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IL SENATORE ROSA IN CARCERE

Visita alla Casa circondariale di Potenza per le condizioni della Polizia penitenziaria: «Diverse carenze»

POTENZA

Una visita alla Casa Circondariale “A. Santoro” del capoluogo lucano per verificarne la tutela dei diritti e delle garanzie nel sistema penale e penitenziario all’interno del carcere potentino è quello che si è svolto ieri mattina da parte di una delegazione del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (S.A.P.Pe.), presieduta dal segretario regionale della Basilicata Saverio Brienza, unitamente al segretario provinciale Antonio Benemia, all’esponente parlamentare di Fratelli d’Italia senatore Gianni Rosa insieme al segretario provinciale meloniano l’avvocato potentino Giuseppe Giuzio, l’assessore regionale Alessandro Galella e l’assessore comunale Antonio Vigilante. L’occasione della visita per verificare gli adeguamenti della struttura e le condizioni di lavoro dei Baschi Azzurri che prestano il loro servizio a Potenza è stata anche un’opportunità per il sindacato di categoria di soffermarsi sulle condizioni di lavoro a cui sono sottoposte le oltre cento unità di Polizia Penitenziaria dell’Istituto potentino, che nel corso di questi ultimi anni è in fase di un radicale cambiamento strutturale, almeno per quanto riguarda gli ambienti detentivi del capoluogo lucano. Dal punto di vista del senatore meloniano Gianni Rosa, gli incontri all’Istituto penitenziario di Potenza, con il direttore Maria Rosaria Petraccone e con i rappresentanti sindacali Saverio Brienza, Antonio Banemia e Vito Messina, sono da considerarsi tutto sommato «positivi», per quanto abbiano «evidenziato diverse problematiche sulle condizioni di lavoro degli agenti a partire – spiega Rosa – dal sottodimensionamento del personale a finire con le carenze di figure specializzate, quali lo psichiatra». «L’apertura del settore femminile del carcere potentino – prosegue il senatore lucano – una struttura moderna, pone ancora più in evidenza la necessità di implementare il personale. L’assenza del servizio mensa, benchè affidato, riguarda, invece tutte le strutture penitenziarie lucane ed è un problema che deve essere risolto al più presto, anche per rispetto alle donne ed agli uomini che prestano il loro servizio con abnegazione al servizio dei cittadini ». «Mi sono fatto carico – dichiara Rosa al margine del sopralluogo – di supportare le istanza evidenziate nelle sedi opportune e sono soddisfatto di aver avviato una interlocuzione proficua che continuerà con la visita all’istituto penitenziario di Melfi».

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