Sarà l’autopsia, eseguita nelle ore scorse, a fare un po’ di luce sulla vicenda della morte di un sottufficiale della marina militare di Taranto, Francesco Sebastio, morto a soli 59 anni. L’uomo era affetto da un linfoma di Hodgkin ed il decesso è avvenuto, il 20 gennaio scorso all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, dopo il primo ciclo di chemioterapia. Ne è seguita un’indagine in cui il pm ha iscritto nel registro degli indagati 11 medici, come atto dovuto, ed ha conferito l’incarico al medico legale e ad un ematologo dell’ospedale Panico di Tricase, di svolgere l’esame autoptico. Esame che dovrà rispondere ad alcuni quesiti di fondamentale importanza. Prima di tutto dovrà accertare l’epoca, le cause e i mezzi che hanno portato al decesso. Poi, servirà anche a compiere verifiche sulle linee guida esistenti e sulle buone pratiche clinico assistenziali previste, per appurare se i trattamenti diagnostici e terapeutici ricevuti dal paziente siano stati effettuati in maniera adeguata. Ed, infine, chiarirà ogni altra eventuale circostanza che abbia potuto avere influenza nel determinare la morte del 59enne.