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“WORLD RADIO DAY” E IL RICORDO DI POSTIGLIONE

L’Italia ha due primati, per la radio e per il pioniere delle “Radio libere”: oltre 30 comuni lo celebrano

La Giornata mondiale della Radio è stata istituita dall’Unesco nel 2011. Una festa internazionale, ma con radici italiane.

Si deve infatti a Guglielmo Marconi lo sviluppo, a fine Ottocento, di un sistema di telecomunicazioni a distanza, via onde radio, la cui evoluzione portò allo sviluppo della radio, della tv e di tutti i successivi sistemi di radiocomunicazione.

Secondo l’ONU la radio è la piattaforma per antonomasia dove si dialoga democraticamente ed è il mezzo di comunicazione più diffuso al mondo.

Ed è proprio questa sua immediata accessibilità il motivo per il quale la radio, nonostante invecchi anno dopo anno, rimane sempre giovane e dinamica. Un mezzo di comunicazione veloce che non è morto con l’avvento della televisione e che non si è spento con la diffusione di internet.

La Giornata mondiale della radio 2023 si concentra anche sul servizio del diritto delle persone all’informazione e alla libertà di espressione.

Tutto ciò lo aveva ben chiaro Bonaventura Postiglione, pioniere delle “radio libere”. Si perché se l’Italia vanta il primato per lo sviluppo della radio, la Basilicata e non solo, vantano il lavoro lungimirante e all’avanguardia di “Nino” Postiglione, come tutti lo chiamavano e conoscevano,  definito «il primo pioniere delle Radio libere in Italia», liberalizzate dalla sentenza n. 202 del 28 luglio 1976  della  Corte  Costituzionale.

Fu  un’attenta  e  documentata  indagine  conoscitiva,  la  R.E.A.   (RadioTelevisioni Europee Associate) a riconoscere a Postiglione  la primogenitura  radiofonica in Italia, avendo fondato, nel 1973, con la moglie  Palmina  Tortorelli,  “Radio  Potenza  Centrale”. 

Fu allora che con i pochi mezzi a disposizione, il fondatore Bonaventura, caparbiamente, si “ostinava” a diffondere nell’etere i primi segnali “liberi” trasmettendo da un’automobile mai stazionata nello stesso posto. Da allora non si contano le migliaia di ore ininterrotte di musica, intrattenimento, cultura, cronaca, promozione economica e politica trasmesse. Il suo cammino costante, ha visto crescere con qualità e quantità i propri mezzi anche tramite l’interazione con i propri radioascoltatori; è così che Radio Potenza Centrale si è oggi attestata quale mezzo editoriale più importante della Basilicata e tra i più importanti d’Italia, non solo in ordine di cifre.

Impegnata nel sociale, ha contribuito non poco alla crescita culturale della Lucania anche attraverso la sua musica ed informazione dal territorio, tenendo sempre un filo conduttore tra speaker e ascoltatore.

Ed il territorio non dimentica: sono sempre di più difatti i Comuni che intitolano delle aree dedicate a Bonaventura Postiglione e alla sua idea di “Radio libera 1976”. Sono oltre 30 le Amministrazioni delle province di Potenza, Salerno, Avellino, Cosenza e Varese che lo ricordano e lo celebrano.

Data per spacciata una prima volta con l’arrivo della televisione, l’invenzione geniale di Marconi resta in ottima salute. Dopo oltre un secolo di vita sta dimostrando di sapersi adattare perfettamente alla stessa rivoluzione digitale. Ed dati premiano le radio, ed anche la radio di Postiglione: ascolti, pubblicità e credibilità continuano a crescere.

Per questo e per molto altro viva le radio e “Radio Potenza Centrale è una potenza di radio!”

 

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