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POTENZA, PIANO NEVE CHE FUNZIONA A METÀ: NESSUN DISAGIO, SOLO QUALCHE “SVISTA”

Piuttosto che pianificare gli interventi dei mezzi spargisale, nelle contrade si è proceduto sotto sollecitazione dei residenti. Ghiaccio, invece, sul marciapiede di alcune scuole

Nei giorni scorsi, Potenza è tornata a tingersi di bianco. Una leggera coltre di neve ha ricoperto strade, tetti e macchine senza però creare disagi. In questa “seconda tornata” di freddo più che la neve, è il ghiaccio ad aver creato qualche disguido. Che le temperature si sarebbero abbassate fino a raggiungere anche qualche grado sotto lo zero si sapeva. La Protezione Ci- vile regionale ha diramato, nelle scorse ore, l’allerta gialla per pericolo ghiaccio e questa volta il sindaco Mario Guarente anzichè chiudere le scuole ha preferito attivare il Piano Emergenza Neve e antighiaccio che prevede la pulizia di marciapiedi nei pressi delle scuole con la collaborazione del personale Acta e presidi di vigilanza con volontari della Protezione civile nelle contrade e nei punti maggiormente sensibili della città come ad esempio l’ospedale. Un Piano Neve che non ha funzionato benissimo. Non si sono registrate situazioni critiche o disagi alla viabilità ma qualche disservizio c’è stata. Non tutti i marciapiedi nei pressi delle scuole sono stati puliti con solerzia. Alcuni genitori lamentavano il fatto che non si è provveduto alla pulizia del marciapiede a servizio di un plesso scolastico e asilo per garantire l’incolumità non solo dei bambini ma anche di quanti lo percorrono per svariati motivi. Stessa cosa accade nelle zone periferiche della città. Più che la neve a creare qualche disagio è stato il ghiaccio. Il Piano neve ha funzionato “su chiamata” nel senso che non vi è stato un servizio spargisale efficiente ma piuttosto un intervento, seppur solerte, sollecitato dai residenti, circostanza questa avvenuta in particolare nelle zone di Bosco Grande e Pian di Zucche- ro. Al di là di alcune defaillance, questa volta Guarente ha compreso di amministrare un comune montano e ha attivato un piano neve “adeguato” piuttosto che prendere la decisione più comoda e chiudere le scuole.

Rosamaria Mollica

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