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MACCHIA E LA FRASE SESSISTA, E DONNE: «AVREMMO VINTO»

Potenza calcio, l’associazione nazionale atlete replica al patron

Il campo di gioco di- ce che il Potenza ha preso 9 gol in due partite ed è precipitata in piena zona playout ma non è di questo che si occupa il nostro giornale qui. Dal nostro punto di vista in piena zona retrocessione ci va il presidente Macchia con il suo lessico da caserma o da b-movie anni ‘80 con il quale chiama “femminucce” i suoi calciatori dopo la sconfitta di Avellino.

SE AVESSERO GIOCATO COME FEMMINUCCE AVREBBERO VINTO

L’ultima, in ordine di tempo, a prendere posizione contro il Patron è Assist (associazione nazionale atlete) che a mezzo social dice al presidente che se i giocatori del Potenza avessero giocato come femminucce avrebbero vinto. La dichiarazione di Macchia, infatti, oltre ad essere piena di stereotipi è anche figlia di una certa ignoranza sportiva. Forse Macchia non ha mai sentito parlare di Gerogia Page, bionda austaliana del rugby che, con il setto nasale rotto e sanguinante, ha placcato due avversarie ne ha, per restare nel calcio, mai visto la violenza agonistica con la quale giocava Elisabeth Lambert nel calcio statunitense. Con una mentalità figlia del tempo in cui le donne venivano dipinte come angeli del focolare dedite al ricamo e all’uncinetto, Macchia attribuisce le sconfitte del Potenza alla mancanza di virilità e di testosterone dei suoi calciatori e non ad errori nelle scelte societarie.

LA PIPPONZI SFIDA IL CALCIO

Il calcio in Italia è una malattia, una passione senza limiti che supera ogni lucidità e non ammette critiche per chi la guida soprattutto se è stato capace di vendere sogni e illusioni ad una tifoseria che sente il bisogno di sperare in qualcosa. È chiaro che il tifoso perdona tutto e a Potenza il Potenza è una passione civile e sociale, criticare le uscite del Presidente richiede coraggio, determinazione e forte convinzione delle proprie idee. Una dote che non manca ad Ivana Pipponzi, Consigliera di parità che, smentendo la teoria Macchia sulla debolezza delle donne, ha il coraggio di criticare l’uscita infelice del presidente del Potenza.

CHIEDERE SCUSA RICHIEDE FORZA

Forse farebbe bene Macchia a chiedere scusa a tutte le donne e alle atlete italiane e lucane che, pure si sono re- se protagoniste di grandi vittorie che hanno portato in alto il nome della Regione e della città. Qualcuno racconti a Macchia di Francesca Palumbo che, partendo da Potenza, ha vinto il mondiale di scherma in Egitto. E che meritatamente è stata individuata da Cronache come personaggio dell’anno appena trascorso. Chissà se per il presidente degli stereotipi vincere un mondiale di fioretto è una cosa da “femminucce” più di quanto lo sia subire 9 gol in due partite in serie C. Ci piacerebbe non dover più commentare cose di questo tipo e vivere in un mondo in cui se si perde una partita non si attribuiscono le colpe alla mancanza di testosterone dei giocatori. Sarebbe un bel passo in avanti, una vittoria di civilità ed educazione decisamente più importante di qualsiasi risultato sul campo che comunque, tra un offesa sessista e un errore di modulo, stenta ad arrivare.

Di Massimo Dellapenna

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