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IL PREFETTO COPPONI RAFFORZA I CONTROLLI SU GARE E APPALTI

Tra le misure d’intervento anche la creazione di un tavolo tecnico coordinato dal nuovo Questore Ivagnes

In un Paese come l’Italia, non capita così tanto raramente di leggere sui giornali notizie che raccontano irregolarità nella gestione degli appalti pubblici, infiltrazioni mafiose nelle gare e mala gestione dei cantieri che causano gravi incidenti sul lavoro. Tutta una serie di problematiche con le quali abbiamo a che fare quasi ogni giorno anche in Basilicata. È vero, qui la criminalità organizzata di stampo mafioso è un fenomeno relativamente contenuto, diffuso per lo più nella fascia Jonica della regione e dedito soprattutto allo spaccio e al racket. Ma lavorare sulla prevenzione è sempre meglio di predisporre unità di crisi per lavorare a soluzioni emergenziali a fenomeni di questo tipo. Ed è stata questa la line intrapresa dal Prefetto di Matera Sante Copponi, insediatosi quasi alla fine dello scorso 2021 e quindi al lavoro in Città da poco più di un anno. In così poco tempo, la comunità locale aveva da subito intuito quale fosse lo spirito con il quale il nuovo Prefetto avrebbe inteso portare avanti il suo incarico a Matera: coordinazione e collaborazione tra le parti. Un metodo di lavoro che lo ha portato a condurre diversi tavoli di confronto con i rappresentanti della Provincia, dei Comuni, dell’Azienda Sanitaria materana, dell’Ater e del Museo Nazionale. Ed è proprio con questi partner che negli scorsi giorni, presso la Prefettura di Matera, sono stati siglati i “protocolli d’intesa per la legalità e gli appalti”. Ogni anno tutte le prefetture d’Italia stipulano protocolli d’intesa con dei partner istituzionali locali, qualcuno potrebbe pensare che è esattamente questo il lavoro di controllo e coordinamento delle Prefetture sui territori. Tuttavia, quanto sperimentato in questi giorni da Copponi a Matera risulta essere un unicum al momento e questa Provincia rischia di essere trainante nella presentazione di protocolli di questo tipo. La nuova misura è strutturata in tre provvedimenti principali: il primo riguarda la creazione di un database, ad hoc per ogni bando, che servirà a fare in modo che si sappia in tempo reale quanto si investe, ma soprattutto se l’intesa raggiunta prima dell’inizio dei lavori viene rispettata nei modi e nei tempi. La seconda misura prevede l’istituzione di un tavolo tecnico con le stazioni appaltanti coordinato dal nuovo Questore di Matera Emma Ivagnes, al quale chi risulterà vincitore dell’appalto sarà vincolato a comunicare informazioni sulle maestranze, sui mezzi di trasporto che entrano ed escono in un cantiere, che consentirà alle Istituzioni di avere un report del cantiere costantemente aggiornato sullo stato dei lavori. Il terzo provvedimento prevede un’importate stretta sulle assunzioni e sul reclutamento dei lavoratori nell’ottica del contrasto al lavoro nero e nella lotta al caporalato e a ogni forma di sfruttamento lavorativo. A tale scopo è stato previsto un Gruppo interforze antimafia, rafforzato dalla presenza dei rappresentanti di organizzazioni sindacali, ispettorato del lavoro e, Azienda Sanitaria materana. Un lavoro a 360 gradi che sarà in grado di accompagnare gli enti dal momento dell’assegnazione dell’appalto, fino alla consegna dei lavori. «Il tutto – fa sapere la Prefettura – in ottica della ricca stagione di lavori pubblici che si appresta ad avviarsi in vista dell’arrivo dei fondi europei del Pnrr».

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