AttualitàBasilicata

POTENZA, TORNA IL CASO DELLA “MALAMOVIDA”

La Prefettura coinvolge Forze dell’ordine, Scuola, Tribunale e commercianti per un protocollo d’intesa

Dopo il pugno duro avviato dalla scorsa estate dal Prefetto di Potenza Michele Campanaro contro la movida definita dai più dei potentini “selvaggia”, torna sul Tavolo in Prefettura la disamina dell’annosa questione legata in special modo alla vita notturna dei giovani potentini nel centro storico del capoluogo lucano, con la definizione delle misure necessarie per renderla «responsabile e sicura».

Come affermato dal Prefetto e sostenuto anche dal primo cittadino di Potenza Mario Guarente – nonostante le polemiche sollevate in città, specie dai residenti del centro storico – i casi segnalati della “malamovida” sembrano davvero risicati. Ma in un’ottica di prevenzione del disagio giovanile, la questione di una possibile prevenzione e gestione degli eccessi notturni dei giovani lucani ripassata al vaglio del Comitato a cui sono stati invitati a partecipare, oltre ai vertici provinciali delle forze di polizia, al Sindaco del Comune di Potenza ed al Presidente della Provincia di Potenza, anche i rappresentanti della Regione Basilicata, il Presidente ed il Procuratore del Tribunale per i minorenni di Potenza, il Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata, i Direttori regionale e provinciale dell’Ufficio scolastico, il Presidente della Camera di Commercio, Industria, Artigianato Basilicata ed i rappresentanti delle associazioni di categoria del settore commercio ed artigianato.

 

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