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«SITUAZIONE POLITICA REGIONALE CONFUSA»

L’ex assessore e il suo alfiere Lo Fiego prendono le distanze da “Liberi e forti per la Basilicata”. Il partito social una provocazione, Cupparo: «Sono di FI». Con Benedetto, i delusi osservano

«La situazione politica regionale sta attraversando una fase di particolare confusione an- che per l’approssimarsi della scadenza delle elezioni regionali. Aggiungere altra confusione non credo sia utile a nessuno se non a chi ha l’obiettivo di avvelenare il clima politico forse solo o principalmente per scopi personali. Sono queste le motivazioni che, a distanza di tempo dalla mia scelta di dimissioni da assessore e consigliere regionale, rispetto a notizie false e chiacchiericci, mi vedono chiarire la la mia collocazione politica. In- tanto ho ripreso l’attività all’interno dell’azienda di famiglia che avevo abbandonato a seguito dell’incarico istituzionale e non ho alcuna intenzione di interromperla. Quanto a scelte politiche, continuo a riconoscermi nella strategia di Forza Italia e nell’impegno che il Presidente Berlusconi e i Ministri del partito – tra i quali Tajani e Casellati – stanno svolgendo per il superamento della difficile crisi economica e sociale che vive l’intero Paese. Non ho alcuna motivazione di fondare o partecipare ad un altro partito ma ho l’unico interesse a tenere vivo il rapporto con le comunità locali che mi hanno sostenuto e che mi incoraggiano ad occuparmi dei problemi della nostra gente. Per me l’impegno civico dalla parte delle persone, specie di quelle che vivono il disagio sociale, non verrà mai meno». Con una nota ufficiale Franco Cupparo smentisce chiaramente la ricostruzione giornalistica che lo vuole fondatore di “Liberi e forti per la Basilicata”. Sulla stessa linea Carmelo Lo Fiego, vice sindaco di Francavilla in Sinni che afferma di non aver «mai aperto alcuna pagina facebook come mi viene attribuito e il numero telefonico che lo “prove- rebbe” non mi appartiene. Come Cupparo sono in Forza Italia e intendo rimanerci per dare il mio contributo, insieme a tan- ti amici ed amiche, anche come me al lavoro nelle istituzioni locali, per rilanciare il partito sui nostri territori».

LIBERI E FORTI PER LA BASILICATA

“Liberi e forti per la Basilicata”, per adesso è soltanto un logo messo su facebook. Cercando oggi i riferimenti all’amministratore della pagina, questi non ci sono. Prendiamo atto della smentita di Cupparo e di Lo Fiego. Può capitare di commettere degli errori di analisi. Se abbiamo sbagliato facciamo ammenda. Di persone che hanno costruito il centrodestra in Basilicata, sono stati protagonisti della sua vittoria e che, essendo stati scartati come pezze vecchie, sono deluse la lista è lunga. Sicuramente il comportamento degli apicali del Governo Regionale non è stato grato né generoso nei confronti dei supporter e di chi si è speso per il centrodestra, le cui competenze sono state spesso scartate per preferire persone che in passato sono state protagoniste dei Governi di Centrosinistra. Chiunque di loro potrebbe essere il regista dell’operazione alla base della nascita del nuovo movimento politico.

OLTRE CUPPARO, TRA I DELUSI ANCHE NICOLA BENEDETTO

Per quanto dalle sue dichiarazioni ufficiali tra- peli una piena soddisfazione e una totale fiducia nei confronti di Forza Italia e del Governo Regionale, non si offenderà l’ex assessore Cupparo se coltiviamo giornalisticamente il seme del dubbio, non tanto sulla sua volontà di costituire un nuovo movimento quanto sulla sua scelta da novello Cincinnato che si ritira a vita privata. Tra i delusi c’è sicuramente Nicola Benedetto, come ha raccontato in questi giorni Angeloma’ online. L’imprenditore lucano fu animatore, ideatore e autentico punto di riferimento di una delle liste che supportò la candidatura di Bardi alla Regione Basilicata e di Guarente al Comune di Potenza. In Regione Basilicata la sua lista non ha avuto nessun incarico di Giunta mentre il suo fidatissimo Pagano che, pure si era speso con tutte le sue capacità nella campagna elettorale, dopo aver avuto una fugace apparizione all’ASI è stato ingiustamente messo da parte prima per Fiengo e oggi per Vergari. Ma sono moltissimi con i mal di pancia in maggioranza che si riunirà giovedì, molto probabilmente per sanare la vicenda dell’assessorato vacante all’agricoltura.

QUALE L’OBIETTIVO DA CONSEGUIRE?

Quello che non è chiaro è il motivo per cui proprio in questo momento si è deciso di costruire questo soggetto politico nuovo e per quale scopo. Le elezioni regionali so- no vicine ma non imminenti, resta sul piatto degli obiettivi la possibilità di conquistare ciò che resta di Forza Italia. Giuseppe Moles, mancato deputato e mancato sottosegretario, è ancora il commissario regionale del Partito ma, in realtà, appare tra i non pervenuti nel dibattito politico. Dalle elezioni politiche non si ricorda un suo intervento, una sua presa di posizione, una sua dichiarazione su un qualsivoglia argomento di interesse regionale né si segnala l’organizzazione da parte sua di iniziative territoriali di partito. E’ chiaro che, per quanto decimata nel consenso, Forza Italia resta nel cuore di Franco Cupparo e potrebbe essere nelle possibili aspirazioni di Nicola Benedetto che negli anni ci ha abituato ad azioni continuate e continuative spese in tentativi (di solito non riusciti) di conseguimento di spazi politici.

A CHI L’ASSESSORE?

Forza Italia in Regione Basilicata appare totalmente nel caos. Decimata nel consenso, scomparsa dal Parlamento, assente dalla Giunta Regionale può contare soltanto sul Presidente della Regione Bardi che anche in campagna elettorale si è speso per quello che ha definito il “suo partito”. Intanto si è aperta la partita per l’assessore all’Agricoltura. Piro lo rivendica per Acito, minacciando assenza dal Consiglio se non dovesse ottenerlo, alla finestra c’è anche Ca- sino che vorrebbe per sé un ruolo. Tema che come dicevamo potrebbe essere al centro della riunione di maggioranza giovedì. Un partito piccolo, decimato nel consenso e balcanizzato. Un terreno ottimale per un’operazione di conquista. Se così fosse, l’operazione di Liberi e Forti per la Basilicata sarebbe sicuramente un’operazione tatticamente intelligente.

Di Massimo Dellapenna

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