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L’INFLAZIONE CORRE IN ITALIA MA LA BASILICATA È VIRTUOSA

L’impennata dei prezzi colpisce l’intero Paese ma Potenza è in controtendenza. Soddisfazione di Bardi che plaude al bonus gas

Si conferma a dicembre la cavalcata dell’inflazione, pur in lieve frenata rispetto ai dati di novembre. L’indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,3% su base mensile e dell’11,6% su base annua (da +11,8% del mese precedente), in linea con i dati preliminari. In media, nel 2022 i prezzi al consumo crescono dell’8,1% (+1,9% nel 2021), segnando l’aumento più ampio dal 1985 (quando fu +9,2%), principalmente a causa dall’andamento dei prezzi degli energetici. L’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care, Bolzano dove l’inflazione pari a +12,5% (da dicembre 2021 a dicembre 2022), pur essendo “solo” la sesta più alta d’Italia, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva, equivalente, in media, a 3322 euro su base annua. Al secondo posto Milano, dove il rialzo dei prezzi del 12%, l’undicesima inflazione più elevata, determina un incremento di spesa annuo pari a 3258 euro per una famiglia media. Sul gradino più basso del podio Trento che con +12,3% ha una spesa supplementare pari a 3219 euro annui per una famiglia tipo. Al quarto posto Ravenna (+12,8%, +3093 euro), poi Bologna (+12%, 2993 euro), Modena (+12,3%, 2972 euro), e Genova (+13,5%, +2943 euro). In ottava posizione Catania, la città con inflazione più alta d’Italia (+14,7%, +2918 euro), poi Palermo, seconda in Italia per inflazione, +14,6%, pari a 2899 euro. Chiude la top ten Brescia (+10,9%, +2874 euro). La città più virtuosa è Potenza, con un’inflazione del 9,2% e una spesa aggiuntiva per una famiglia tipo pari a “solo” 1817 euro. Al 2° posto Catanzaro (+10,2%, +1905 euro). Medaglia di bronzo per Reggio Calabria (+10,5%, +1961 euro). La città con inflazione più bassa d’Italia è Aosta, con +8,5% (2104 euro). Soddisfatto il Presidente della Regione, Vito Bardi che tramite un tweet fa sapere: «È storicamente altissima, ma il nostro dato regionale ci dice che con la legge sul ‘gas gratis a tutti i lucani’ abbiamo difeso il potere di acquisto delle famiglie ». I dati odierni, congiunti a quelli raccolti dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori che segnano una marcata riduzione dei consumi persino in un settore essenziale quale l’alimentazione, confermano quanto sia ancora urgente e necessario un intervento del Governo teso a sostenere la domanda interna, attraverso concrete misure di aiuto alle famiglie, specialmente quelle meno abbienti.

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