TITO: SOPRALLUOGO ALLA TORRE DATI ATMOSFERICI
“Un progetto che rafforza il ruolo in Europa dell’Istituto di Metodologie e Analisi Ambientali del CNR”
Già nel settembre 2020 dalle colonne di Cronache demmo notizia della torre atmosferica con struttura in acciaio operante nell’ambito dell’infrastruttura di ricerca europea Integrated Carbon Observation System-Research Infrastructure (ICOS-RI) da ubicarsi nell’area industriale di Tito.
Torniamo ad occuparcene perché il Sindaco di Tito, Graziano Scavone ha annunciato che dopo l’avvio dell’iter autorizzativo, «insieme ai responsabili di progetto del CNR di Tito, abbiamo effettuato un sopralluogo sul cantiere della infrastruttura di ricerca, una torre in acciaio alta 100 mt, su cui saranno posizionati strumenti altamente tecnologici dedicati alla rilevazione di dati atmosferici, alcuni dei quali molto utili per il monitoraggio ambientale dell’area industriale di Tito. Un progetto che rafforza il ruolo in Europa dell’Istituto di Metodologie e Analisi Ambientali del CNR di Tito, accresce le dotazioni tecnologiche di ricerca sul nostro territorio, favorisce l’occupazione di ricercatori altamente qualificati e accresce la competitività del sistema territoriale locale».
Un passo importante nel settore della ricerca sull’osservazione dei dati atmosferici.
Già all’indomani dell’incontro in commissione ambiente del 2020, il Sindaco dichiarava di aver «sostenuto questa iniziativa di ricerca anche per le ricadute positive che determinerà nel monitoraggio ambientale dell’area industriale di Tito- ed ancora di aver – avviato, grazie al Direttore ed ai ricercatori, un percorso di collaborazione virtuoso in particolar con l’istituto di metodologie ed analisi ambientali del Cnr di Tito, convinti che i sistemi territoriali debbano accrescere l’investimento sulla ricerca. Con l’indizione della conferenza di servizi -concludeva Scavone- si è avviato l’iter autorizzativo per la realizzazione dell’infrastruttura».
Anche Luciana Giosa, Vicepresidnte del Consiglio in Amministrazione comunale spiegava: «La torre è in acciaio ed è ubicata all’interno del perimetro dell’ASI. La strumentazione su di essa collocata effettua misure di alta precisione riguardanti il ciclo del carbonio e i gas a effetto serra quali biossido di carbonio, metano, protossido di azoto, esafluoruro di zolfo ecc.. Il Comune di Tito si è dichiarato da subito favorevole a diventare partner dell’iniziativa ritenendola in completa sintonia con il progetto d’implementazione di un sistema di monitoraggio ambientale comunale a cui sta lavorando da tempo. Proprio al fine di ottenere informazioni scientificamente basate utili non solo per studiare i cambiamenti climatici ma, anche per conoscere lo stato di salute dell’ambiente in cui viviamo, l’Amministrazione ha proposto di integrare gli strumenti di rilevazione già previsti con sensori utili a rilevare le concentrazioni di altri elementi pericolosi/tossici come le diossine.
La strumentazione effettuerà dunque misure di alta precisione riguardanti il ciclo del carbonio e i gas a effetto serra quali biossido di carbonio, metano, protossido di azoto, esafluoruro di zolfo e molti altri. In tal modo sarà possibile studiare non solo i cambiamenti climatici ma anche conoscere “lo stato di salute dell’ambiente in cui viviamo”, per questo sono stati previsti altresì sensori utili a rilevare le concentrazioni di altri elementi come le diossine.
Inaugurata nell’aprile 1991, la sede dell’Area di Ricerca ha consolidato le proprie strutture ed il proprio funzionamento nell’arco degli anni 1995 e 1996, raggiungendo una situazione di regime per quanto riguarda l’operatività delle infrastrutture e dei servizi a supporto delle attività di ricerca degli Organi in essa localizzati.