicata secondo Stasi «deve arginare il fenomeno dello spopolamento. Sulla migrazione e sulla crescente denatalità che viviamo». Senza dimenticare «i problemi delle aree interne o della perenne carenza di infrastrutture ». «Individuamo le risorse lucane, ragioniamo sulle potenzialità di sviluppo e quali sono i piccoli e grandi attrattori che abbiamo -aggiunge il presidente di La Scaletta-. Tutto ciò che è il nostro patrimonio dobbiamo renderlo funzionale e attrattivo per invertire questo esodo drammatico verso le altre regioni». «Auspico che ci sia una svolta di genere, è anche il tempo. Va anche bene la questione alternanza e non certo perché per 5 anni debba esserci un governo che privilegi il territorio Materano a discapito di quello Potentino. Perché se questa è la logica abbiamo già sbagliato a scegliere a priori. Dobbiamo portare avanti una politica comune: la Regione deve essere al di sopra di tutti e dei territori» ha concluso Stasi. Il tema si allarga, come è giusto che sia, non solo a scegliere un uomo o donna ma a comprendere contenuti e capacità.

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